Sempre più giovani snobbano la Dieta mediterranea: ecco perché

La Dieta mediterranea perde appeal tra i giovani: per il 50% è troppo cara e per il 38% richiede troppo tempo. Ma non è così: infatti, costa ben 7,28 euro in meno rispetto alla spesa abituale settimanale degli italiani

14 novembre 2024 | 17:56

I giovani non seguono più la Dieta mediterranea. I motivi? Perché è considerata poco accessibile per via dei costi elevati e del tempo necessario per seguirla correttamente. Secondo una recente indagine dell'Osservatorio Waste Watcher, infatti, metà dei giovani tra i 18 e i 24 anni ritiene la Dieta mediterranea troppo cara, mentre il 38% la giudica poco pratica. Ma anche nelle altre fasce d'età la percezione è simile: il 42% degli italiani considera questo modello alimentare costoso e il 27% troppo impegnativo.

La verità è che la Dieta mediterranea "costa" meno

Dati che emergono proprio mentre la Dieta mediterranea festeggia i 14 anni dal riconoscimento Unesco come patrimonio culturale. Il paradosso è che un carrello della spesa settimanale in linea con questo stile alimentare costerebbe in media 46,27 euro, ben 7,28 euro in meno rispetto alla spesa settimanale media degli italiani, che si attesta a 53,55 euro. Tuttavia, mentre solo un italiano su tre dichiara di seguire la dieta in modo personalizzato, gli over 65 rimangono tra i suoi più fedeli sostenitori: ben l'85% di loro adotta la Dieta mediterranea come vero e proprio stile di vita.

Dieta mediterranea, la visione distorta dei giovani

La percezione dei giovani rivela anche una visione distorta della Dieta mediterranea. Solo il 23% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni si allinea a questo modello alimentare, e molti la descrivono come un regime ad alto consumo di carne, pesce e latticini, con pochi carboidrati. Tra i 55 e i 64 anni, invece, il 77% la definisce in modo più accurato, come una dieta equilibrata che integra olio d'oliva, cereali, frutta, verdura, pesce e un consumo moderato di carne, rispettando stagionalità e biodiversità. Per il 30% degli italiani, invece, la Dieta mediterranea sembra ridursi a pasta e pizza, perdendo così molti dei suoi principi fondamentali.

Solo il 5% degli italiani segue la Dieta mediterranea

Secondo l'Istituto superiore di sanità, solo il 5% degli italiani ha compreso a fondo e adotta il modello della Dieta mediterranea, mentre l'83,3% la segue solo parzialmente e appena il 4% afferma di considerare la sostenibilità nelle proprie scelte alimentari. A supporto di un maggiore impegno in questo senso, Andrea Segré, fondatore della campagna "Spreco zero" e direttore scientifico dell'Osservatorio Waste Watcher International, ha dichiarato: «Rappresento il prototipo del cultore della Dieta mediterranea; a 63 anni mi sento meglio se mangio un poco meno, faccio movimento dopo i pasti e assumo meno carne, mentre una volta ne sentivo di più il bisogno».

Tra le possibili soluzioni per promuovere un maggiore interesse verso questo modello alimentare, il rapporto suggerisce l'introduzione di educazione alimentare nelle scuole (64%) e campagne di sensibilizzazione sulla salute (46%). I giovani, inoltre, esprimono la necessità di etichette alimentari più chiare per agevolare scelte salutari, e il 27% di loro propone una tassazione sui cibi non salutari. Assicurare un'alimentazione sana e sostenibile, sottolinea l'indagine, significherebbe non solo migliorare la salute pubblica ma anche ridurre i costi sanitari legati alle patologie causate da un'alimentazione scorretta.

La Dieta mediterranea in breve

La Dieta mediterranea, ricordiamo, è un modello alimentare basato su ingredienti semplici e nutrienti, e rappresenta uno stile di vita sostenibile e salutare. Al centro della dieta troviamo l'olio d'oliva, principale fonte di grassi salutari, utilizzato sia come condimento che per cucinare. Frutta e verdura fresche e di stagione sono elementi fondamentali, insieme ai cereali integrali e ai legumi, che forniscono fibre e carboidrati complessi. Il consumo di proteine si basa su pesce, uova e una moderata quantità di carne, con preferenza per quella bianca rispetto alla rossa. I latticini sono presenti, ma in porzioni limitate, e la dieta promuove anche un consumo moderato di vino rosso, apprezzato per i benefici antiossidanti, solitamente durante i pasti. La Dieta mediterranea, però, non è solo una combinazione di alimenti, ma include anche un approccio conviviale al pasto, vissuto come un momento di condivisione e relax. Inoltre, incoraggia il rispetto per la biodiversità e la stagionalità dei prodotti, valori essenziali per mantenere un basso impatto ambientale. Oltre a favorire il benessere fisico, la Dieta mediterranea si distingue per i benefici sulla salute mentale, grazie al suo equilibrio nutrizionale che aiuta a prevenire molte malattie croniche e promuove una longevità sana.

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Alberto Lupini


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