Se una dieta corretta fa bene all'udito L'acido folico elemento essenziale
Quanto l’alimentazione sia utile per prevenire o curare patologie è un dato di fatto. Le potenzialità di una dieta corretta però sono ancor più ampie e riguardano, ad esempio, anche la cura dell’udito
15 ottobre 2018 | 15:10
A rivelarlo è lo studio del Brigham and Women’s Hospital pubblicato sul Journal of Nutrition; la ricerca ha evidenziato che «è interessante notare che coloro che seguono una dieta generale sana hanno un rischio inferiore di perdita uditiva moderata o peggiore». Questo è stato lo spunto per un articolo pubblicato su Humanitasalute, che qui riportiamo integralmente, con l’approfondimento di Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas.
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Mangiare bene contribuisce a uno stato generale di buona salute e può anche essere utile per ridurre il rischio di perdita dell’udito. Lo studio ha coinvolto per 22 anni oltre 70mila donne. Alla fine è emerso che chi seguiva regimi alimentari come quelli della Dieta mediterranea o anti-ipertensiva aveva un rischio inferiore di circa il 30% della perdita uditiva moderata o peggiore rispetto a chi non seguiva questo genere di linee guida a tavola.
I risultati pubblicati sul Journal of Nutrition non sono i primi a creare una correlazione fra dieta e salute delle orecchie. Già altri studi hanno segnalato in passato un ruolo dell’alimentazione per evitare la sordità. Uno di questi venne presentato nel corso di un Congresso dell’American Academy of Otolaryngology dell’Head and Neck Surgery foundation. Secondo la ricerca, negli uomini l’acido folico (che si trova nelle verdure a foglia verde, nelle arance, nei legumi, nei cereali, in alcuni tipi di frutta), serve proprio a custodire un buon udito.
È risaputo che un’alimentazione basata sulla Dieta mediterranea è di grande aiuto nella prevenzione di patologie cardiovascolari, neurodegenerative e tumorali. Non dimentichiamo che nel 2010 la Dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Numerosi studi hanno dimostrato che uno stile di vita basato sulla Dieta mediterranea è di grande aiuto nella prevenzione di varie patologie (cardiovascolari, neurodegenerative, tumorali, diabete, obesità, disturbi digestivi) risultando essere un valido alleato sia della nostra salute che della nostra longevità. Un’alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale per tutti gli aspetti che riguardano la nostra salute, anche l’udito può essere influenzato da ciò che mangiamo e la sua funzionalità potrebbe migliorare anche in base agli alimenti che introduciamo nella nostra dieta”.
L’acido folico (vitamina B9) ha un’azione protettiva e preventiva. Lo studio dell’American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery Foundation ha evidenziato che l’assunzione di vitamina B9 riduce l’aumento della sordità in pazienti in cui era già presente un certo deficit uditivo ed ulteriori approfondimenti hanno dimostrato la capacità dell’acido folico di prevenire e diminuire la perdita di udito nei pazienti anziani. A questo punto è evidente che una dieta ricca di folati aiuta a prevenire e migliorare i disturbi uditivi. Secondo le indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità i folati sono contenuti sia negli alimenti di origine vegetale che in quelli di origine animale come il fegato e le frattaglie (500 mcg/100 g) e le uova (50 mcg/100 g).
Gli alimenti di origine vegetale con un elevato contenuto di folati sono le verdure (asparagi, broccoli, carciofi, cavolini di Bruxelles, cavolfiori - contenuto di folati: 300-100 mcg/100 g), frutta (arance, limoni, kiwi, fragole, frutta secca), legumi (fagioli, ceci). Possiamo quindi dire che una dieta ricca di folati aiuta la prevenzione e potrebbe migliorare i disturbi dell’udito, ma anche la vitamina E (semi e frutta secca), la vitamina B6 (cereali integrali, banane e patate dolci), la vitamina B12 (alimenti di origine animale), lo zinco (noci e alimenti a base di grano), magnesio (verdure a foglia e grano) contribuiscono a “tenere in forma” l’udito. Una giusta combinazione di alimenti, tipici di una dieta equilibrata, è la scelta ottimale per salvaguardare questo importante senso.
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Mangiare bene contribuisce a uno stato generale di buona salute e può anche essere utile per ridurre il rischio di perdita dell’udito. Lo studio ha coinvolto per 22 anni oltre 70mila donne. Alla fine è emerso che chi seguiva regimi alimentari come quelli della Dieta mediterranea o anti-ipertensiva aveva un rischio inferiore di circa il 30% della perdita uditiva moderata o peggiore rispetto a chi non seguiva questo genere di linee guida a tavola.
I risultati pubblicati sul Journal of Nutrition non sono i primi a creare una correlazione fra dieta e salute delle orecchie. Già altri studi hanno segnalato in passato un ruolo dell’alimentazione per evitare la sordità. Uno di questi venne presentato nel corso di un Congresso dell’American Academy of Otolaryngology dell’Head and Neck Surgery foundation. Secondo la ricerca, negli uomini l’acido folico (che si trova nelle verdure a foglia verde, nelle arance, nei legumi, nei cereali, in alcuni tipi di frutta), serve proprio a custodire un buon udito.
È risaputo che un’alimentazione basata sulla Dieta mediterranea è di grande aiuto nella prevenzione di patologie cardiovascolari, neurodegenerative e tumorali. Non dimentichiamo che nel 2010 la Dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Numerosi studi hanno dimostrato che uno stile di vita basato sulla Dieta mediterranea è di grande aiuto nella prevenzione di varie patologie (cardiovascolari, neurodegenerative, tumorali, diabete, obesità, disturbi digestivi) risultando essere un valido alleato sia della nostra salute che della nostra longevità. Un’alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale per tutti gli aspetti che riguardano la nostra salute, anche l’udito può essere influenzato da ciò che mangiamo e la sua funzionalità potrebbe migliorare anche in base agli alimenti che introduciamo nella nostra dieta”.
L’acido folico (vitamina B9) ha un’azione protettiva e preventiva. Lo studio dell’American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery Foundation ha evidenziato che l’assunzione di vitamina B9 riduce l’aumento della sordità in pazienti in cui era già presente un certo deficit uditivo ed ulteriori approfondimenti hanno dimostrato la capacità dell’acido folico di prevenire e diminuire la perdita di udito nei pazienti anziani. A questo punto è evidente che una dieta ricca di folati aiuta a prevenire e migliorare i disturbi uditivi. Secondo le indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità i folati sono contenuti sia negli alimenti di origine vegetale che in quelli di origine animale come il fegato e le frattaglie (500 mcg/100 g) e le uova (50 mcg/100 g).
Gli alimenti di origine vegetale con un elevato contenuto di folati sono le verdure (asparagi, broccoli, carciofi, cavolini di Bruxelles, cavolfiori - contenuto di folati: 300-100 mcg/100 g), frutta (arance, limoni, kiwi, fragole, frutta secca), legumi (fagioli, ceci). Possiamo quindi dire che una dieta ricca di folati aiuta la prevenzione e potrebbe migliorare i disturbi dell’udito, ma anche la vitamina E (semi e frutta secca), la vitamina B6 (cereali integrali, banane e patate dolci), la vitamina B12 (alimenti di origine animale), lo zinco (noci e alimenti a base di grano), magnesio (verdure a foglia e grano) contribuiscono a “tenere in forma” l’udito. Una giusta combinazione di alimenti, tipici di una dieta equilibrata, è la scelta ottimale per salvaguardare questo importante senso.
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Alberto Lupini
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