Rimettersi in forma last minute: i super food per il restart ormonale

Via libera a carciofi, cetrioli, ortaggi a foglia. Semaforo verde anche per anguria e melone, avocado, ciliegie e frutti rossi, uova e pesce azzurro. I consigli di Emanuele De Nobili, autore de La dieta del restart ormonale

08 luglio 2022 | 07:30

Ormai siamo agli sgoccioli: l’estate è arrivata e con lei anche la temuta corsa alla remise en-forme, che per molti – complice anche l’irrinunciabile connubio divano-telecomando – è davvero una sfida ad ostacoli. In aiuto di chi è ancora in cerca di soluzioni last minute, ecco i preziosi consigli di Emanuele De Nobili, esperto in medicina preventiva, rigenerativa e anti-aging e specialista in dietetica e nutrizione, che grazie al suo metodo di 28 giorni riattiva il circolo virtuoso degli ormoni che regolano il benessere psico-fisico e la tanto sospirata forma. Il percorso - illustrato nel libro “La dieta del restart ormonale”, edito da Sperling & Kupfer e realizzato con la giornalista scientifica Margherita Enrico– agisce in modo mirato sugli ormoni, “interruttori di benessere”, abbinando ad una prima fase detox di soli tre giorni una dieta di mantenimento che vede protagonisti alcuni Super Food acceleratori del dimagrimento.


I cibi amici

«Alcuni alimenti sono potenti alleati del nostro benessere ormonale e agiscono dall’interno per restituire vitalità ed energia all’organismo, favorendo la perdita di peso ed il dimagrimento nei punti giusti, girovita in primis - spiega il dottor Emanuele De Nobili, direttore del Longevity Medical Center "Eden's Health" all'interno dell'hotel 5 stelle lusso Villa Eden a Merano - Qualche esempio? I carciofi, ricchi di vitamina A, E e K, che sostengono le funzioni di pancreas e bile, ed i cetrioli, particolarmente ricchi di vitamine dei gruppi A, B e C, concentrate soprattutto nella buccia, che non andrebbe mai scartata».


«Sin dai primi giorni la dieta del restart ormonale regala una grande sensazione di leggerezza e di ritrovata energia, che compensano in gran parte la sensazione di debolezza data dalla restrizione calorica» spiega la co-autrice Margherita Enrico che ha sperimentato di persona la dieta - E non mancano ricette deliziose, come il Chia Pudding o le crepe vegane, che appagano il palato senza rallentare il dimagrimento».


Dal detox 100% veg al meu proteico

La prima fase (giorni 1-3) del metodo è quella di detossificazione, nella quale il corpo si libera dall’eccesso di sodio e di acqua grazie ad un menu a base di frutta e verdure cotte e crude e tanti liquidi. In questi primi tre giorni, gli alimenti ormonali funzionano da subito come co-fattori nel riequilibrio del sistema endocrino grazie alla loro composizione minerale – basti pensare all’importanza di kiwi, anguria, cetrioli, carciofi, verdure a foglia. Il calo di peso nella fase iniziale è molto soggettivo: durante la prima settimana avviene un vero e proprio riequilibrio idrico e si possono perdere fino a tre chili, di cui un chilo di grasso e i rimanenti di acqua.


La seconda fase (giorni 4-7) reintroduce alcuni alimenti – come i carboidrati derivati da cereali senza glutine (riso, quinoa, grano saraceno) e i legumi , mentre la terza (giorni 8-14) prevede la reintegrazione delle proteine di origine sia vegetale (legumi) sia animale (solo pesce). La quarta fase (giorni 15-21) è a base prevalentemente proteica (pranzo, cena e a volte anche a colazione). Infine, la quinta fase (giorni 22-28) ristabilisce l’equilibrio ormonale grazie alla qualità degli alimenti utilizzati e alla sequenza con cui sono stati reintrodotti. Il piano alimentare di questa ultima settimana costituisce il modello per proseguire in modo autonomo dopo il ventottesimo giorno.

 


I Super Food ormonali

Fragole, lamponi, mirtilli, quinoa, avocado, olive, spinaci e bietole sono preziosi alleati per tenere sotto controllo l’insulina, l’ormone deputato al controllo dello zucchero nel sangue, mentre occorre evitare il miele, lo zucchero e il succo d’acero, oltre a qualsiasi alimento ricco di zuccheri in modo da stemperare la sensazione di fame provocata da questo ormone.


E per riequilibrare la leptina, l’ormone che regola l’appetito, meglio evitare gli alcolici e non mangiare peperoni, melanzane, pomodori e patate. Prediligere, invece, i carciofi, le carote, i broccoli, la zucca e i piselli. E ancora: per ridurre i livelli di cortisolo meglio stare lontani da caffè e bevande gasate, optando per le verdure a foglia, i legumi e l’acqua con zenzero e limone.


Infine, ormoni tiroidei in equilibrio senza le farine, il pane e i cereali con glutine e l’alcol e con un menu invece ricco di verdure, pesce, carni bianche e spezie. Ultimo, ma non per importanza, l’ormone GH, la cui carenza è in grado di determinare l’accumulo adiposo nei tessuti e la perdita di massa muscolare. Per mantenerlo nella norma meglio non assumere prodotti industriali e prediligere pesce, carne, e verdure. Evitare poi le sostanze chimiche come ad esempio i conservanti, in grado di impigrire il metabolismo e di far abbassare i livelli di testosterone.


I pilastri ed i nemici “bianchi”… Sale, zucchero, farina, latte e latticini

Il metodo del restart ormonale si compone di cinque fasi ed è il risultato di decenni di esperienze cliniche con migliaia di pazienti che ne hanno sperimentato i benefici. I pilastri del metodo sono:

  • consumare cibi naturali, vegetali e preferibilmente biologici
  • privilegiare le proteine di pesce azzurro, uova e proteine vegetali e ridurre al minimo il consumo di carne
  • evitare i latticini e i cereali con glutine
  • evitare le farine, soprattutto se raffinate (farine “00”)
  • limitare i cibi con sale, zuccheri semplici e grassi aggiunti
  • mantenersi ben idratati, eliminando però sia alcolici che caffè


Le ricette anti age

Un ricco menu di ricette ideate e realizzate personalmente dal dottor De Nobili completa questo percorso virtuoso, che promette una perdita di peso fino a 3 chili nella prima settimana, con un successivo calo medio di 1 chilo ogni sette giorni. Eccone alcune….


Chia Pudding
Ingredienti per 2 persone:
30 g di semi di chia
200 ml di latte di mandorla o di avena
1 pizzico di vaniglia naturale in polvere
4 gocce di succo di limone
4 fragole foglie di menta
1 manciata di mirtilli neri
Facoltativo: stevia o altro dolcificante


Procedimento
Mettete i semi di chia in una ciotola insieme al latte di mandorla o di avena, alla vaniglia in polvere e alle gocce di succo di limone (facoltativo: stevia o altro dolcificante), mescolate e lasciate riposare in frigorifero per circa 30 minuti. Nel frattempo, lavate e tagliate le fragole a fettine abbastanza sottili e fatele aderire sul fondo dei bicchieri. Versate il latte vegetale e i semi di chia nei bicchieri con le fragole e ponete nuovamente in frigorifero per qualche ora. Decorate con foglioline di menta fresca e una manciata di mirtilli neri.


Vegan crêpes
Ingredienti per 2 persone:
100 g di farina integrale di grano saraceno
1 cucchiaio di lievito in polvere
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di curcuma
1 tazza (200 ml) di latte di mandorla o di avena
1 cucchiaino di sciroppo d’agave
1 fialetta di essenza di vaniglia
1 cucchiaino di olio di cocco


Procedimento
Mescolate in una capiente insalatiera la farina, il lievito, sale e curcuma. A parte, miscelate il latte vegetale con l’essenza di vaniglia e lo sciroppo d’agave. Aggiungete a poco a poco il latte vegetale nella farina mescolando per bene con una frusta da cucina per evitare la formazione dei grumi.


Quinoa con verdure
Ingredienti per 2 persone:
120 g di quinoa
1 zucchina
1 carota
1 peperone rosso
1 peperone giallo
70 g di funghi champignon
1 cipolla
1 pizzico di sale


Procedimento
Sciacquate bene la quinoa sotto acqua fredda corrente, lessatela per i tempi indicati nella confezione. Tagliate a rondelle sottili la zucchina e la carota e a cubetti i peperoni (togliete tutti i semini che trovate all’interno), versateli, assieme ai funghi tagliati a fettine, in una padella dove avete rosolato la cipolla tritata e cuocete il tutto per 15-20 minuti, aggiungendo di tanto in tanto un po’ di acqua calda. Aggiustate di sale.

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Alberto Lupini


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