Raffreddore e rimedi della nonna La Vitamina C non lo cura
Nonostante la sua importanza, la vitamina C non ha alcuna proprietà terapeutica nella cura dei sintomi influenzali e non può essere di aiuto nella prevenzione o nel trattamento di un raffreddore
18 ottobre 2020 | 13:15
In un momento come questo tra coronavirus e influenza, anche un raffreddore fa paura. Ma una volta appurato che si tratta, fortunatamente, di un semplice raffreddore, ci si interroga su come curarlo in fretta. Magari con qualche rimedio naturale.
Da sempre, ad esempio, si ritiene che assumere vitamina C sia utile per guarire dal raffreddore. Ma il famoso “rimedio della nonna” è davvero efficacie? Cioè agrumi e compagnia bella hanno davvero un ruolo chiave per contrastare il raffreddore?
La risposta è no. A confermarlo è Federico Leone, otorinolaringoiatra di Humanitas San Pio X, che in un articolo di Humanitas Salute, spiga:« Non discutiamo affatto la sua importanza: tuttavia, la notizia assai diffusa che la vitamina C “curi” il raffreddore è priva di fondamento. La vitamina C non ha alcuna proprietà terapeutica nella cura dei sintomi influenzali e non può essere di alcun aiuto nella prevenzione o nel trattamento di un raffreddore; possiede al massimo un ruolo coadiuvante nell’abbreviare l’episodio influenzale (proprio per la sua azione antiossidante e immunostimolante), ma bisogna stare attenti a non abusarne. L’eccessiva assunzione di vitamina C, infatti, può portare, nei casi più gravi, all’ipervitaminosi C, caratterizzata da disturbi ai reni (calcoli, accumulo di ferro), allo stomaco (gastriti) e all’apparato digerente in generale (diarrea, nausea, vomito, crampi). La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile e non può essere accumulata nell’organismo, ma deve essere assunta con continuità attraverso l’alimentazione. È una vitamina fondamentale perché rafforza il sistema immunitario, ostacola la sintesi delle sostanze cancerogene (in particolare nello stomaco) e quindi contribuisce alla prevenzione dell’insorgenza dei tumori. Ha anche un’importante azione antiossidante e di contrasto dei radicali liberi».
È una vitamina fondamentale perché rafforza il sistema immunitario
Da sempre, ad esempio, si ritiene che assumere vitamina C sia utile per guarire dal raffreddore. Ma il famoso “rimedio della nonna” è davvero efficacie? Cioè agrumi e compagnia bella hanno davvero un ruolo chiave per contrastare il raffreddore?
La risposta è no. A confermarlo è Federico Leone, otorinolaringoiatra di Humanitas San Pio X, che in un articolo di Humanitas Salute, spiga:« Non discutiamo affatto la sua importanza: tuttavia, la notizia assai diffusa che la vitamina C “curi” il raffreddore è priva di fondamento. La vitamina C non ha alcuna proprietà terapeutica nella cura dei sintomi influenzali e non può essere di alcun aiuto nella prevenzione o nel trattamento di un raffreddore; possiede al massimo un ruolo coadiuvante nell’abbreviare l’episodio influenzale (proprio per la sua azione antiossidante e immunostimolante), ma bisogna stare attenti a non abusarne. L’eccessiva assunzione di vitamina C, infatti, può portare, nei casi più gravi, all’ipervitaminosi C, caratterizzata da disturbi ai reni (calcoli, accumulo di ferro), allo stomaco (gastriti) e all’apparato digerente in generale (diarrea, nausea, vomito, crampi). La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile e non può essere accumulata nell’organismo, ma deve essere assunta con continuità attraverso l’alimentazione. È una vitamina fondamentale perché rafforza il sistema immunitario, ostacola la sintesi delle sostanze cancerogene (in particolare nello stomaco) e quindi contribuisce alla prevenzione dell’insorgenza dei tumori. Ha anche un’importante azione antiossidante e di contrasto dei radicali liberi».
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Alberto Lupini
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