Prevenire la pancreatite Un aiuto dalla Dieta mediterranea
Come in molti altri casi, la dieta mediterranea viene in aiuto a eventuali squilibri del pancreas. Nel piatto preferire legumi, frutta, verdura a foglie verde, carni bianche, cereali integrali e frutta secca
12 ottobre 2020 | 11:42
La pancreatite acuta è un disturbo abbastanza comune, che si manifesta con forti fitte improvvise nella parte superiore dell’addome, di durata e gravità differenti. Ne parla Alessandro Zerbi, responsabile di Chirurgia pancreatica in Humanitas in un articolo su Humanitas Salute che pubblichiamo.
Per cominciare, che cos’è il pancreas?
Il pancreas è una ghiandola importantissima, di forma allungata, situata nell’addome, tra lo stomaco e la colonna vertebrale. Ha funzione endocrina, cioè secerne nel circolo sanguigno gli ormoni che sintetizza, ed esocrina, che consiste nella produzione di enzimi fondamentali nella digestione.
Al suo interno troviamo le isole pancreatiche, strutture endocrine responsabili della produzione e della secrezione di alcuni ormoni, come l’insulina e il glucagone, che contribuiscono al controllo dei livelli di glicemia nel sangue. Un pancreas infiammato può causare una pancreatite acuta.
Pancreatite acuta: i sintomi
La pancreatite acuta è un’infiammazione del pancreas che insorge in maniera improvvisa. Può essere di forma lieve, risolvibile in pochi giorni, o di forma più grave.
Al dolore nella parte alta dell’addome irradiato al dorso – primo sintomo della patologia – si possono affiancare vomito, nausea e febbre. Nei casi più gravi, questi sintomi possono evolvere in setticemia e insufficienza renale e respiratoria.
La pancreatite tende a insorgere in seguito a una calcolosi della colecisti (o calcoli della cistifellea), e, seppur con meno probabilità, può derivare da un episodio di abuso di alcolici.
Come si diagnostica la pancreatite acuta?
Certamente la propagazione del dolore è un primo dato importante che lo specialista potrà considerare. Gli esami del sangue mostreranno se i valori di alcuni enzimi, come amilasi e lipasi, abbiano subito un aumento: se il tessuto pancreatico è danneggiato, infatti, i valori di questi enzimi risulteranno alterati.
In base alla gravità, si possono richiedere una semplice ecografia, che permette di verificare la presenza di calcoli biliari o una Tac dell’addome, eseguita con mezzo di contrasto.
Pancreatite acuta: come va trattata?
Se la pancreatite acuta è in forma lieve, saranno sufficienti 2-3 giorni di digiuno e la somministrazione di flebo per rifornire l’organismo dei liquidi persi. Se invece abbiamo a che fare con una versione più grave, potrebbe essere necessario anche il ricovero in terapia intensiva e in rari casi un intervento chirurgico. Sarà lo specialista, in ogni caso, a proporre la terapia più adeguata alla circostanza.
Un aiuto dall’alimentazione
Come in molti altri casi, la dieta mediterranea viene in aiuto a eventuali squilibri del pancreas. Limitare il consumo di grassi animali e zuccheri, e incrementare il consumo di legumi, frutta, verdura e alimenti ricchi di antiossidanti può essere una scelta vincente.
Carni bianche, cereali integrali, frutta secca, verdure a foglia verde sono degli esempi di alimenti “amici” del pancreas.
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La pancreatite acuta è un’infiammazione del pancreas che insorge in maniera improvvisa
“Per cominciare, che cos’è il pancreas?
Il pancreas è una ghiandola importantissima, di forma allungata, situata nell’addome, tra lo stomaco e la colonna vertebrale. Ha funzione endocrina, cioè secerne nel circolo sanguigno gli ormoni che sintetizza, ed esocrina, che consiste nella produzione di enzimi fondamentali nella digestione.
Al suo interno troviamo le isole pancreatiche, strutture endocrine responsabili della produzione e della secrezione di alcuni ormoni, come l’insulina e il glucagone, che contribuiscono al controllo dei livelli di glicemia nel sangue. Un pancreas infiammato può causare una pancreatite acuta.
Pancreatite acuta: i sintomi
La pancreatite acuta è un’infiammazione del pancreas che insorge in maniera improvvisa. Può essere di forma lieve, risolvibile in pochi giorni, o di forma più grave.
Al dolore nella parte alta dell’addome irradiato al dorso – primo sintomo della patologia – si possono affiancare vomito, nausea e febbre. Nei casi più gravi, questi sintomi possono evolvere in setticemia e insufficienza renale e respiratoria.
La pancreatite tende a insorgere in seguito a una calcolosi della colecisti (o calcoli della cistifellea), e, seppur con meno probabilità, può derivare da un episodio di abuso di alcolici.
Come si diagnostica la pancreatite acuta?
Certamente la propagazione del dolore è un primo dato importante che lo specialista potrà considerare. Gli esami del sangue mostreranno se i valori di alcuni enzimi, come amilasi e lipasi, abbiano subito un aumento: se il tessuto pancreatico è danneggiato, infatti, i valori di questi enzimi risulteranno alterati.
In base alla gravità, si possono richiedere una semplice ecografia, che permette di verificare la presenza di calcoli biliari o una Tac dell’addome, eseguita con mezzo di contrasto.
Pancreatite acuta: come va trattata?
Se la pancreatite acuta è in forma lieve, saranno sufficienti 2-3 giorni di digiuno e la somministrazione di flebo per rifornire l’organismo dei liquidi persi. Se invece abbiamo a che fare con una versione più grave, potrebbe essere necessario anche il ricovero in terapia intensiva e in rari casi un intervento chirurgico. Sarà lo specialista, in ogni caso, a proporre la terapia più adeguata alla circostanza.
Un aiuto dall’alimentazione
Come in molti altri casi, la dieta mediterranea viene in aiuto a eventuali squilibri del pancreas. Limitare il consumo di grassi animali e zuccheri, e incrementare il consumo di legumi, frutta, verdura e alimenti ricchi di antiossidanti può essere una scelta vincente.
Carni bianche, cereali integrali, frutta secca, verdure a foglia verde sono degli esempi di alimenti “amici” del pancreas.
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