Prevenire il mal di testa? Un occhio di riguardo all'alimentazione
26 gennaio 2017 | 12:42
Il mal di testa è uno dei disturbi più frequenti che può, in alcuni casi, anche invalidare molto il soggetto che ne soffre. Qualcosa per prevenire il dolore si può fare soprattutto quando questo è causato da problemi nella digestione oppure da una qualità scarsa del riposo. Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee dell’ospedale Humanitas, e Marco Bianchi (tra i candidati al sondaggio Personaggio dell'anno 2016 di Italia a Tavola - CLICCA QUI PER VOTARE), chef della salute e divulgatore scientifico di Fondazione Umberto Veronesi suggeriscono come prevenire il mal di testa con alcuni piccoli accorgimenti in un articolo pubblicato su Humanitasalute che riportiamo integralmente.
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Andare a letto poco dopo una cena piuttosto abbondante può disturbare il sonno e far venire mal di testa. Le insidie per chi soffre di emicrania sono diverse e possono nascondersi proprio nelle normali abitudini quotidiane come mangiare, coricarsi e fare attività fisica. Il mal di testa è una condizione molto diffusa nella popolazione: «La sua forma più invalidante - ricorda il dottor Tullo - che è l’emicrania, colpisce circa il 15% della popolazione con punte anche fino al 25% tra le donne in età fertile. Tra i fattori che possono peggiorare il mal di testa ci sono anche un sonno di scarsa qualità che può far sorgere l’emicrania al risveglio e lo stress non solo psichico ma anche fisico, derivante dalla digestione. Per questo è bene mangiare a orari regolari ed evitare di addormentarsi subito dopo cena. L’ideale sarebbe far passare 3 ore dopo i pasti prima di coricarsi».
Nel rapporto fra il mal di testa e i suoi fattori di rischio la reazione cambia da persona a persona. Tra questi c’è anche l’esercizio fisico: «Se qualcuno dovesse fare i conti con il mal di testa dopo una seduta in palestra, in un ambiente rumoroso e con poca ossigenazione, possono invece trarre beneficio da una passeggiata all’aria aperta. Lo stesso dicasi per l’alimentazione. Tra i cibi che possono scatenare il mal di testa ci sono quelli che contengono le ammine vasoattive, presenti nei formaggi stagionati, nel cibo fast food, nei fritti, nei derivati del latte e nei cibi grassi ma la reazione è certamente soggettiva».
Sono fra i 2 e i 3 milioni gli emicranici che soffrono di mal di testa cronico, con attacchi in quasi tutti i giorni. In che modo questi e gli altri emicranici possono migliorare la qualità di vita grazie alle giuste scelte alimentari? «Tra i nemici del mal di testa c’è il magnesio, un minerale che svolge azione stabilizzatrice sulla membrana cellulare, importante per il sistema nervoso, e che migliora il metabolismo». Il magnesio è presente in verdura, legumi e frutta secca come mandorle e noci, bieta e spinaci. Frutta e verdura sono i pilastri di una buona dieta che, nel caso di mal di testa, può avere anche effetto detox: «Una dieta ricca di ortaggi e prodotti freschi libera dalle scorie del metabolismo che possono innescare il mal di testa».
Anche l’alcol e il vino sono rischiosi? «Possono scatenare mal di testa, ma non demonizziamo il vino: un po’ di “rosso” può essere benefico grazie al resveratrolo e agli altri antiossidanti. È bene sapere però che l’alcol, soprattutto se in eccesso, può scatenare mal di testa anche a distanza di ore e non solo in chi è predisposto». Anche i bambini sono colpiti da mal di testa «sebbene con percentuali inferiori, tra l’8% e il 10%, rispetto agli adulti», specifica il dottor Tullo.
Cosa poter fare per prevenire il mal di testa nei più piccoli? «L’alimentazione gioca un ruolo decisivo: è importante che facciano colazione assumendo zuccheri subito disponibili come marmellata, miele e frutta fresca, fonte di energia per le ore scolastiche quando il cervello è sotto sforzo. È poi bene che portino in classe una bottiglietta d’acqua: l’idratazione è fondamentale e aiuta a far funzionare meglio gli apparati. L’importante è che l’idratazione venga garantita dall’acqua e non dalle bevande contenenti caffeina. Utile anche limitare il consumo di cibi con conservanti», conclude l’esperto.
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Andare a letto poco dopo una cena piuttosto abbondante può disturbare il sonno e far venire mal di testa. Le insidie per chi soffre di emicrania sono diverse e possono nascondersi proprio nelle normali abitudini quotidiane come mangiare, coricarsi e fare attività fisica. Il mal di testa è una condizione molto diffusa nella popolazione: «La sua forma più invalidante - ricorda il dottor Tullo - che è l’emicrania, colpisce circa il 15% della popolazione con punte anche fino al 25% tra le donne in età fertile. Tra i fattori che possono peggiorare il mal di testa ci sono anche un sonno di scarsa qualità che può far sorgere l’emicrania al risveglio e lo stress non solo psichico ma anche fisico, derivante dalla digestione. Per questo è bene mangiare a orari regolari ed evitare di addormentarsi subito dopo cena. L’ideale sarebbe far passare 3 ore dopo i pasti prima di coricarsi».
Nel rapporto fra il mal di testa e i suoi fattori di rischio la reazione cambia da persona a persona. Tra questi c’è anche l’esercizio fisico: «Se qualcuno dovesse fare i conti con il mal di testa dopo una seduta in palestra, in un ambiente rumoroso e con poca ossigenazione, possono invece trarre beneficio da una passeggiata all’aria aperta. Lo stesso dicasi per l’alimentazione. Tra i cibi che possono scatenare il mal di testa ci sono quelli che contengono le ammine vasoattive, presenti nei formaggi stagionati, nel cibo fast food, nei fritti, nei derivati del latte e nei cibi grassi ma la reazione è certamente soggettiva».
Sono fra i 2 e i 3 milioni gli emicranici che soffrono di mal di testa cronico, con attacchi in quasi tutti i giorni. In che modo questi e gli altri emicranici possono migliorare la qualità di vita grazie alle giuste scelte alimentari? «Tra i nemici del mal di testa c’è il magnesio, un minerale che svolge azione stabilizzatrice sulla membrana cellulare, importante per il sistema nervoso, e che migliora il metabolismo». Il magnesio è presente in verdura, legumi e frutta secca come mandorle e noci, bieta e spinaci. Frutta e verdura sono i pilastri di una buona dieta che, nel caso di mal di testa, può avere anche effetto detox: «Una dieta ricca di ortaggi e prodotti freschi libera dalle scorie del metabolismo che possono innescare il mal di testa».
Anche l’alcol e il vino sono rischiosi? «Possono scatenare mal di testa, ma non demonizziamo il vino: un po’ di “rosso” può essere benefico grazie al resveratrolo e agli altri antiossidanti. È bene sapere però che l’alcol, soprattutto se in eccesso, può scatenare mal di testa anche a distanza di ore e non solo in chi è predisposto». Anche i bambini sono colpiti da mal di testa «sebbene con percentuali inferiori, tra l’8% e il 10%, rispetto agli adulti», specifica il dottor Tullo.
Cosa poter fare per prevenire il mal di testa nei più piccoli? «L’alimentazione gioca un ruolo decisivo: è importante che facciano colazione assumendo zuccheri subito disponibili come marmellata, miele e frutta fresca, fonte di energia per le ore scolastiche quando il cervello è sotto sforzo. È poi bene che portino in classe una bottiglietta d’acqua: l’idratazione è fondamentale e aiuta a far funzionare meglio gli apparati. L’importante è che l’idratazione venga garantita dall’acqua e non dalle bevande contenenti caffeina. Utile anche limitare il consumo di cibi con conservanti», conclude l’esperto.
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Alberto Lupini
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