Il piacere alimentare guida verso la salute
Il piacere alimentare è essenziale per la salute: i nostri sensi, inclusa l’intestino, guidano il benessere. Recuperare un rapporto naturale col cibo è la chiave contro l’omologazione sensoriale e le patologie moderne
Da oggi inizia la collaborazione con Italia a Tavola di uno dei medici e ricercatori oggi più seguiti in Italia sui temi della corretta alimentazione e del rapporto fra cibo, agricoltura e salute. Con piacere e riconoscenza ringraziamo il professor Pierluigi Rossi, per il prezioso contributo che offrirà ai nostri lettori.
La natura ci ha dotato dei neuroni del piacere alimentare per stimolarci a nutrirci. I circuiti edonici cerebrali rendono ogni pasto un’esperienza gratificante: senza piacere, mangiare sarebbe solo una fatica.
Tutti i sensi convergono verso il centro del piacere. L’intestino, considerato il sesto senso, percepisce sapori e odori degli alimenti, comunicando direttamente con il cervello tramite il nervo vago. Ogni giorno il cibo è arbitro del nostro benessere e della nostra salute: il piacere è una guida naturale verso il vivere sano, ad ogni età.
La regressione sensoriale e l’inganno degli additivi
Oggi viviamo in tempi di regressione sensoriale, in cui il piacere alimentare viene manipolato da additivi chimici. I nostri sensi, incluso l’intestino, sono ingannati. Mangiamo sempre più prodotti industriali e sempre meno cibo naturale, portando a una carenza alimentare di natura e a un eccesso di supermercato.
Questo squilibrio genera gastroAnomia, il cibo senza storia, e ci allontana da un sano edonismo alimentare.
Il mito delle calorie
Le calorie non hanno sapore né odore: non stimolano il piacere e non sono la chiave per la salute. Il corpo umano non è una caldaia o un motore a scoppio, ma un sistema che trae energia dalle molecole degli alimenti.
Il pasto è un teatro gastronomico, un’esperienza sensoriale che racconta la storia di un territorio e forma l’identità di una comunità. Così è nato il “gusto italiano”.
L’omologazione sensoriale e i suoi rischi
L’attuale modello alimentare, fatto di supermercati, marketing e alimenti ultra-processati, sta rendendo omogenea la coscienza sensoriale.
Un bambino nato in Italia percepisce gli alimenti nello stesso modo di uno nato in Francia o negli Stati Uniti, a causa di stimolazioni sensoriali standardizzate. Questo porta alla perdita della biodiversità sensoriale e a una dieta povera di emozioni e salute.
In questo contesto, obesità e patologie legate all’accumulo di grasso sono in aumento, creando consumatori passivi di cibo e farmaci.
Riscoprire il piacere alimentare
Per recuperare il piacere come guida alla salute, è fondamentale tornare a un edonismo alimentare naturale. Occorre guidare la nostra mano nel scegliere alimenti che rispettino la nostra coscienza sensoriale, evitando che il piacere si trasformi in dispiacere e malattia.
Mangiare è un atto di pensiero e creazione: ogni pasto costruisce il nostro corpo, generando piacere e salute. Il piacere alimentare deve tornare al centro delle nostre scelte, come una consapevole espressione di benessere.
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Alberto Lupini