Il melone, dissetante e anti-età aiuta a mantenere l'abbronzatura

Tanti non lo sanno, ma il melone è anche un frutto energetico e completo, ricco di sostanze nutrienti, ma povero di calorie. Ora che arriva l'estate, il suo abbinamento con il prosciutto crudo è un must intramontabile

14 giugno 2020 | 12:26
Si avvicina la bella stagione, sono tanti i prodotti che la natura ci offre, prodotti che aiutano il nostro benessere fisico, che rientrano nel regime alimentare della Dieta mediterranea grazie a ottimi valori nutrizionali. Uno di questi è proprio il melone, che accompagnato insieme a del buon prosciutto crudo fa un piatto estivo ideale con le alte temperature. Qui di seguito riportiamo un articolo tratto da Humanitasalute che ne racconta le proprietà.


Con l'estate alle porte, un piatto completo, sano e immancabile è proprio prosciutto e melone


Anti-age, perfetto per dissetarsi d’estate e per fare il pieno di vitamine e sali minerali. Stiamo parlando del melone, uno dei frutti protagonisti dell’estate. La sua stagionalità copre tutti mesi estivi: si può trovare a partire da maggio e fino a settembre inoltrato. Ne esistono diverse tipologie, tra cui la più nota è quella del cantalupo, caratterizzato dal colore arancione acceso della polpa. Altrettanto noto è il melone invernale, che è disponibile nei mesi più freddi e si riconosce dalla buccia biancastra e liscia, e dalla polpa più chiara.

Alimento energetico e completo, consigliato a tutti soprattutto durante la stagione calda, il melone ha diverse proprietà nutrizionali che vanno conosciute per consumarlo al meglio e consapevolmente.

«In molti in questo periodo mi chiedono se prosciutto e melone è possibile mangiarlo come sostituto di un pranzo – ha commentato Martina Gozza, dietista di Humanitas - Nella maggior parte dei casi la mia risposta è negativa: si tratta difatti di un abbinamento decisamente sbagliato, specie durante il periodo estivo. Il problema non sta certamente nella densità calorica: 100 g di prosciutto crudo e 250 g di melone apportano solamente 220 kcal, molto meno di un pasto completo. Allora quali sono le motivazioni? Durante l’estate, sudando, si perde un’eccessiva quantità di potassio e per reintegrarlo necessitiamo di almeno 5 porzioni tra frutta fresca e verdure di stagione e di ridurre il sodio con la dieta, di cui, ahimè, è molto ricco il prosciutto crudo. Molto meglio sarebbe dunque consumare, seppur occasionalmente, melone e affettato di manzo, decisamente meno salato».
 
I valori nutrizionali
Il melone è un frutto ricco di sostanze nutrienti, ma povero di calorie. Sempre prendendo come riferimento 100 g di prodotto edibile, nel Cantalupo, per esempio, troviamo 34 kcal, mentre nel melone bianco solo 22. Dal punto di vista dei minerali e delle vitamine, si osserva come il melone sia ricco di potassio, calcio, fosforo, sodio, ferro, magnesio, vitamina C, vitamina B6, vitamina A e vitamina K.

Prendendo in considerazione 100 g di melone di Cantalupo, ecco i valori nutrizionali:
  • 90,1 di acqua;
  • 0,8 g di proteine;
  • 0,2 g di lipidi;
  • 7,4 g di zuccheri solubili;
  • 0,7 g di fibra

L’elevata dolcezza di questo frutto non va a inficiarne la quota energetica e lo rende adatto anche ai regimi alimentari ipocalorici, salvo indicazione differente da parte di uno specialista.

Composto prevalentemente da acqua (al 90%), il melone è idratante, diuretico e saziante. Proprio per questa elevata percentuale d’acqua, gli esperti sconsigliano di consumarlo per chi già segue una terapia diuretica perché, in alcuni casi, ci potrebbero essere delle interferenze.

La presenza di vitamina A, invece, rende questo frutto capace di proteggere l’intestino e la pelle per la presenza di beta-carotene, capace, come nel caso di altri alimenti di colore arancione, di favorire una corretta abbronzatura e di svolgere un’azione protettiva rispetto agli effetti dannosi dei raggi UV, e in particolare gli VB.

Il melone possiede anche preziose proprietà antiossidanti e sostiene l’organismo contro l’invecchiamento cellulare e l’attività nociva dei radicali liberi. L’alta quantità di potassio fa di questo frutto un prezioso alleato anche del sistema circolatorio e contribuisce al mantenimento costante della pressione arteriosa. Inoltre il consumo di questo frutto è associato a un minor rischio di sindrome metabolica, ed è stato dimostrato che può migliorare il metabolismo dell’insulina e degli zuccheri nel sangue. Quest’ultima caratteristica fa sì che talvolta possa essere consigliato per la dieta di chi soffre di diabete.

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Alberto Lupini


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