Sanremo, sabato sera, ce l’ha confermato ancora una volta: Marco Mengoni è tra i grandi della musica leggera italiana. Il trionfo - il secondo, per essere precisi - al Festival della città dei fiori è il punto esclamativo di una carriera, quella del cantante laziale, che in poco più di dieci anni gli ha regalato tanti successi e tante soddisfazioni: dalla vittoria di X Factor nel 2009 ai dischi di platino conquistati con i suoi brani di successo, dal doppio trionfo di Sanremo fino al Best European Act vinto agli Mtv Europe Music Awards nel 2010, senza contare i tantissimi sold-out fatti registrare nei palazzetti di tutta Italia. Ormai Mengoni mette tutti d’accordo, com’è successo in fase di votazione al Festival di Saremo che si è chiuso sabato notte, col suo trionfo: ha ottenuto il maggior numero di voti sia dalla sala stampa, sia dalla giuria demoscopica, sia dal televoto. Un successo a tutto tondo, dunque. E a piacere non sono solo le sue canzoni, ma i suoi fan amano anche il personaggio sorridente, simpatico, propositivo, che ha sempre saputo tenersi ben lontano da qualsiasi scandalo o passo falso.
L’obesità adolescenziale
Indiscutibile, poi, pure il fatto che Mengoni attiri anche per il suo aspetto fisico: look sempre impeccabile, sorriso suadente, sguardo penetrante. Ma non tutti sanno che non è sempre stato così. Il cantante laziale, infatti, in diverse interviste ha raccontato del problema dell’obesità adolescenziale che l’ha perseguitato per anni. È stato lui a confessare che dopo la terza media ha attraversato un periodo non facile della sua vita. Non amava stare molto con gli altri, tendeva a isolarsi e, anche se non è stato mai bullizzato, ha precisato che «a scuola c’è sempre un gruppo che ti emargina. Ed io avevo la tendenza ad isolarmi». Per affrontare le sue difficoltà Mengoni si è rifugiato nel cibo arrivando così a un peso eccessivo: «Ho raggiunto i 105 chili, mangiavo per combattere l’insicurezza - ha ammesso - Ero un mangiatore seriale di Nutella».
Quindici anni fa la svolta
Con il tempo le cose sono migliorate e Mengoni ha deciso che doveva iniziare a dare una svolta alla propria vita. Ha iniziato a lavorare, prima come cameriere e poi come fonico, cosa che l’ha portato a stare in mezzo alle persone e a fargli capire che il contatto umano non era poi così male. All’età di 19 anni ha poi deciso di trasferirsi a Roma ed è lì che ha iniziato a occuparsi anche del suo corpo.
Nel 2007 si è rivolto a un esperto del settore (il nome non l’ha mai rivelato), un dietologo con ogni probabilità. E abbinando un’alimentazione sana e nutriente a una regolare attività fisica il corpo del cantante (che nel frattempo stava facendo i primi provini per entrare a X-Factor) è letteralmente cambiato: Mengoni, come ha confermato più volte, ha perso quasi 40 chili.
I problemi di dismorfismo
A rendere ancor più grave il suo problema col peso in età adolescenziale ha contribuito anche il dismorfismo, un disturbo caratterizzato dalla preoccupazione di percepire difetti nell’aspetto fisico inesistenti, o più grandi di quanto non siano in realtà. Un problema di famiglia, a quanto pare, che negli anni ha complicato le vite anche di altri suoi familiari: «Mia nonna, mia mamma e mia zia erano donne bellissime che però nell’intimità soffrivano vedendosi piene di difetti. Si buttavano giù - ha confessato - Quante volte le ho sentite dire “quanto so’ brutta”. Mamma ha delle bellissime gambe e non si è mai messa la gonna, per vergogna...».
«Io portavo i capelli lunghi che mi coprivano gli occhi quasi a non voler far individuare il mio stato d’animo - ha raccontato - Più avanti ho fatto fatica a capire il confine fra bellezza oggettiva e soggettiva proprio per il dismorfismo, e così ho iniziato a lavorare su me stesso. È stato difficile accettare che gli altri mi vedessero bello e anche nel mio percorso di analisi e terapia ci siamo incagliati su questo. Alla fine, fa piacere sentirselo dire, però penso che la bellezza sia quel condimento in più in un piatto che deve essere già buono».
Sport e alimentazione sana per cantare meglio
Oggi, come abbiamo potuto notare, le cose vanno decisamente meglio per Mengoni. Che ha capito che per una carriera di successo la forma fisica doveva essere una sua priorità. Prendersi cura di sé stessi non è una banale vanità per un cantante, ma una necessità professionale, oltre che il giusto completamento di quella che dovrebbe essere già una ottima capacità di prestare attenzione alla propria salute. Del resto - per il cantante - il proprio corpo è il proprio strumento, di studio e di lavoro.
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Il combattere la sedentarietà, il movimento e lo sport possono essere validi alleati per cantare meglio. Ma non tutte le discipline si adattano bene alle necessità del cantante. Il rischio è che un allenamento sbagliato, reiterato nel tempo, possa essere addirittura controproducente per la voce. Il sollevamento pesi, ad esempio, potrebbe portare ad una costrizione (o chiusura) laringea. Lo sport più adatto? Gli esperti dicono tutti il nuoto, specialmente nello stile “a rana” che avvantaggia la respirazione diaframmatica. Molto indicati anche la camminata veloce e le discipline che portano all’allungamento muscolare unito al controllo della respirazione. Un cantante potrebbe trovare grande giovamento pure nella pratica del Pilates, nello specifico il lavoro sul cosiddetto “core” e sull’attivazione del muscolo trasverso, combinato alla fase espiratoria lenta.
Non possiamo escludere che oggi Marco Mengoni pratichi con regolarità una - o più - di queste discipline.
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Alberto Lupini
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