Mangiare più lentamente aiuta a ridurre il colesterolo, bastano 20 minuti

Secondo l'Università Federico II di Napoli, chi consuma il pasto in meno di 20 minuti ha il doppio delle possibilità di avere livelli di colesterolo alto. Alla prima pausa pranzo dell'anno, meglio prendersi del tempo

03 gennaio 2022 | 07:30

Siete già di ritorno in ufficio dopo le vacanze di Natale? Siete ancora in tempo per il buon proposito dell'anno nuovo: mangiare meno in fretta! Secondo una ricerca dell'Università Federico II di Napoli, infatti, masticare lentamente aiuta il metabolismo a tenere sotto controllo l'introito calorico e, quindi, il peso ed equilibrare i livelli di colesterolo. Quindi alla prima pausa pranzo dell'anno prendetevi il vostro tempo, bastano 20 minuti.

 

Mangi in meno di 20 minuti? Hai il doppio delle possibilità di avere un colesterolo alto

Lo studio dell'ateneo partenopeo ha indagato le abitudini a tavola di 187 persone con obesità. L'analisi ha dimostrato che chi consuma i pasti in meno di 20 minuti ha maggiori probabilità di avere il colesterolo alto. Circa il doppio delle possibilità in più rispetto a chi impiega più di 20 minuti per consumare il proprio pasto. «Il colesterolo è un fattore di rischio noto per malattie cardiovascolari come infarto e ictus, ma non è il solo elemento metabolico che peggiora con un pasto troppo frettoloso», spiega in una nota Annamaria Colao, presidente della Società italiana di endocrinologia (Sie), che ha coordinato la ricerca. 

 

Evitare i cibi ultra-processati

Colao evidenzia come «fra i cibi che possono essere mangiati più velocemente ci sono quelli ultra-processati che, oltre a essere molto calorici e poco sani, ci rendono anche meno capaci di controllare l'introito calorico». Al bando quindi insaccati e simili, meglio mettere nella schiscietta qualcosa di preparato in casa la sera prima. Un modo in più per prendersi cura di sé e iniziare ad acquisire nuove buone abitudini alimentari: «Mangiare in modo diverso, rispettando ritmi più lenti e acquisendo consapevolezza di quello che stiamo mangiando, ci aiuterebbe molto a prevenire le malattie del metabolismo. È perciò necessario riappropriarci del tempo e vivere il momento del pasto come una coccola quotidiana», conclude Colao.

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Alberto Lupini


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