Latte, yogurt, formaggi e skyr non sono nemici della linea

Secondo la nutrizionista Silvia Ambrogio per riprendere delle sani abitudini alimentari non si devono demonizzare le categorie di cibo. Anche i prodotti lattiero-caseari possono aiutare

05 febbraio 2021 | 07:32
Il 2020 è stato un anno che ha segnato un cambio nelle abitudini alimentari degli italiani, costretti a una maggiore sedentarietà e spesso al centro, per noia o monotonia, di un rapporto di squilibrio con il cibo, che ha portato ad un aumento in molti del peso corporeo. Secondo l’Istat, infatti, i dati sugli stati di sovrappeso e obesità sono in costante aumento: tra le persone coinvolte, 1 su 4 sono minori e il 46% circa si attesta tra le persone di 18 anni e 60 anni. Dati che meritano quanto meno maggiore attenzione se si pensa a come lo scorso anno abbia fortemente inciso sulle abitudini della vita di tutti i giorni, con un consumo regolare di più energia, ovvero calorie, di quella spesa.


Anche i prodotti lattiero-caseari possono aiutare a ritrovare la linea

Alimentazione, primo passo per rimettersi in forma
Ritrovare un equilibrio in termini di alimentazione può certamente essere un punto di partenza per il 2021 e individuare in alcuni macronutrienti degli alleati può fare già la differenza. «Per rimettersi in forma, soprattutto in un periodo in cui sport e palestra non possono essere di supporto, la soluzione è semplice: togliere dalla tavola gli alimenti ricchi in calorie ma poveri di valore nutrizionale per far posto ad abbondanti porzioni di verdura e a cibi che assicurano la salute perché fonti preziose di nutrienti essenziali, indipendentemente dal singolo conteggio calorico», afferma la dottoressa Silvia Ambrogio, biologa nutrizionista specializzata con master internazionale in nutrizione clinica e dietetica (nel 2013) e tra le altre, consulente esperto per diverse realtà in ambito nutrizionale.

Dunque, non demonizzare interi gruppi di alimenti - come ad esempio latte e prodotti derivati, da tempo guardati con sospetto - ma equilibrarli e scegliere sempre la qualità. «Il latte e i formaggi freschi rappresentano una fonte importante di proteine nobili, vitamine, potassio, fosforo e zinco, oltre che di calcio. Tutti indispensabili per la salute, anche quando si è alla ricerca di un ritrovato equilibrio alimentare», sostiene Ambrogio.

Il latte non è una "semplice bevanda"

Latte e yogurt 
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che il calcio, di cui i latticini sono ricchi, svolge un ruolo chiave nel regolare il peso corporeo e la massa grassa, riducendo la formazione di nuovi accumuli adiposi e interferendo con l’assimilazione dei grassi alimentari. Inoltre, il latte di qualità è fonte di aminoacidi a catena ramificata, di acido linoleico coniugato e di vitamina D, «tutte molecole per le quali è stato ipotizzato un ruolo nella riduzione del rischio di obesità», afferma Ambrogio, che aggiunge: «Quando si vuole perdere peso, il nutriente che non deve mai mancare è proprio la proteina che regola la produzione di calore a partire dalle calorie ingerite. Questa non solo incrementa il senso di sazietà ma, se abbinata ad attività sportiva, può anche incrementare la massa magra».

Se si vuole rimettersi in forma, l’errore da non commettere è sottovalutare il valore nutrizionale di ciò che si sta assumendo. «Il latte è un vero e proprio alimento completo e non una “semplice bevanda”. Ideale, ad esempio, per una sana colazione». Non solo il latte ma anche lo yogurt, soprattutto quello magro o light, può essere un alleato per l’equilibrio alimentare. Fonte preziosa di proteine nobili e sali minerali, è soprattutto ricco in fermenti lattici, alleati preziosi per la salute. «I fermenti sono microrganismi vitali che devono rimanere tali in numero significativo fino al termine di conservazione del prodotto per esercitare effetti utili per la salute, e ciò dipende dal livello di qualità del prodotto», spiega la dottoressa.

«I probiotici, infatti, modulano e stabilizzano la composizione del microbiota intestinale, migliorando la regolarità del transito intestinale, e anche chi ha un malassorbimento del lattosio oggi può consumare senza problemi gli yogurt delattosati in modo da non dover rinunciare a questi benefici», continua Ambrosio. Quando consumarlo? Come spuntino a metà pomeriggio, da solo o accompagnato da alimenti a basso indice glicemico come frutti di bosco o qualche mandorla o noce, non si alzerà la glicemia dopo il pasto e si arriverà sazi e senza “cali di zuccheri” all’ora di cena.

Sembra yogurt, ma è skyr

L'alternativa vichinga: lo skyr
Altro alimento da considerare è lo skyr: «Una sinergia tra latte e batteri che mantiene la cremosità dello yogurt ma con caratteristiche nutrizionali uniche: più proteine dello yogurt tradizionale e gli stessi grassi, ovvero zero, dello yogurt magro, poiché prodotto solo con latte scremato», spiega Ambrogio. Fatto risalire addirittura ai vichinghi e alla lontana Islanda, questo speciale latte fermentato contiene pochissimi grassi ed è ricco in proteine, per questo può essere un alleato per un ritrovato equilibrio alimentare. Inoltre, «il processo di fermentazione del latte da cui deriva lo skyr favorisce un maggior contenuto di alcuni macronutrienti preziosi quali vitamina B5 o acido pantotenico che sono alleati per la bellezza delle pelle e dei capelli”, conclude la dottoressa Ambrogio.

Il formaggio può essere assunto come un vero e proprio secondo

Mozzarella e altri formaggi
Chi l’ha detto che i formaggi freschi o stagionati sono nemici di una corretta alimentazione? Molte ricerche hanno dimostrato che nessun alimento va escluso e che, al contrario, tutti possono essere inseriti in una corretta alimentazione se si rispettano le porzioni standard consigliate e si tiene conto del valore nutrizionale. La soluzione, per chi vuole rimettersi in forma, è optare sempre per prodotti a ridotto contenuto di grassi, oltre che di zuccheri e sale aggiunti. Il sale, infatti, oltre ad avere risvolti negativi sulla pressione sanguigna, può peggiorare la sensazione di gonfiore e far salire l’ago della bilancia perché causa aumento di liquidi nei tessuti.

«Una mozzarella con una percentuale ridotta di sodio e grasso o una caciottina fresca, in cui il gusto è assicurato più dalla qualità delle materie prime che dal contenuto di sale aggiunto, possono essere introdotti una paio di volte a settimana, come un vero e proprio secondo, accompagnati da un’insalata, e rappresentano la scelta veloce anche in smart working, che concilia salute, linea e praticità», afferma Ambrogio.

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Alberto Lupini


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