Ecco perché Jacobs, l’uomo più veloce al mondo, mangia l'amatriciana
Marcell Jacobs ha conquistato la medaglia d'oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo stabilendo anche il record europeo. La sua dieta per preparare la gara delle gare è cambiata e prevede qualche golosità
Per essere l'uomo più veloce del mondo, cosa bisogna mangiare? Tante proteine, ma anche un gran bel piatto di amatriciana a settimana. Lo ha svelato l'azzurro Marcell Jacobs che domenica ha conquistato la medaglia d'oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo e nei giorni successivi ha svelato tanti retroscena sul percorso che l'ha portato fino a questo eccellente risultato. Tra questi, come priorità, l'alimentazione.
Parola di nutrizionista
A dire il vero è stato Giacomo Spazzini a rivelare, sulle pagine de Il Tempo, come si è alimentato nell'ultimo anno Jacobs dato che lui è stato il suo nutrizionista. «Abbiamo aumentato di 4 kg la sua massa muscolare - spiega Spazzini - e diminuito del 4% la massa grassa in un anno di lavoro insieme. Tutto attraverso la corretta nutrizione. Mangiava per stare in forma, ma serviva di più per il salto di qualità. Abbiamo iniziato un percorso con l’Hybrid metod, che ho fondato personalmente. Grazie alla ciclizzazione dei nutrienti abbiamo risvegliato il suo metabolismo per scendere sotto i 10 secondi. Le proteine sono servite per aumentare l’ipertrofia muscolare, i carboidrati per l’energia e i grassi a sostegno del suo assetto ormonale».
Amatriciana meglio della Carbonara
Ma ancor prima di partire per Tokyo, Jacobs aveva già svelato qualche piccolo segreto in più su come si era alimentato in vista dei Giochi. «A me piace mangiare e mangiare bene - aveva detto in un'intervista a Maker Faire Rome - da quando mi sono trasferito a Roma ho un pasto libero a settimana che è l'amatriciana, che amo. Avevo iniziato con la carbonara, poi però l'amatriciana ha quel qualcosa in più. Il mio pasto libero durante la settimana è un bel piatto di amatriciana, e bel piatto significa 250 grammi di pasta perché se no non ha senso. Da settembre ho seguito una dieta ferrea molto ampia che mi ha cambiato in tutto, anche nella performance fisica: meno infortuni, recuperi prima e rendi di più».
Insomma solo uno vince le Olimpiadi ogni quattro anni e al 99% della popolazione mondiale non è certo richiesto di vincere i 100 metri. Però qualche spunto da chi segue al grammo l'alimentazione per migliorare le proprie prestazioni lo si può ascoltare e segnare. Magari non ci fa vincere le Olimpiadi, ma ci fa muovere con un po' più di agilità.
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Alberto Lupini
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