L’olio Evo fa bene: nuova conferma dall’Università di Palermo
Lo studio, condotto con i Premiati Oleifici Barbera, ha dimostrato effetti positivi sugli indici di massa corporea, su quelli glicemici ed ecografici di accumulo di grasso nel gruppo che ha assunto evo molto ricco di polifenoli
Un’attenta e approfondita ricerca sperimentale e applicativa conferma le virtù salutari e nutraceutiche dell’olio extravergine d’oliva, in particolare siciliano. Lo studio, “Trial Alimenti Nutraceutica e Salute – Gli effetti benefici dell’olio extravergine di oliva” è stato condotto dai Premiati Oleifici Barbera in collaborazione con l’Università di Palermo.
L’olio dei Premiati Oleifici Barbera
Premiati Oleifici Barbera di Custonaci (Tp) è definita dal suo proprietario Manfredi Barbera come “La più grande delle piccole, la più piccola delle grandi”. Ogni anno commercializza 5 milioni di litri di extravergine d’oliva di cui 2 milioni da olive coltivate in Sicilia, 1,5 milioni da altre regioni, 1,5 da nazioni mediterranee. Cura particolarmente la sperimentazione, nel frantoio di Custonaci ci sono 4 tipi di frangitore: a martelli, a dischi, a cilindri, con denocciolatore per ottenere i migliori risultati secondo le cultivar e le condizioni delle olive.
Barbera ha l’ulteriore merito di favorire l’associazionismo tra i frantoiani e tra i produttori, in una regione dove l’eccessiva parcellizzazione degli oliveti diventa un ostacolo, avendo creato il CoFiOl Consorzio per la filiera olivicola siciliana. Insomma, rappresenta l’operatore più importante e autorevole del mondo dell’evo siciliano.
L’olio di oliva concentrato di virtù
Non è solo la quantità che interessa Barbera, ma specialmente l’alta qualità a cui arriva con tanta sperimentazione e ricerca. L’ultima ricerca riguarda appunto “gli effetti benefici dell’olio extravergine di oliva” di cui molto si parla e che sono stati testati assieme alle facoltà di Agraria, di Chimica e di Medicina dell’Università di Palermo.
I primi risultati sono stati presentati alla stampa in una conferenza condotta dalla giornalista Nadia La Malfa. Ha iniziato la relazione Manfredi Barbera con la premessa che l’olio evo è «un prodotto della natura, una vera spremuta di frutta da cui è stata tolta l’acqua». La sperimentazione è iniziata con la selezione di olive di diverse cultivar, specialmente cerasuola, biancolilla, nocellara, autoctone dell’Isola, raccolte da diversi campi e diverse altitudini e molite con i quattro frangitori del frantoio per ottenere 350 campioni che sono stati analizzati dalla facoltà di Chimica. Subentra poi la Medicina che alla dieta dei pazienti ha aggiunto giornalmente 40 ml di evo ricco di polifenoli a confronto con olio standard. Sono intervenuti i professori Antonio Carroccio, Beppe Avellone e Lydya Giannitrapani.
Come l’olio Evo fa bene alla nostra salute
Dopo 6 mesi di osservazione si sono manifestati effetti positivi sugli indici di massa corporea, su quelli glicemici ed ecografici di accumulo di grasso solo nel gruppo che ha assunto evo molto ricco di polifenoli. Alla presentazione è intervenuto Edy Tamajo assessore regionale alle attività produttive che assieme ai fondi europei ha finanziato la ricerca. Interessante all’ingresso un molitore mobile che produceva l’evo fresco da fare assaggiare ai presenti, come lo è stato in tanti eventi anche in presenza del Papa.
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Alberto Lupini