L'olio aiuta il cervello Alleato vincente per gli studenti

Nei momenti di stress è fondamentale il giusto apporto di grassi, contenuti negli oli, che l’organismo trasforma in sostanze particolari dalle quali il cervello riesce a trarre un supplemento di energia

09 ottobre 2020 | 12:01
Mai come quest’anno l’anno scolastico è stato e sarà difficile. Non solo per la pandemia, ma anche per gli studenti che, dopo mesi di “smart learning”, sono ritornati sui banchi. Giorgio Donegani, tecnologo alimentare, esperto di nutrizione e di educazione alimentare e membro del Comitato scientifico di Italia a Tavola, in collaborazione con Oleificio Zucchi ha stilato una serie di consigli, per la corretta alimentazione di chi studia. Sono lontani i tempi in cui la fantasia popolare suggeriva di mangiare pesce, ricco di fosforo, per migliorare le prestazioni mentali, ma in tutte le leggende c’è un fondo di verità: alcuni alimenti sono davvero un validissimo sostegno per lo studente. Primi tra tutti, gli oli.


L’acido linoneico e alfalinoleico, presenti soprattutto negli oli di semi, sono importantissimi per la salute del cervello

Come tutti gli altri organi, anche il cervello lavora, produce, rinnova le parti usurate, e tutto questo lo fa grazie al cibo: basti pensare che utilizza da solo il 20% dell’ossigeno che respiriamo, bruciando parecchie calorie. «L’organismo destina in primis al cervello tutte le risorse, anche sottraendole ad altri organi. Se poi consideriamo che nel cervello non si accumulano scorte per soddisfare i suoi bisogni di energia e nutrienti, ecco che diventa fondamentale non solo alimentarlo bene, ma anche con continuità», spiega Donegani.

Il nutrimento migliore deriva dai carboidrati: il suo carburante principale è il glucosio, che l’organismo ricava da carboidrati complessi di cui sono ricchi pane, pasta, riso, cereali, patate e legumi. Nei momenti di superlavoro e nei periodi di stress, tuttavia, si rivela fondamentale anche un giusto apporto di grassi, che l’organismo trasforma in sostanze particolari dalle quali il cervello riesce a trarre un supplemento di energia e altri composti benefici: gli acidi grassi polinsaturi chiamati “essenziali”. «L’acido linoneico e alfalinoleico, presenti in molti semi e soprattutto negli oli di semi, sono importantissimi per la salute del cervello, che li utilizza per la costruzione delle membrane cellulari. Se scarseggiano, il cervello ricorre ad altri grassi, che rendono però le membrane meno elastiche con conseguenze negative sulla loro funzionalità», continua Donegani.

Da non dimenticare, inoltre, che le cellule cerebrali oltre che di nutrimento necessitano di protezione dal loro principale nemico, ovvero i radicali liberi che bombardano i tessuti ossidandoli e danneggiandoli. Iniziare fin da giovanissimi a potenziare le difese antiossidanti dell’organismo, attraverso l’introduzione delle vitamine A, C ed E, significa aiutare la mente a funzionare al meglio e garantirle un futuro di salute.

Niente formule magiche, dunque, ma qualche “trucco” può aiutare concentrazione, tenacia, pazienza, impegno ed autodisciplina: ecco alcuni degli oli che Donegani consiglia agli studenti, insieme ai suggerimenti di Oleificio Zucchi per utilizzarli al meglio in cucina:


Due cucchiaini di olio extra vergine d’oliva sul pane, al mattino, sono un vero e proprio ricostituente

Olio Extravergine di oliva
Il posto più importante spetta all’Evo, che all’ottima qualità dei suoi acidi grassi, unisce un importante contenuto di sostanze protettive antiossidanti, come i tocoferoli (vitamina E) e i polifenoli: oltre a fornire il materiale per costituire al meglio i nostri tessuti, insomma, ci regala anche le sostanze per proteggerli e mantenerli sani.

Il consiglio di Zucchi:
Due cucchiaini di olio extra vergine d’oliva sul pane, al mattino, sono un vero e proprio ricostituente naturale per affrontare una giornata di lezione: niente ricette elaborate, dunque, a vincere è la semplicità!

Olio di semi di girasole
Consumato a crudo in alternativa all’extra vergine, l’olio di semi di girasole si rivela una fonte privilegiata di acidi grassi “buoni” polinsaturi, i quali, oltre ad avere un effetto protettivo nei confronti dell’apparato cardiocircolatorio, svolgono un ruolo positivo anche sulle capacità di attenzione e concentrazione.

Il consiglio di Zucchi:
Un giro di olio di semi di girasole sull’insalata è un vero e proprio toccasana; sapevate però che si può utilizzare anche per realizzare golosi ciambelloni ideali per la merenda al rientro da scuola?

Per informazioni: hwww.zucchi.com

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Alberto Lupini


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