L'economia circolare e del dono Antidoti per combattere lo spreco
Il pensiero dell'agroeconomista Andrea Segrè, professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna, in vista della giornata dellaTerra
15 aprile 2020 | 17:09
di Piera Genta
Andrea Segrè
Italia a Tavola, nel suo approfondimento periodico su questa tematica sempre più all’ordine del giorno, ha incontrato l’agroeconomista Andrea Segrè, professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna. Fondatore e presidente di Last Minute Market impresa sociale, presiede anche il Centro agroalimentare e la Fondazione Fico a Bologna. Il suo ultimo libro, edito da Rizzoli, è di grande attualità: “Il metodo spreco zero”.
Che significato attribuisce alla Giornata mondiale della Terra?
Le giornate mondiali hanno sicuramente un valore, perché portano a focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema. Il vero problema è che ci vorrebbe lo stesso impegno ogni giorno. Importante porre l’attenzione sulle risorse della terra, dall’ossigeno al cibo, che sono limitate e che si rinnovano lentamente. Occorre insistere e fare conoscere questo limite.
Mai come oggi è importante parlare di spreco alimentare attraverso il dono.
Circa 20 anni fa, quando mi sono posto il problema di come recuperare quello che viene sprecato per utilizzarlo a fini solidali ho scoperto l’economia del dono che può sembrare un ossimoro. In realtà è molto importante il valore di relazione che si attiva tra chi può donare e chi può ricevere e va oltre quello intrinseco del bene. Lo spreco dimostra che l’economia non funziona come dovrebbe. Questa pratica mi ha fatto comprendere che dentro il sistema economico esiste un antidoto che la ripara, questo è il dono. Bisogna conoscerlo e capirlo. Non ci sono arrivato subito, ci ho messo molto tempo.
L’importanza dell’economia circolare.
Quando ho capito che all’interno dell’economia stessa esisteva il valore di scambio, quello d’uso e prima di tutto il valore di relazione, mi sono domandato quanto funzionasse l’economia. In realtà la generazione dello spreco è proprio l’impostazione dell’economia lineare: produrre-produrre, consumare-consumare. Ovvero la risorsa, come materia prima, viene lavorata, consumata e scartata e diventa un rifiuto. Ritorniamo al limite delle risorse della terra. Attraverso l’economia circolare lo scarto diventa una risorsa per qualcun altro.
Quanto valore ha ancora oggi l’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco sull’ecologia integrale?
Moltissimo. Occorre leggera e rileggerla, si tratta di un documento di straordinaria attualità.
Per informazioni: www.andreasegre.it
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