Ipermetropia: che cos’è e come si cura

Dei difetti della vista, l’ipermetropia è uno dei meno conosciuti, anche se abbastanza comune: colpisce, infatti, circa il 5% della popolazione

30 maggio 2022 | 16:41

Chi soffre di ipermetropia ha difficoltà a mettere a fuoco oggetti vicini, come ad esempio un libro o un giornale, ma anche oggetti più lontani. Di che si tratta, più precisamente, e come contrastare questo fenomeno? Humanitas salute ne ha parlato con Claudio Ernesto Lucchini, oculista in Humanitas Medical Care Arese, in un articolo che pubblichiamo integralmente.

 

Che cos’è l’ipermetropia

Per semplificare, possiamo dire che l’ipermetropia è il difetto di refrazione opposto della miopia, nel quale la luce proveniente dagli oggetti, sia da quelli lontani sia da quelli più prossimi, non viene perfettamente messa a fuoco sulla retina, ma su un piano posto dietro a essa, obbligando i muscoli interni dell’occhio a un continuo sforzo per cercare di mettere a fuoco le immagini.
 
L’ipermetropia è dovuta a una lunghezza assiale del bulbo oculare ridotta rispetto al normale, e a un minore potere refrattivo della cornea e del cristallino.
 
Nelle ipermetropie lievi, finché il paziente è giovane, l’occhio riesce a compensare il difetto con il meccanismo dell’accomodazione. Con l’avanzare dell’età il difetto invece potrebbe accentuarsi perché l’occhio non è più in grado di compensare.

Ipermetropia: cause e sintomi

Le cause possibili della malattia sono: 

  • una curvatura corneale insufficiente;
  • un cristallino mal formato;
  • l’occhio troppo corto.

Chi soffre di ipermetropia ha difficoltà nel guardare oggetti vicini e lontani, cosa che gli rende necessario lo strizzare gli occhi. Inoltre muscolo ciliare, è sottoposto a uno stress continuo per compensare il difetto modificando la forma del cristallino per mettere a fuoco l’immagine sulla retina.

Pertanto in caso di ipermetropia possono essere comuni alcuni sintomi, quali:
bruciore;
dolori degli occhi e mal di testa, dopo la lettura, la scrittura, il lavoro al computer;
una più o meno intensa lacrimazione dell’occhio;
ipersensibilità alla luce.

Ipermetropia: come curarla

La diagnosi, la prescrizione di occhiali o lenti a contatto deve essere fatta esclusivamente dal medico Oculista in eventuale collaborazione con l’Ortottista, questo difetto refrattivo è una delle cause più comuni di strabismo nel bambino e lo sviluppo di ambliopia (l’occhio pigro) che se non curati tempestivamente porterà ad un defict visivo permanente nel piccolo paziente con difficoltà anche nell’apprendimento scolastico.
 
Oggi l’ipermetropia, in età adulta, si può correggere anche con il laser, raggiungendo altissimi livelli di sicurezza e precisione.

Delle diverse tecniche possibili, indichiamo alcune opzioni, che lo specialista potrà proporre al singolo paziente a seguito del risultato di una visita pre-operatoria, e consigliare la strada migliore da intraprendere di caso in caso.
 
Femto Lasik;
Facorefrattiva,
Lenti Fachiche (in casi selezionati).
 
L’azione del Femto Lasik è rapida, e già dopo appena 24 ore dall’operazione, la vista è molto buona, per poi stabilizzarsi dopo pochi giorni.
 
La chirurgia facorefrattiva prevede la sostituzione del cristallino con uno artificiale. Questa tecnica è utilizzata nei casi in cui non è possibile intervenire con il laser.

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Alberto Lupini


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