I carboidrati fanno male al cuore? No! Pasta e panificati aiutano l'organismo

Secondo uno studio della Monsah University di Melbourne condotto su 10mila donne per 15 anni, il consumo moderato di carboidrati non è legato a malattie cardiovascolari. Anzi, previene diabete, ipertensione e obesità

13 ottobre 2021 | 07:30

Una buona notizia per tutti gli amanti della pasta e dei carboidrati in generale: secondo una risca australiana proteggono dal rischio di subire un infarto. Dopo tanta demonizzazione per i risvolti sulla bilancia di una dieta ricca di carboidrati, arriva la rivincita (che per noi italiani dovrebbe quasi suonare come una conferma della Dieta Mediterranea). A decretarla è stata la Monsah University di Melbourne che ha analizzato 10mila donne australiene per 15 anni duranti i quali il loro consumo di carboidrati costituiva fra il 41 e il 44% della propria dieta. Risultato? Tutte dimostravano un rischio minore di sviluppare malattie cardiache rispetto a chi consumava livelli minori di carboidrati.

 

Un'ulteriore prova che i pregiudizi sui carboidrati non reggono

Insomma, fate largo a pasta, pizza e panificati in genere. Lo studio australiano, infatti, si aggiunge alle crescenti evidenze scientifiche secondo cui evitare in toto grassi saturi non sia più un consiglio attendibile in fatto di alimentazione. «Abbiamo demonizzato un po' troppo i grassi saturi. Ora abbiamo evidenze che non vi è un legame rilevabile con le malattie cardiache», ha spiegato Sarah Zaman del Centro ricerche cardiovascolari dell'università. Detto diversamente: mangiare una quantità moderata di carboidrati comporta un rischio ridotto del 79% di contrarre il diabete di tipo 2 e tra l'86 e il 99% minore di ipertensione e di obesità.

 

Più attenzione alla dieta nel suo complesso

Da dove deriva, quindi, il pregiudizio sui grassi saturi e sul ruolo dei carboidrati per la salute cardiovascolare? Andare a ritroso e trovare l'origine di questa credenza molto diffusa non è facile, alcune ipotesi sostengono che i passati studi abbiano trascurato il ruolo delle fibre che aiutano a prevenire la formazione di placche nelle arterie. Spiegazione da cui trarre un insegnamento prezioso: «Le evidenze indicano che dovremmo concentrarci meno su principi nutritivi specifici e più sulla dieta nel suo insieme. La migliore dieta è quella che incorpora cereali integrali, verdure e frutta, proteine sane come pesce, legumi, noci e semi, latte non aromatizzato e yoghurt. Raccomandiamo ancora di concentrarsi su scelte di grassi sani», ha spiegato Zaman.

 

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Alberto Lupini


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