Gonfiore addominale, quali cause? Fumo, alcol o intolleranze

Un fastidio ricorrente, soprattutto tra le donne che può trovare le cause nell'alimentazione o in stili di vita scorretti. Consigliabile una visita se accompagnato da sangue nelle feci

10 giugno 2021 | 07:30
A molte persone sarà capitato di soffrire di gonfiore addominale, disturbo molto comune nelle donne. Oltre a essere antiestetico e fastidioso, può indicare una serie di altri disturbi. A cosa è dovuto, quindi, questo tipo di gonfiore? Risponde Benedetto Mangiavillano, gastroenterologo presso il centro Humanitas Medical Care di Arese in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente.



Che cos’è il gonfiore addominale e quali sono le sue cause?

Il gonfiore addominale è un disturbo causato da un accumulo di gas a livello dello stomaco e dell’intestino e può dipendere da molti fattori. Negli uomini è dovuto principalmente a un’alimentazione non corretta, fattori di stress, disbiosi, fumo e un consumo eccessivo di alcolici.

Nelle donne può dipendere da diverse cause, tra le quali:
  • Una scorretta masticazione, comune in coloro che mangiano troppo velocemente.
  • Cattiva alimentazione (chi soffre di questo disturbo dovrebbe consumare piatti semplici e poco conditi).
  • Bere poca acqua, sebbene dovremmo bere, indicativamente, un bicchiere d’acqua naturale a temperatura ambiente ogni ora.
  • Determinate intolleranze alimentari.
  • Farmaci (in particolare antibiotici, antinfiammatori e gastroprotettori).
  • Ciclo mestruale.

Malattie croniche e gonfiore addominale

Se la pancia gonfia è accompagnata da altri sintomi, come ad esempio una repentina perdita di peso, oppure la presenza di sangue nelle feci, è bene predisporre una visita da un gastroenterologo, che andrà a effettuare esami clinici e diagnostici al fine di scongiurare eventuali intolleranze o problemi più seri.

Gonfiore addominale: quali problematiche?

Dietro il gonfiore addominale, dopo aver escluso patologie organiche, possono celarsi diverse cause, come l’intolleranza al lattosio, il colon irritabile o la disbiosi intestinale (SIBO). Inoltre il gonfiore intestinale, se associato a perdita del sangue nelle feci o calo ponderale, va accuratamente valutato: in questi casi è opportuno eseguire una colonscopia.

In cosa consiste la visita gastroenterologica?

La visita gastroenterologica è un colloquio tra il paziente e un medico gastroenterologo dove, sulla base dei sintomi che il paziente riporta, si può trovare una diagnosi e una terapia, laddove necessaria; oppure si può decidere se continuare il percorso con altri esami diagnostici.



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Alberto Lupini


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