Frutta biologica, legumi con moderazione. Ecco i consigli per chi soffre di tiroide

Serena Missori consiglia l'alimentazione più idonea per chi ha problemi di tiroide occupandosi primariamente di sfatare alcuni falsi miti. Ci sono anche le crucifere...

14 ottobre 2021 | 07:30

Sono tanti i falsi miti che circolano intorno alla tiroide e agli alimenti che si devono evitare, o di cui non si dovrebbe fare a meno. Per fare il punto sulle false credenze e per capire cosa portare sulla propria tavola - in base ai problemi tiroidei di ciascuno - la dott.ssa Serena Missori ha messo a punto un apposito Metodo (Missori-Gelli®) che tiene in considerazione le caratteristiche specifiche di ciascun individuo.

Frutta: sì o no?

La frutta è importantissima nella dieta di tutti, ma bisogna ricordare che «può creare numerosi disturbi per chi soffre di permeabilità intestinale, Sibo, disbiosi intestinale, candida intestinale, intolleranza al fruttosio, condizioni che sono spesso presenti in caso di tiroidite e disfunzioni tiroidee».

Cosa fare, quindi? Quale frutta scegliere? «E` bene valutare la soglia di tolleranza individuale - spiega la dott.ssa Missori - Meglio scegliere frutta biologica e (in qualunque caso) lavare la buccia con sapone di Marsiglia e bicarbonato di sodio per rimuovere la maggior parte di pesticidi e cere».

Il caso legumi

Legumi: si o no? «È consigliato non assumere legumi in caso di tiroidite con o senza ipotiroidismo (oppure ipotiroidismo senza tiroidite) se e` presente permeabilita` intestinale o, in assenza di questa, se sono presenti sintomi gastrointestinali in seguito all’assunzione di legumi». Nessuna regola generale, quindi: i legumi possono essere inseriti, ma occorre valutare caso per caso, costruire un proprio percorso di cura (che passa anche dalla tavola) personalizzato.

Crucifere: nemiche o amiche della tiroide? «Le protagoniste di questa stagione sono le crucifere! Broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles sono ricchi di sali minerali, fibre, vitamina C, contrastano i radicali liberi e hanno proprietà anti-tumorali - ricorda la dott.ssa Missori - In caso di ipotiroidismo, consiglio di consumare le crucifere cotte, fermentate o crude associandole ad una fonte di iodio, come ad esempio il pesce o ad altri elementi presenti nel mio libro “La Dieta della Tiroide Biotipizzata (Edizioni Lswr)"».

Infatti, nel suo ultimo lavoro editoriale, la dottoressa ha ampliamente trattato e approfondito il suo Metodo Missori-Gelli ® applicato alla cura personalizzata della tiroide. Sfogliando le pagine del libro, ognuno potrà comprendere come migliorare il proprio percorso di cura, come eliminare fastidi e sintomi, grazie a un percorso da costruire in base al proprio biotipo morfologico, al proprio stile di vita e con un’alimentazione ad hoc. Al contrario, in caso di ipertiroidismo le crucifere possono aiutare a contrastare l’attività tiroidea.

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Alberto Lupini


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