Flip flops in piscina: pericolo verruche! Dolorose ed estremamente contagiose
Ormai si rimuovono facilmente con trattamenti come la laserterapia, ma bisogna fare in fretta: sono facilmente trasmissibili, anche in altre parti del corpo. Dopo l'intervento, ascoltare i consigli del dermatologo
In estate ma anche in inverno è piuttosto comune frequentare le piscine. Tuttavia, è bene fare attenzione alle verruche, che possono diventare un problema. A parlarne è Marta Brumana, responsabile di dermatologia di Humanitas San Pio X, in un articolo tratto da Humanitasalute e di seguito riportato integralmente.
Le verruche, estremamente contagiose
Le verruche sono causate da alcuni ceppi del virus HPV e sono molto contagiose. Si trasmettono sia per autocontagio, cioè trasferendo il virus con le mani dalle parti del corpo in cui sono comparse ad altre zone, sia per contatto con le verruche di altre persone, magari se si condivide con altri ciabatte o asciugamani, ma si possono contrarre anche semplicemente camminando a piedi scalzi nelle aree comuni di piscine e spiagge.
Riconoscerle è piuttosto semplice: basta ricordarsi che le verruche cutanee si manifestano con l’ispessimento irregolare e tondeggiante dello strato superficiale della pelle, che diventa di colore giallo-grigiastro, e possono essere dolorose.
Da eliminare il prima possibile: un trattamento è la laserterapia
Le verruche vanno curate ed eliminate nel più breve tempo possibile dalla comparsa, anche perché sono dolorose, fastidiose e estremamente facili da trasmettere. «Infatti, dato il loro carattere recidivo, non scompaiono facilmente del tutto, ma il trattamento precoce può evitare che si diffondano in altre parti del corpo. Uno dei possibili trattamenti è la laserterapia, a cui si ricorre per le verruche difficili. Spesso è sufficiente una sola seduta di trattamento per rimuovere la verruca, anche se nel caso sia molto profonda bisogna ripetere più volte il trattamento prima di eliminarla del tutto».
Dopo il trattamento, seguire le indicazioni del dermatologo
«Dopo il trattamento è necessario seguire le indicazioni del dermatologo per proteggere la cute trattata dal rischio di infezione. Ad ogni modo - conclude Marta Brumana - prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, specie quelle fai-da-te, è fondamentale consultare uno specialista che indirizzerà verso la terapia più adatta in base alla condizione generale del paziente e caratteristiche della verruca, come tipo, posizione, profondità, numero ed estensione sul corpo».
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Alberto Lupini
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