Come evitare lo stress da rientro No all'ansia e dieta più curata
Il ritorno al lavoro soprattutto in quest'anno anomalo, può avere ripercussioni sull'umore anche per alcune settimane. I medici consigliano di non dimenticare l'attività fisica e la cura di se stessi e dei propri interessi
18 settembre 2020 | 15:28
Il rientro dalle ferie è spesso un momento complicato, che può durare da qualche giorno, fino addirittura ad alcune settimane. Oggi che le ferie si sono concluse ormai per la maggior parte degli italiani, è dunque forse il momento giusto per affrontare l’argomento, soprattutto a beneficio di chi questa difficoltà a riprendere il lavoro la sta vivendo ancora.
Al di là della stanchezza, rientrare dalle vacanze può essere una forte fonte di stress dovuta alla ripresa della routine familiare e lavorativa. Come possiamo evitarlo, e ricominciare la nostra vita quotidiana con meno ansia e più motivazione? Ne ha parlato Francesco Cuniberti, specialista del Centro per i disturbi d’ansia e di panico di Humanitas San Pio X in un articolo apparso su Humanitasalute, che riportiamo di seguito.
Il rientro può trasformarsi in vera e propria ansia
Purtroppo è così: alcune persone tendono a preoccuparsi della fine delle vacanze ancor prima di partire. La chiamiamo, soprattutto nei paesi anglosassoni, genericamente Post-vacation Blues o Holiday Blues e i suoi sintomi sono ben riconoscibili: preoccupazione, calo della concentrazione e dell’attenzione, aumento dell’irritabilità, tachicardia, fino ad arrivare a provocare alterazioni del sonno e dell’appetito, emicrania, spossatezza. L’ansia da rientro può durare qualche giorno, o protrarsi nel tempo, al punto da diventare limitante. Fortunatamente possiamo fare qualcosa per contrastarla.
Parola d’ordine: gradualità
Quando è possibile, bisognerebbe cercare di non passare “da zero a cento” da un giorno all’altro. È bene riprendere gradualmente i propri impegni, personali o lavorativi che siano, per darsi il tempo di “riambientarsi” alla “vecchia” quotidianità. Ugualmente, si dovrebbe evitare di passare dal dormire 8-10 ore al giorno, al dormirne 5-6: meglio provare a coricarsi prima alla sera, così da essere il più riposati possibile la mattina successiva.
Le liste di cose da fare possono venirci in aiuto
L’ansia può essere tenuta sotto controllo preparando delle semplici liste di cose da fare una volta rientrati. L’atto di spuntarne alcune ci darà l’impressione di avere meno arretrati, così come sapere esattamente quali sono le urgenze. Un’accortezza: andrebbero evitate le liste troppo lunghe, poiché potrebbero provocare l’effetto contrario e aumentare la sensazione di sconforto e, naturalmente, di ansia.
Non è necessario indicare la data precisa del rientro
Un piccolo trucco per diminuire l’ansia da rientro è non annunciare la data effettiva del proprio ritorno dalle vacanze: così facendo, si potranno riprendere i propri impegni con meno pressione esterna, dedicando non appena possibile e riacclimatati al rientro in città, il tempo ai propri cari e ai colleghi di lavoro.
Non trascurare alimentazione e attività fisica
Svolgere attività fisica all’aperto, specialmente approfittando delle temperature esterne ancora miti, aiuta a tenere impegnata la mente e a diminuire l’ansia. Si potrebbe iniziare con qualche camminata, magari al parco più vicino, in compagnia dei propri amici, da soli o con il proprio animale domestico. Curare l’alimentazione, inoltre, permetterà di sentirsi fisicamente meglio al proprio rientro, specie se durante le vacanze si è esagerato un po’ con le calorie. Non si devono però vivere gli eventuali chili di troppo con un senso di colpa, anche l’aver soddisfatto il proprio palato in vacanze è un modo per prendersi cura di se stessi.
Non dimenticarsi di se stessi
Durante le vacanze abbiamo magari avuto il tempo di dedicarci a tutti quegli hobby e a quelle attività che, normalmente, non facciamo con costanza. È invece importantissimo ritagliarsi, all’interno della routine quotidiana, dei momenti per svolgere le attività che più ci piacciono. Fondamentale è trovare qualcosa di “nuovo” e di stimolante da iniziare con il ritorno, per ottenere degli stimoli piacevoli per affrontare le incombenze quotidiane. Relegare le attività piacevoli alle sole vacanze è un errore molto comune, ma che va evitato: ogni giorno si può – e si dovrebbe – cercare di fare il possibile per essere felici.
L'ansia post vacanze può durare anche settimane
Al di là della stanchezza, rientrare dalle vacanze può essere una forte fonte di stress dovuta alla ripresa della routine familiare e lavorativa. Come possiamo evitarlo, e ricominciare la nostra vita quotidiana con meno ansia e più motivazione? Ne ha parlato Francesco Cuniberti, specialista del Centro per i disturbi d’ansia e di panico di Humanitas San Pio X in un articolo apparso su Humanitasalute, che riportiamo di seguito.
Il rientro può trasformarsi in vera e propria ansia
Purtroppo è così: alcune persone tendono a preoccuparsi della fine delle vacanze ancor prima di partire. La chiamiamo, soprattutto nei paesi anglosassoni, genericamente Post-vacation Blues o Holiday Blues e i suoi sintomi sono ben riconoscibili: preoccupazione, calo della concentrazione e dell’attenzione, aumento dell’irritabilità, tachicardia, fino ad arrivare a provocare alterazioni del sonno e dell’appetito, emicrania, spossatezza. L’ansia da rientro può durare qualche giorno, o protrarsi nel tempo, al punto da diventare limitante. Fortunatamente possiamo fare qualcosa per contrastarla.
Parola d’ordine: gradualità
Quando è possibile, bisognerebbe cercare di non passare “da zero a cento” da un giorno all’altro. È bene riprendere gradualmente i propri impegni, personali o lavorativi che siano, per darsi il tempo di “riambientarsi” alla “vecchia” quotidianità. Ugualmente, si dovrebbe evitare di passare dal dormire 8-10 ore al giorno, al dormirne 5-6: meglio provare a coricarsi prima alla sera, così da essere il più riposati possibile la mattina successiva.
Le liste di cose da fare possono venirci in aiuto
L’ansia può essere tenuta sotto controllo preparando delle semplici liste di cose da fare una volta rientrati. L’atto di spuntarne alcune ci darà l’impressione di avere meno arretrati, così come sapere esattamente quali sono le urgenze. Un’accortezza: andrebbero evitate le liste troppo lunghe, poiché potrebbero provocare l’effetto contrario e aumentare la sensazione di sconforto e, naturalmente, di ansia.
Non è necessario indicare la data precisa del rientro
Un piccolo trucco per diminuire l’ansia da rientro è non annunciare la data effettiva del proprio ritorno dalle vacanze: così facendo, si potranno riprendere i propri impegni con meno pressione esterna, dedicando non appena possibile e riacclimatati al rientro in città, il tempo ai propri cari e ai colleghi di lavoro.
Non trascurare alimentazione e attività fisica
Svolgere attività fisica all’aperto, specialmente approfittando delle temperature esterne ancora miti, aiuta a tenere impegnata la mente e a diminuire l’ansia. Si potrebbe iniziare con qualche camminata, magari al parco più vicino, in compagnia dei propri amici, da soli o con il proprio animale domestico. Curare l’alimentazione, inoltre, permetterà di sentirsi fisicamente meglio al proprio rientro, specie se durante le vacanze si è esagerato un po’ con le calorie. Non si devono però vivere gli eventuali chili di troppo con un senso di colpa, anche l’aver soddisfatto il proprio palato in vacanze è un modo per prendersi cura di se stessi.
Non dimenticarsi di se stessi
Durante le vacanze abbiamo magari avuto il tempo di dedicarci a tutti quegli hobby e a quelle attività che, normalmente, non facciamo con costanza. È invece importantissimo ritagliarsi, all’interno della routine quotidiana, dei momenti per svolgere le attività che più ci piacciono. Fondamentale è trovare qualcosa di “nuovo” e di stimolante da iniziare con il ritorno, per ottenere degli stimoli piacevoli per affrontare le incombenze quotidiane. Relegare le attività piacevoli alle sole vacanze è un errore molto comune, ma che va evitato: ogni giorno si può – e si dovrebbe – cercare di fare il possibile per essere felici.
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Alberto Lupini
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