La classificazione di Marsh e la cucina senza glutine

Si tratta di una classificazione utilizzata per diagnosticare e valutare la gravità del danno intestinale in pazienti affetti da celiachia. A idearla fu un patologo inglese, Michael Marsh

08 settembre 2023 | 07:30
di Tiziana Colombo

La classificazione di Marsh è un sistema utilizzato per diagnosticare e valutare la gravità del danno intestinale in pazienti affetti da celiachia. È stata sviluppata dal patologo inglese Michael Marsh negli anni '80 e '90.

Gli stadi della classificazione di Marsh

La classificazione si basa sulla risposta dell'intestino all'assunzione di glutine e si articola in vari stadi:

  1. Stadio 0: Nessun danno apparente, tipico dei non-celiaci.
  2. Stadio 1: Aumento dei linfociti intraepiteliali, lievi o iniziali cambiamenti nelle cripte, pochi sintomi.
  3. Stadio 2: Sintomi leggeri e sporadici, cambiamenti delle cripte più evidenti, aumento dei linfociti intraepiteliali.
  4. Stadio 3: Aumento radicale dei linfociti intraepiteliali e danneggiamento dei villi. Suddiviso ulteriormente in 3a, 3b e 3c in base alla gravità delle lesioni.

La classificazione di Marsh influisce sulla dieta dei pazienti celiaci:

  • Stadio 0: Assunzione di glutine senza problemi.
  • Stadio 1: Riduzione o monitoraggio dell'assunzione di glutine.
  • Stadi 2 e 3: Eliminazione completa del glutine dalla dieta.

Come adattare la dieta alla classificazione di Marsh?

Ecco alcuni consigli e ricette per adattare la dieta secondo la classificazione di Marsh:

  • Prudenza: È meglio evitare il glutine fin da subito, poiché la celiachia può progredire.
  • Sostituzioni: Usare farine senza glutine per preparazioni tradizionali come pane e dolci.
  • Mantenere una mentalità positiva: Le farine senza glutine sono valide alternative e la celiachia non deve limitare le esperienze culinarie.
  • Conoscenza degli ingredienti: Imparare a riconoscere gli ingredienti senza glutine per mangiare in modo sicuro.
  • Prevenire la contaminazione: Evitare la contaminazione incrociata nella cucina.
  • Sperimentare nuovi alimenti: Esplorare nuovi cibi e farine senza glutine per varietà.
  • Affrontare lo sconforto: Seguire una dieta senza glutine può essere inizialmente difficile, ma diventa più gestibile con il tempo.

Le storie di successo mostrano che molte persone hanno gestito con successo la celiachia e persino tratto vantaggio da essa. Cuochi come Marcello Ferrarini, Marco Scaglione e Andrea Greco hanno fatto della cucina senza glutine la loro specialità. Mi ci metto anche io che sono sensibile al glutine e ho trasformato la mia esperienza in un'opportunità per scoprire nuove opzioni alimentari e condividere le mie conoscenze.

Ricorda che seguire una dieta senza glutine richiede attenzione e adattamenti, ma può anche portare a scoprire nuovi sapori e modi di cucinare.

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