Cibo inquinato e tiroide Che rapporto c’è?

L’inquinamento influenza il sistema nervoso ed endocrino. La tiroide è stimolata in modo negativo generando una quantità di ormoni che non sono adeguati al reale fabbisogno del corpo umano

12 novembre 2020 | 12:01
C’è un rapporto tra cibo inquinato e problemi alla tiroide? Per gli esperti sì. Ferruccio Balducci, farmacista e preparatore di farmaci galenici, durante uno dei convegni organizzati da Free From Hub all’interno di Sana Restart a BolognaFiere, ha rimarcato quanto sia stretto il legame tra sistema endocrino e inquinamento, sia atmosferico sia derivante da pesticidi, fitofarmaci, ormoni e antibiotici.


Fondamentale prestare molta attenzione a ciò che si mette in tavola

L’inquinamento, infatti, influenza inevitabilmente il sistema nervoso ed endocrino, soprattutto la tiroide, che spesso viene stimolata in modo negativo generando una quantità di ormoni che non sono adeguati al reale fabbisogno del corpo umano.

Questo, in alcuni casi, può portare a sviluppare l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo o la tiroidite.

Scegliere il biologico
Per Balducci è fondamentale prestare molta attenzione a ciò che si mette in tavola: «quando scegliamo cosa mangiare, dall’etichetta non possiamo vedere alcuni importanti valori nutrizionali, come ad esempio la quantità di antiossidanti presenti in quel determinato alimento».

Meglio, per l’esperto, orientarsi verso il biologico: «quando un alimento è certificato biologico, possiamo trovare molti più antiossidanti rispetto a un alimento convenzionale, ma questo non si evince dall’etichetta. Così come non possiamo vedere la quantità e la qualità delle vitamine, ma nemmeno la quantità di pesticidi o di fitofarmaci utilizzati per la produzione di un determinato alimento, questo perché le etichette nutrizionali sono tutte uguali e incomplete».

È necessario, quindi, affidarsi ad aziende che producono seriamente prodotti biologici, perché allo stato attuale, basandosi solo sull’etichetta, non è possibile valutare in autonomia la bontà o meno di un alimento.

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Alberto Lupini


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