Bloccate in casa? 5 consigli per controllare il peso in menopausa

Riuscire a evitare gli attacchi di fame nervosa quando si deve rimanere chiusi in casa non è facile, soprattutto per le donne in menopausa. Ecco allora 5 consigli per controllare l’aumento del peso corporeo

26 marzo 2020 | 18:00
In seguito ai Dpcm del 9 e dell’11 marzo 2020 (chiamati espressamente “Io resto a casa”) - che hanno, rispettivamente, esteso la zona rossa a tutto il territorio nazionale e previsto la chiusura di tutte le attività commerciali (tranne supermercati, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie e bar/punti di ristorazione nelle aree di servizio stradali/autostradali) - è chiaro che ci siamo ritrovati quasi tutti in “quarantena” forzata.

E qual è la cosa che capita più spesso quando si è bloccati tra le mura domestiche e non si ha granché da fare? Mangiare, mangiare e, ancora, mangiare.

Il rischio di prendere chili, dunque, è all’ordine del giorno, soprattutto per le donne in menopausa, le quali subiranno ancora più attacchi di fame nervosa rispetto a quelli che già normalmente le attanagliano, a causa degli sbalzi ormonali che si verificano durante questa delicata fase fisiologica della loro vita.



Ecco allora 5 consigli comportamentali per controllare l’aumento del peso.

1. Curare la propria estetica
Sembrerà strano ma, anche se non si deve incontrare nessuno, per iniziare la giornata con il giusto atteggiamento propositivo bisogna potersi guardare allo specchio e stare bene con la propria immagine.

Innanzitutto è fondamentale curare quotidianamente l’igiene personale del corpo (sembra scontato, ma quando siamo costretti a stare a casa per tanti giorni di fila, ammettiamolo, così tanto scontato poi non è) e della bocca (lavando i denti appena svegli e dopo ogni pasto), senza abbandonare sane routine quotidiane come quella di idratare viso e mani con una crema nutriente.

Un utile ed efficace “passatempo” può essere anche quello di dedicare qualche ora alla settimana a qualche trattamento di bellezza fai-da-te: manicure, pedicure, maschere viso e capelli, magari sfruttando ingredienti naturali reperibili in cucina, scrub e cerette “commestibili” (avete mai sentito parlare della ceretta araba, a base di zucchero e limone?), ecc.

Infine, il pigiama va tolto: vestirsi, anche se con un abbigliamento comodo/casual, aiuta la nostra mente a distinguere le diverse fasi della giornata (quindi a sentirsi più attive di giorno e più rilassate la sera).

2. Programmare la giornata (e la spesa!)
Per evitare di ritrovarsi nell’arco di pochi giorni con ritmi e orari di pasti e sonno completamente sballati (che danneggiano il metabolismo e la linea) è bene programmare la giornata, creando una vera e propria nuova routine.

La regola base sta nel mantenere una corretta igiene del sonno per evitare che tutto l’organismo subisca sfasamenti che possano incidere negativamente sul benessere, sia fisico che mentale. I consigli sono di evitare smartphone, pc e caffeina nelle ultime ore della giornata, andare a letto sempre alla stessa ora, fare lo stesso con la sveglia, svolgere attività rilassanti prima di andare a dormire, ecc.

Una volta in piedi, si è già visto nel punto precedente come attivarsi nel migliore dei modi. Però bisogna riempire anche tutto il resto del tempo e il discorso cambia a seconda che si abbia la possibilità di lavorare da casa o meno.

Nel caso in cui si fosse impegnati nello smart-working la programmazione è utile, più che altro, per rimanere produttivi, riducendo il più possibile le distrazioni. Se invece si è momentaneamente disoccupati, è importante trovare altre attività da svolgere, come ad esempio le faccende domestiche o quell’hobby che ci piacerebbe tanto coltivare, ma per il quale non riusciamo mai a ritagliarci un po’ di tempo (in condizioni normali).

Altra cosa fondamentale da programmare è la spesa: l’ideale sarebbe progettare approssimativamente i pasti della settimana, per poter stilare una lista della spesa e assicurarsi di attenersi ad essa, senza comprare junk food, andando al supermercato a stomaco pieno.

3. Praticare hobbies attivi
Per quanto riguarda gli hobbies e passatempo, va fatta una distinzione significativa tra:
- quelli passivi, come guardare la tv, scrollare lo smartphone, ascoltare la radio, ecc.;
- e quelli attivi, come creare composizioni artistiche, suonare uno strumento musicale, giocare a giochi da tavolo o ai videogiochi e persino leggere un libro (che richiede comunque uno “sforzo” dell’attenzione).

Mentre i primi possono aumentare il senso di noia e frustrazione e quindi possono far venire voglia di stuzzicare qualcosa (anche se non si ha davvero fame), gli hobbies attivi ci distraggono davvero da qualsiasi tentazione alimentare.

4. Cucinare sano (sperimentare!)
Grazie alla suddetta programmazione della spesa abbiamo fatto scorta di alimenti sani, freschi e integrali (o comunque, meno processati possibile). E il consiglio sempre valido è quello di adottare metodi di cottura sani (piastra, bollitura, al forno, al vapore) e condire con spezie e olio extra-vergine d’oliva a crudo (prestando attenzione alle quantità).

Tuttavia, il segreto per godersi il cibo sano è quello di sperimentare ricette sempre nuove, non limitandosi al banale petto di pollo alla piastra con broccoli lessi (che potrebbero ben presto venire a noia e spingere alla ricerca di alimenti più appetitosi, ma anche molto più calorici)! Allora, via di vellutate fatte in casa, insalatone colorate, sformati e muffin salati alle verdure, polpette di legumi, e perché no, un tiramisù leggero a base di yogurt greco, così da non stufarsi mai di mangiare bene.



5. Fare attività fisica
A una dieta equilibrata va sempre abbinato un regolare allenamento aerobico/anaerobico, magari svolto in modalità a circuito o a intervallo e a ritmo di musica, per renderlo più divertente.

Infatti, anche a casa, usando oggetti d’uso quotidiano (bottiglie come manubri, cassette d’acqua al posto di bilancieri o kettlebell, sedie e divani come panche, un tappetino o un asciugamano steso a terra), si possono eseguire tantissimi esercizi per tonificare tutto il corpo.

Occhio anche ad idratarsi correttamente (almeno 2 litri di acqua al giorno), così da reintegrare i liquidi persi e favorire il funzionamento ottimale di tutto l’organismo.

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Alberto Lupini


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