Fracchiata abruzzese con cicerchia di Serra De'Conti

Sergio Di Zio del Ristorante “La Bilancia” di Loreto Aprutino, locale in provincia di Pescara, propone la sua ricetta con la Cicerchia, presidio Slow food, prodotta nel borgo medievale di Serra de' Conti

19 luglio 2022 | 11:00
di Sergio Di Zio

A cavallo tra Vallesina e Valle del Misa sorge il bellissimo borgo medievale di Serra de' Conti (Comune marchigiano in provincia di Ancona), dove viene prodotta la famosa Cicerchia Presidio Slow Food. Questa leguminosa è molto antica e per secoli ha costituito uno degli alimenti principali nella dieta dei contadini marchigiani. Con il boom economico degli anni 50 e il conseguente spopolamento delle campagne, questo legume è caduto nel dimenticatoio. A partire dal 1996 la cooperativa La Bona usanza si è resa protagonista di un processo di recupero e valorizzazione della cicerchia, che attualmente vanta numerosi estimatori in tutta la penisola nel campo della ristorazione. La cicerchia è ricca di proteine ed ha un gusto deciso che la rende ottima per preparare zuppe, insalate ed accompagnare piatti a base di pesce (come lo stoccafisso all'anconetana). Dal 1997 a Serra de' Conti si festeggia la Festa della Cicerchia, manifestazione enogastronomica di rilevanza regionale che si tiene nell'ultimo weekend di novembre.

Ecco la ricetta di Sergio Di Zio del Ristorante “La Bilancia” di Loreto Aprutino (PE) che propone la Fracchiata abruzzese con cicerchia di Serra De'Conti.

Ingredienti per 8 persone

500 g di farina di legumi (70% di cicerchia, 15% di ceci, 10% di fave e 5% di piselli)

1 decilitro d’olio di frantoio - 3 litri d’acqua - 4 spicchi d’aglio in camicia - 4 foglie di alloro fresco

100 g circa di peperoni dolci secchi - 8 fette di pane casereccio tostato e tagliato a tocchetti

sale q.b.

Procedimento

Riscaldare in una pentola 3 litri d’acqua, facendo attenzione che non giunga a ebollizione; salare. Nel frattempo, scaldare in una padella una parte dell’olio e dare colore all’aglio; aggiungere le foglie d’alloro e una parte dei peperoni frantumati; farli friggere per qualche secondo, avendo cura di non farli bruciare, e versare il tutto nella pentola contenente l’acqua. Iniziare a versare la farina a pioggia, girando in continuazione con un mestolo di legno o una frusta per evitare grumi; aggiustare di sale e mescolare ancora per 40 minuti circa, fino a quando il composto diventa cremoso.

Nel frattempo soffriggere la parte restante dei peperoni nell’olio rimasto.

Collocare una parte dei crostini di pane tostato sul fondo di un piatto da portata e versarci sopra la Fracchiata. Condire con l’olio e i peperoni fritti, che costituiscono, insieme al resto dei tocchetti di pane, la guarnizione finale.

 

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Alberto Lupini


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