La sorpresa è stata che l’inaugurazione di Viva, il ristorante di Viviana Varese che prende il posto di Alice (1 stella Michelin) all’Eataly Smeraldo di Milano, ha avuto come madrine e padrini una trentina di astri della cucina. Toques provenienti da tutta Italia, Francia, Libano, Messico e con una nutrita delegazione iberica. In tutto, oltre 20 stelle.
Alla faccia di chi sostiene che il mondo della gastronomia è un olimpo di individualismi. Il 5 settembre è stata celebrata una festa all’insegna dell’affettività, della partecipazione e dell’alta cucina. Sì, perché il secondo piano di Eataly è stato trasformato in un immenso ristorante dove, gomito a gomito, cuoche e cuochi hanno servito le loro specialità in onore di Viviana Varese. Un abbraccio che ha coinvolto anche chi non ha cucinato in diretta. Sono stati notati, “in borghese”, Carlo Cracco, Pietro Leemann, Daniel Canzian. Hanno voluto essere presenti anche Aimo e Nadia Moroni.
Viviana Varese e colleghi, insieme per l'inaugurazione
«Gli chef sono di solito molto competitivi, ma questa sera non è vero, è un’altra cosa», ha commentato
Ritu Dalmia, titolare dei ristoranti Cittamani e Spica di Milano e socia al 20% di Alicette, la società che controlla Viva.
«Ringrazio tutti gli amici che hanno voluto essere presenti. Un bel gruppo. So che il vostro tempo è prezioso - ha dichiarato
Viviana Varese - Viva oggi è una scatola piena di colore, perché la vita ha bisogno di colore. È un ristorante dove il design e l’illuminazione sono importanti quanto il menu, che cambierà con buona frequenza. In cucina il contributo delle donne contribuirà a creare più armonia nel luogo di lavoro».
Un evento molto lontano dal classico taglio del nastro
Viva, come recita il manifesto del ristorante, è fatto di persone, uomini e donne di tutte le etnie e religioni. La brigata è fondamentale e Viviana Varese fa dell’inclusione la sua bandiera. Via libera ai giovani talenti. In cucina la sous chef e capo pasticceria Ida Brenna e il sous chef Matteo Carnaghi, in sala Luis Diaz, miglior giovane Maître d’Italia 2017, affiancato da Gianluca Di Marco. Sommelier, Federica Radice. Al cocktail bar la bartender Jessica Rocchi.
Protagonisti dell’evento:
Franco Aliberti - Tre Cristi, Milano
Cesare Battisti - Ratanà, Milano
Gianluca Fusto - Gianluca Fusto Consulting
Eugenio Boer - Bu:r, Milano
Kamal Mouzawak - chef, Libano
Tommaso Pardo - chef consultant
Fabio Mazzolini - Dalie e Fagioli, Manerba del Garda (Bs)
Annalisa Borella - (pastry chef)
Mirazur, Mentone (Francia)
Andrea Aprea - Vun, Milano
Alice Delcourt - Erba Brusca, Milano
Marcello Rapisardi - Pasticceria Rapisardi, Milano
Gianni Tarabini - La Presef, Mantello (So)
Andrea Besuschio - Pasticceria Besuschio, Abbiategrasso (Mi)
Francesco Sposito - Taverna Estia, Napoli
Isa Mazzocchi - La Palta, Borgonovo Valtidone (Pc)
Claudio Sadler - Sadler, Milano
Wicky Pryan - Wicky’s, Milano
Pasquale Torrente - Al Convento, Cetara (Sa)
Zahie Tellez - cuoca televisiva, Messico
Ugo Alciati - Guido, Fontanafredda (Cn)
Maria Luisa Zaia e Massimo Pulicati - L’Oste della Bon’Ora, Grottaferrata (Rm)
Fina Puigdevall - Les Cols, Olot (Spagna)
Maca De Castro - Maca De Castro, Port D’Alcudia, Maiorca, Spagna
Maria Solivellas - Ca na Toneta, Caimari, Maiorca, Spagna
Ritu Dalmia - Cittamani, Spica, Milano
Enrico Cerea - Da Vittorio, Brusaporto (Bg)
Karime Lopez - Gucci Osteria da Massimo Bottura, Firenze
Jessica Rosval e Lara Gilmore - Osteria Francescana, Modena
Salvatore Tassa - Colline Ciociare, Acuto (Fr)
Per informazioni:
vivavivianavarese.it