Vito Mollica a Firenze: ecco come è il menu del Salotto Portinari Bar & Bistrot
In attesa dell’apertura del ristorante “Chic Nonna”, Mollica ha aperto le porte del bistrot al piano terra, pensato come luogo dove potersi fermare per la colazione, il tè delle cinque, l’aperitivo fino al dopo cena
È la notizia del momento. Il ritorno in pista di Vito Mollica a Firenze che, dopo l’addio ai fornelli del Palagio del Four Seasons dell’anno scorso, ha suscitato scalpore e un frenetico interesse mediatico. D’altra parte, la portata del progetto sottostante, ovvero la nuova vita del palazzo di Beatrice, lo storico edificio Portinari, quello del primo incontro tra Dante e la sua musa, ristrutturato da un gruppo di Taiwan con cento milioni investiti da Nelson Chang, destinato ad appartamenti di lusso con ristorante e spa, non può lasciare indifferenti.
Un nuovo Salotto esclusivo in città
I 25 appartamenti già venduti per due terzi e il 20% dello spazio interessato da interventi di restauro, divenuto dimora storica accessibile con visite guidate, sono la cornice della zona riservata alla ristorazione. L’apertura del ristorante “Chic Nonna” è prevista nel mese di giugno e ci torneremo a tempo debito ma Vito ci ha riservato l’esclusiva del lancio di Salotto Portinari Bar & Bistrot al piano terra, pensato come luogo dove potersi fermare per la colazione, il tè delle cinque, l’aperitivo fino al dopo cena.
Un luogo d’incontro dove gustare ricette della tradizione culinaria toscana (tipo Crespelle alla Fiorentina) e non solo. Siamo in prossimità della Pasqua (a proposito, viene proposto un menu dedicato per l’occasione), e fare da cavia è una responsabilità ma anche un privilegio raro. Si percepisce l’emozione di un uomo che affronta questa sfida forte della sua esperienza stellata ma come fosse una prima volta, con un entusiasmo disincantato e al contempo consapevole della pressione di una piazza critica come quella di Firenze che non fa sconti a nessuno.
La prova d’assaggio
L’abbinamento con i vini di Donnafugata, messi cortesemente a disposizione per l’occasione, indirizza in qualche modo la scelta alla carta. Starters come le saporite Acciughe San Filippo con peperoni piquillo tonnati, trasmettono quanta cura venga riservata alla selezione della materia prima. E la delicatezza della Quiche agli asparagi e spuma calda al Parmigiano Reggiano introduce alla combinazione di sensazioni marine trasmessa dal Crudo di Tonno e Ricciola, Cipollotto marinato e salsa agli agrumi, piatto di eleganza sopraffina. E non manca un fuori programma sfizioso come il Gambero Rosso marinato con caponatina di melanzane. Con la trama avvolgente, minerale e salmastra dello Chardonnay Chiarandà Contessa Entellina 2018 e lo stile morbido, fragrante ed equilibrato del Cerasuolo di Vittoria Floramundi 2019 a stringere in un caldo abbraccio tutti questi sapori.
Come primi piatti via con l’omaggio rispettoso alla Storia dell’antica Florentia, racchiuso come in una madeleine di proustiana memoria dalle Crespelle alla Fiorentina che vengono associate in origine alla maestria ed esperienza di Caterina dé Medici. Tenero lo schiaffo degli Spaghetti burro, limone e ricci di mare. Fresco e leggiadro il Risotto Primavera con fave, piselli e asparagi, così come deciso il timbro degli iconici Cavatelli cacio e pepe, gamberi rossi e calamaretti spillo marinati, un evergreen che non tradisce mai e che si narra derivi da una sfida nella brigata di cucina Del Four Seasons fra cuochi romani a chi facesse la più buona Cacio e pepe. Gamberi e Calamaretti li aggiunge Vito tanto da convincere Enzo Vizzari, a suo tempo, a proclamarlo piatto dell’anno per la Guida Ristoranti dell’Espresso.
Piatti che si accompagnano perfettamente alla trama floreale, dolce e strutturata del Sicilia Angheli 2018, vino a base di uve Merlot e Cabernet Sauvignon, così come allo sviluppo speziato vellutato e cioccolatoso del Sedàra 2017, un Nero d’Avola in prevalenza con contributo di Cabernet Sauvignon, Merlot e Siray.
Quasi obbligato fra i secondi piatti il passaggio al vivido e succoso Branzino scottato con carciofi in tegame e vongole, di sobria eleganza. L’impatto elegante, sapido e bilanciato dell’Etna Rosso Sul Vulcano 2017 ne rappresenta il complemento ideale. Ci sarebbe una carta di sei dessert ma Vito ci spiazza con la Coppa di gelato al Vin Santo e mandorle caramellate, un incoraggiamento alla condivisione da cogliere al volo esaltato dall’abbinamento con i rimandi raffinati, iodati e balsamici del Ben Ryé 2019.
Vito ha rotto il ghiaccio con atteggiamento sciolto, per la tranquillità che gli deriva dal fatto di poter contare su uno staff di prim’ordine che ci piace citare integralmente. Food e Beverage Manager David Bonissone. Restaurant Chef Rosario Bernardo e Paolo Acunto. Denis Giuliani e Lorenzo Baroni Responsabili Salotto Portinari Bar e Bistrot. Mark Icnatov e Davide Altobelli Responsabili di Chic Nonna. Clinzia Zuin Sommelier. Tim Ricci consulente di Pasticceria. Ben tornato Vito.
Chic Nonna e Salotto Portinari Bar & Bistrot
Via del Corso 6 - 50122 Firenze
Tel 055 5353555
chicnonna.com
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Alberto Lupini