A “Tipicità” il futuro dalle nostre radici Italia a Tavola premia Ciccio Sultano

05 marzo 2017 | 10:28
di Piera Genta
Tipicità 2017, nata come fiera, oggi diventata vetrina e laboratorio di idee, dopo un quarto di secolo apre questa edizione con l’obiettivo di rilanciare i territori colpiti dalle scosse sismiche dello scorso anno. Durante la cerimonia inaugurale, il direttore della manifestazione Angelo Serri ricorda che la crescita dell’evento è avvenuta nelle dimensioni, ma con un occhio di riguardo ai mutamenti. Da strumento di promozione per i marchigiani dei prodotti di territorio, oggi si è trasformato in strumento di marketing territoriale dove il cibo è l’anima, ma non manca l’arte di saper fare dei diversi territori in molti ambiti, dal calzaturiero all’industria dei cappelli fino a quella degli strumenti musicali. Una crescita che non ha mai dimenticato la propria identità, pur aprendosi al futuro. Per questa edizione infatti sono previsti ospiti da Cina, Russia, Moldova ed Emirati Arabi Uniti. E per non dimenticare la sua mission insieme a Italia Tavola premia lo chef bistellati Ciccio Sultano per il suo impegno nella valorizzazione dei prodotti del territorio.


Alberto Lupini, Ciccio Sultano ed Enrico Derflingher

L’edizione appena inaugurata ha un calendario fitto di appuntamenti, un centinaio di eventi suddivisi in convegni, showcooking, presentazioni di libri (tra cui il romanzo di Ketty Magni che lega il cibo con l'arte del grande compositore marchigiano Gioacchino Rossini), degustazioni e focus golosi.



All’Accademia, uno spazio di incontri con grandi personaggi della cucina del nostro Paese, ha ospitato la Lectio magistralis di Ciccio Sultano, 2 stelle Michelin del ristorante Duomo di Ragusa Ibla, presidente delle Soste di ULISSE, associazione che raggruppa i ristoranti siciliani di alta cucina. Sollecitato dalle domande del direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini, Sultano ha parlato della sua filosofia di cucina, del suo intenso rapporto con il territorio. Un territorio che si trova sotto i nostri piedi, è sufficiente guardarsi intorno, non serve acquistare prodotti come acetosella dalla Spagna o germogli da altri Paesi.

Si definisce ricercatore di risorse e di persone. Nel suo tempo libero lavora ad idee, progetti e sperimentazioni con un filo conduttore basato sulle varie esperienze, sul rinnovamento. Una cucina del mettere non del togliere, una cucina che rispetta il presente e il futuro, che non perde di vista il contenuto, fatta di sicilianità autentica, dal sapore antico. Il tutto in un contesto, come quello siciliano, che sulla capacitá secolare di integrare cuotite prodotti ha costruito un modello sociale unico e riconoscibile in tutto il mondo.

Proprio per il suo impegno per una cucina di territorio rispettosa della terra e degli ingredienti gli è stato consegnato il Premio Italia a Tavola-Tipicitá, prima edizione, in presenza di Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques International e Italia, associazione di cui Sultano è oggi membro.

Per informazioni: www.tipicita.it

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Alberto Lupini


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