The World’s Best Female Chef 2022 è la colombiana Leonor Espinosa

Leonor Espinosa, una delle figure culinarie più celebri della Colombia e chef-proprietaria del ristorante Leo a Bogotá, conquista il prestigioso titolo, conferito da una giuria di esperti provenienti da tutto il mondo

17 maggio 2022 | 13:28

Leonor Espinosa, chef-proprietaria del ristorante Leo a Bogotá è la vincitrice del The World's Best Female Chef, premio assegnatole da The World's 50 Best Restaurants 2022 e sponsorizzato da Nude Glass. Nominata nel 2017 Latin America’s Best Female Chef, Leonor Espinosa è diventata una delle personalità più importanti in Colombia grazie al suo intenso e costante lavoro, non solo per aver celebrato e promosso i prodotti e i sapori colombiani, ma anche per avere valorizzato il patrimonio di biodiversità del paese e la funzione sociale della gastronomia.


Figura chiave della cucina colombiana

Espinosa, figura chiave nella rinascita della cultura gastronomica colombiana, ha trasferito il suo ristorante di punta proprio l'anno scorso nell'esclusivo quartiere Chapinero di Bogotá, reinventandolo. Nella nuova sede la Espinosa ha ideato un menu degustazione realizzato solo con prodotti locali in cui ogni piatto ricrea un vero e proprio racconto della cucina locale. L'esperienza gastronomica della Espinosa si ispira al concetto di "Ciclo- Bioma", che studia i diversi ecosistemi colombiani ed esplora i modi in cui nuove specie possano essere utilizzate in cucina.


L’impegno per la biodiversità del suo Paese

«Leonor Espinosa è diventata una delle chef latinoamericane più iconiche della sua generazione, difendendo come nessun altro la biodiversità del suo paese e la sua diversità culturale - afferma William Drew, direttore dei contenuti per The World's 50 Best Restaurants - È una chef autodidatta che unisce all'innovazione culinaria un'ampia ricerca scientifica, dedita alla scoperta di nuove conoscenze e al loro insegnamento. Siamo entusiasti di poter riconoscere il suo incredibile lavoro con questo importante premio».


Storia di una cuoca diventata icona

Dopo aver studiato economia e belle arti, e aver lavorato come manager nel mondo della pubblicità, Espinosa ha sentito il bisogno di soddisfare ulteriormente il suo spirito creativo attraverso la cucina. Ha aperto il ristorante che porta il suo nome, originariamente chiamato Leo, ma noto come Leo Cocina y Cava nel 2005, puntando sulla contaminazione tra cucina colombiana tradizionale e contemporanea. Nel 2015, il ristorante è tornato al suo nome originale, posizionandosi come una delle migliori destinazioni gastronomiche della regione e classificandosi al 46° posto nella classifica dei The World’s 50 Best Restaurants 2021.


Passione di famiglia

Nel 2008, la Espinosa ha fondato l'organizzazione no-profit Funleo con la figlia, Laura Hernández-Espinosa, capo sommelier del Leo. La collaborazione tra madre e figlia ha contribuito a svelare i segreti degli ingredienti utilizzati dagli indigeni locali e delle loro tecniche ancestrali, fonte di ispirazione per i menu unici del ristorante. Oggi Funleo continua a promuovere l’identità, rivendicare e diffondere le tradizioni culinarie delle comunità rurali e indigene, sostenendone al tempo stesso benessere economico e salute, con programmi volti a migliorare l'utilizzo di ingredienti autoctoni in tutto il paese, rafforzando l’identità gastronomica di ogni singola comunità.


Massima attenzione alla provenienza degli ingredienti

Nel menu del Leo viene data massima attenzione alla provenienza di ogni ingrediente, come le formiche limonere giganti, i vermi mojojoy provenienti dalle foreste pluviali, la pulantana, seme tipico di una pianta del deserto colombiano, le noci di cacay e il cnopio, provenienti dalle colline ai piedi delle Ande.


L’impegno per il sociale

Nel corso degli anni, oltre a gestire il Leo e la fondazione Funleo, la Espinosa ha contribuito alla creazione di un Centro di gastronomico nel Golfo de Tribugá, utilizzato come luogo di rifugio per le persone affette da dipendenza o coinvolte nel traffico di droga. Ha inoltre condotto campagne di sensibilizzazione sulle ricchezze culinarie della Colombia, incoraggiando con il suo lavoro le comunità a trasformare il loro patrimonio culturale in uno strumento per lo sviluppo socio-economico del territorio.


Un’artista visionaria

«Ricevo questo premio con grande gioia perché ora la mia voce si farà sentire un po' di più - commenta Leonor Espinosa - Si tratta di un riconoscimento che mi permetterà di continuare a utilizzare la cucina come importante leva per generale benessere sociale ed economico, soprattutto nei paesi in via di sviluppo».


Asli Aydogan, sales channels director di Sisecam, responsabile di Nude Glass, afferma: «Leonor Espinosa è una chef che ha raggiunto l'apice assoluto della carriera professionale nel settore e siamo lieti di festeggiare i suoi risultati assegnandole questo premio. Artista e visionaria quando si tratta della creazione e dell'esecuzione dei suoi piatti, la Espinosa ha portato all’attenzione del mondo il meglio della cultura gastronomica colombiana risultando una candidata più che meritevole del The World's Best Female Chef Award e una vera ispirazione per altri chef».


Negli anni passati la Espinosa ha inoltre ricevuto il Basque Culinary World Prize, riconoscimento mondiale assegnato dal Basque Culinary Center e dal governo basco per le persone che attraverso i loro progetti legati alla cucina hanno migliorato vita e condizioni sociali delle persone. Nel 2020 Espinosa è stata anche premiata dell’Estrella Damm Chefs’ Choice Award, che fa parte dei premi Latin America’s 50 Best Restaurants, l'unico


riconoscimento votato dagli chef nella classifica Latin America’s 50 Best Restaurants, al fine di premiare un/a collega per il suo impatto positivo nel settore della ristorazione.


Ulteriori premi speciali saranno assegnati da qui a luglio, come parte del progetto The World's 50 Best Restaurants 2022, sponsorizzato da S.Pellegrino & Acqua Panna. Il programma di eventi dal vivo culminerà poi nella cerimonia di premiazione che si terrà al mercato Old Billingsgate a Londra lunedì 18 luglio.

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Alberto Lupini


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