The Vegetarian Chance Premiato Ueda Satoru
La sesta edizione del festival internazionale di Cultura e Cucina vegetariana ha lasciato per la prima volta Milano per la città più veg-friendly d’Italia, Torino, che già nel 2017 aveva ospitato il primo Veg Festival
15 ottobre 2019 | 11:02
di Piera Genta
Ueda Satoru
Secondo la lettura di Mannheimer, i risultati raccolti svelano un aspetto insospettabile ed estremamente interessante dei giovani italiani di oggi, anche per le aziende: i nostri ragazzi fanno riflessioni sull’alimentazione, si pongono delle domande, contrariamente forse a quello che generalmente si può pensare. Lo dice chiaramente quel 48% di ragazzi che alla domanda “sei soddisfatto di quello che mangi?”, ha risposto negativamente, rivelando un vuoto di informazione, ma anche di esigenze - e di bisogni - mancanti e insoddisfatti. Un vuoto che un festival come The Vegetarian Chance, nato per suggerire abitudini alimentari e approcci diversi alla tavola e alla alimentazione, cerca di colmare e al quale cerca di rispondere.
Sylvester Schatteman
Mannheimer si è detto soprattutto stupito dal risultato dell’ultima domanda posta al giovane campione esaminato: “Come ti sembra il cibo a base vegetale?”, quesito che assegnava un punteggio da 1 a 6 da esprimere su due voci: il gusto e la varietà. Incredibilmente il 61% trova il cibo vegetale più vario e il 58% più gustoso, rivelando ancora una volta un mercato potenziale molto interessante dove aziende alimentari e anche offerta ristorativa e gastronomica possono gareggiare per attirare e cercare di soddisfare clienti potenzialmente molto ben disposti.Hayao Watanabe
I risultati del sondaggio hanno lasciato tutti soddisfatti, dallo stesso chef Leemann che vede nelle giovani generazioni un atteggiamento di apertura e di dialogo e quindi ben augurante anche per la stessa missioni del festival. Ugualmente ha sottolineato, ancora una volta, la responsabilità degli chef e di chi fa il suo lavoro, nel traghettare anche le giovani generazioni verso scelte più sane e sostenibili, come l’alimentazione a base vegetale, utilizzando anche leve quali il gusto. Beak Sangjing
Sono stati tre giorni ricchi di appuntamenti che si sono conclusi con la premiazione del Concorso The Vegetarian Chance 2019. Al primo posto Ueda Satoru, del ristorante stellato Gardenia di Mariangela Susigan che ha presentato la Zuppa francigena con erbe selvatiche e come secondo piatto Bosco e radici con labnè di mandorle. Secondi a pari merito il belga Sylvester Schatteman del ristorante Hofke Van Bazel (il suo piatto un ragù di funghi accompagnato da una patata soffiata ed un dolce a base di barbabietola con aceto di vino, pistacchi, sciroppo di zucchero, fichi, cavolo rosso ed erbe) ed il giapponese Hayao Watanabedel ristorante Franceschetta di Modena ha presentato Aki (piatto tradizionale giapponese) ed una cialda a forma di orata ripiena. Gli altri concorrenti sono stati:
Walter Casiraghi (Russia-Italia) con Rasstegaj e Samovar (la cerimonia russa del te) e Tesori della Terra. Gabriele Grilli (Italia) con plin ai funghi porcini, demi-glace e nocciole, rapa marinata, carota e bagnetto rosso.Shu Yuan Chen Tsai (Spagna-Taiwan) La nostra spiaggia, Fiesta di tapas. Beak Sungjin (Giappone- Corea): Il potere delle verdure, saluti estivi. Gabriele Vergura (Italia): fave e cicoria, Madre Natura.
Alcuni sponsor della manifestazione, quali Ricola e Rossorapa hanno voluto premiare alcuni concorrenti. Il premio speciale di Ricola è stato attribuito Sylvester Schattemanm con questa motivazione: “Per aver preso la responsabilità del grandissimo orto, ricco di verdure e fiori edibili, che cura personalmente nel tempo libero, e per la sua passione per le erbe aromatiche, tanto da aver conseguito - come unico cuoco belga - il diploma di erborista”.
Il premio Rossòrapa è stato attribuito a Beak Sungjin, cuoca freelance coreana, che vive in Giappone e che è venuta da sola per la prima volta in Europa senza conoscere le nostre lingue e ha lavorato da sola in cucina rifiutando con orgoglio e professionalità ogni aiuto. In Giappone scrive libri per bambini ed elabora ricette per persone malate.
Foto: Andrea Battaglini
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