Surgelati, obiettivo foodservice Mense scolastiche in primo piano

Dopo l’estate, con la ripresa della scuola, il segmento punta al rilancio dopo che nei primi 4 mesi del 2020, a causa dell’emergenza Coronavirus, ha segnato perdite per circa 150 milioni di euro

23 settembre 2020 | 16:30
Il settore degli alimenti surgelati punta a rilanciarsi anche nel foodservice dopo che nei primi 4 mesi del 2020, a causa dell’emergenza Coronavirus, ha segnato perdite per circa 150 milioni di euro.


Gli alimenti surgelati garantiscono sicurezza alimentare, le caratteristiche nutrizionali del fresco e una grande varietà

«Il lockdown in generale, con la chiusura delle mense scolastiche, dei bar, di ristoranti e quant’altro -  ha dichiarato Vittorio Gagliardi, presidente Iias - Istituto italiano alimenti surgelati - ha colpito molto la nostra economia. Anche il settore degli alimenti surgelati, che in generale ha visto crescere i consumi nell’ambito del retail, ha però segnato pesanti perdite nel fuori casa. Ora, con la riapertura delle scuole, gli alimenti surgelati si apprestano a recuperare un ruolo da protagonisti. Chi lavora nelle mense scolastiche e aziendali, nei bar e nei ristoranti, infatti, ne apprezza la velocità della preparazione, l’opportunità di poter contare su stock di materie prime adeguate, anche a fronte di una domanda difficile da quantificare, fino alla riduzione degli sprechi. Senza considerare la sicurezza alimentare che, in questo ambito, è elemento imprescindibile più che mai».

Prima dell’emergenza legata al Covid-19, il segmento foodservice ha superato la quota del 37% del totale dei consumi di alimenti surgelati nel nostro Paese registrando ottime performance e attestandosi a 318.500 tonnellate (+1,1% sul 2018). Tra i prodotti più consumati nel settore del cxatering nel 2019, ci sono stati i vegetali (173.500 tonnellate), le patate (75.000 tonnellate), i prodotti ittici (20.000 tonnellate), le carni rosse e bianche (14.600 tonnellate), pizza e snack (14.600 tonnellate), i piatti ricettati (13.600 tonnellate), frutta (3.000 tonnellate) e le paste semilavorate (2.300 tonnellate).

Fra i numerosi motivi per cui gli alimenti surgelati sono protagonisti nel mondo della ristorazione, gli altissimi livelli di sicurezza e igiene alimentare uniti alla disponibilità di un prodotto finale che mantiene intatte le caratteristiche nutrizionali del fresco e che garantisce massima varietà e versatilità. Caratteristiche che ne fanno alimenti ideali anche per rispondere alle nuove esigenze che emergono dalla dimensione del consumo di pasti fuoricasa, che richiedono velocità nella somministrazione.

Per informazioni: www.istitutosurgelati.it

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Alberto Lupini


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