Sorridiamo al cliente anche con la mascherina

Ci auguriamo che il Governo alleggerisca gli oneri della burocrazia, che sta mettendo in ginocchio il settore turistico. Al ristorante, il servizio di sala deve continuare a far sentire il cliente come a casa

27 giugno 2020 | 08:57
di Valerio Beltrami
Sono passati ormai diversi giorni dalla riapertura di ristoranti e bar, ma il bilancio è ancora negativo, non sono ancora chiare le regole e si fa tanta fatica a interpretare e mettere in pratica tutto quello che si legge sulle lunghe e infinite pagine dei decreti. Per questo non possiamo non dare credito alla rabbia dei gestori che ormai quotidianamente vediamo manifestare in molte città e paesi.



Potremmo dire che in Italia oltre al Covid-19 è arrivato e scoppiato un “virus” ancora più pericoloso e contagioso, che si chiama burocrazia. I contributi ad oggi arrivati sono una goccia nel mare, non servono nemmeno per pagare i costi fissi. Per non parlare della cassa integrazione, perché qui entreremmo in un labirinto senza via d’uscita. Il conto che sta pagando il settore turistico è drammatico, in questi tre mesi si parla di oltre 6 miliardi di euro in meno, si è paralizzata l’intera filiera del turismo. Il settore catering/banqueting per il momento è fermo, tutti gli eventi sono stati spostati al 2021 in primavera. Un vero disastro... Molte imprese medie o piccole avevano già chiuso prima dell’epidemia, e altre purtroppo saranno obbligate a chiudere.

Non dobbiamo però dimenticarci che il nostro Belpaese ha una carta vincente da giocarsi: il Turismo. Abbiamo mare, monti, laghi, cultura, storia, città tra le più belle al mondo. Ogni chilometro ha una gastronomia e vini diversi. Il turismo sarà il nostro futuro, per questo abbiamo bisogno sicuramente di formazione, ma soprattutto che al Governo ci sia qualcuno che sappia rappresentarci, parlare la nostra lingua, e che conosca le regole del nostro mestiere e magari dica per l’Italia quello che ha scritto su Twitter il Presidente francese Macron: «La gastronomia francese è l’orgoglio della Francia».

Noi maître di sala siamo sempre stati il tramite fra il cibo elaborato in cucina dagli chef e la sua trasformazione in emozione davanti agli occhi dei clienti. La nostra caratteristica principale è sempre stata quella di coccolarli con sguardi e sorrisi (il motto di Amira, non a caso, è “il sorriso non costa nulla ma rende molto”). Ora l’utilizzo delle mascherine renderà tutto più complicato, ma ci impegneremo al massimo per riadattare la nostra figura e dare sicurezza. Tutto questo però non ci deve scoraggiare, siamo un popolo che saprà rimboccarsi le maniche e rialzarsi, ci vorrà un po’ di tempo ma la nostra professionalità ci riporterà a vedere il sereno all’orizzonte.

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Alberto Lupini


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