Silvia Baracchi: i piatti son frutto di sogni, menu che nascono all'improvviso
La chef stellata de "Il Falconiere" è candidata nel sondaggio di Italia a Tavola, che ha già vinto nel 2018. Il suo stile in cucina è all'insegna di charme e convivialità, aspetti che si ritrovano anche nei piatti . Continuità, passione e capacità di non fermarsi mai sono le qualità che lei stessa si riconosce e sulle quali punta per incassare più voti possibili
24 dicembre 2020 | 12:35
di Claudio Zeni
Silvia Baracchi
La "Regina" di questo relais è stata vincitrice del "Premio Italia a Tavola - Personaggio dell'anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza", edizione 2018. Sezione Cuochi.
Silvia anche in questa 13ª edizione del Premio sei ai nastri partenza. Qual è il tuo obiettivo?
Importante è partecipare poi saranno gli elettori a decidere il mio e il futuro degli altri cuochi.
I piatti legati alla tradizione gastronomica toscana hanno meritato a Il Falconiere la prestigiosa Stella Michelin. Quanto pesa questo macaron nella gestione della struttura?
La stella non pesa è solo una gratificazione del nostro lavoro, della nostra professionalità. Io e il mio staff lavoriamo per fare felici a tavola i nostri clienti. Vogliamo sempre regalargli nuove emozioni».
Insieme al tuo executive chef Richard Titi sei riuscita a tradurre nel linguaggio di questo splendido paesaggio toscano nuove tentazioni, nuovi accostamenti alla riscoperta di sapori autentici. Puoi raccontarci come nascono i tuoi superbi menu?
Ogni nostro menu ha un suo imput frutto di un sogno, di una passeggiata o un’emozione. Da essi traggo ispirazione per poi materializzarli a tavola attraverso la passione, la ricerca e le continue prove che facciamo con Richard e tutto il nostro staff. Una volta elaborato il menu lo sottoponiamo alla prova anche di mio marito Riccardo e di mio figlio Benedetto. Ognuno esprime la propria opinione in merito e se non ci sono correzioni da fare lo inseriamo in carta. In ogni nostro piatto non dovrà però mai mancare un filo di olio extravergine di oliva della nostra azienda Baracchi.
Dall'antipasto al dessert, quattro piatti da gustare a Il Falconiere?
Sono una fautrice della sostenibilità quindi partiamo da Terramadre…le radici, i tuberi e i bulbi con crema di tuorlo d’uovo marinato, pecorino e tartufo per poi proseguire con la Pappardella ripiena ai tre macinati, il Piccione ripieno con i carciofi e chiudere con il Millefoglie con crema di mascarpone e purea di cachi all’alloro.
Cucina a km zero o km vero?
A km vero!
Quale sarà il piatto signature alla riapertura primaverile del tuo locale?
Quest’anno abbiamo dedicato alcune nostre proposte a Pellegrino Artusi. Per la primavera 2021 aspetto l’ispirazione.
Quale piatto del tuo menu si addice di più al tuo carattere?
Tortelli ripieni con erborinato di pecora, fichi, passata di patate e gocce di sambuco. Un mix di sapori e profumi, sinonimo di felicità.
Lancia uno slogan per farti votare al Premio Italia a Tavola?
Vota Silvia Baracchi per continuità e passione. Una lady chef che non si è mai fermata!
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Alberto Lupini