Il Senato dice “sì” al decreto Dignità Ora è legge, ma le perplessità restano

Dopo il “sì” incassato dalla Camera, il Decreto dignità ha guadagnato anche quello del Senato diventando legge. 155 i voti favorevoli, 125 i contrari, 1 l’astenuto. Orgoglioso il commento di Luigi Di Maio che ha esultato parlando di legge dei cittadini e non delle lobby o poteri economici

07 agosto 2018 | 17:05
Come già ampiamente raccontato negli aggiornamenti precedenti, il Decreto dignità intende cambiare le regole su contratti a termine e delocalizzazioni e vieta la pubblicità del gioco d'azzardo con un inasprimento delle sanzioni approvato un po’ sorprendentemente visto il primo voto negativo del Governo, insieme all'avvertenza "il gioco nuoce alla salute", che apposta sui gratta e vinci così come avviene ormai da anni per le sigarette.


Luigi Di Maio

Tante (e spinose) le novità introdotte, dai voucher per gli alberghi al bonus assunzioni per gli under 35, passando per il concorso "straordinario" per le maestre diplomate, il periodo transitorio per i contratti a termine in essere, l'esenzione delle famiglie dall'aggravio sui contratti per colf e badanti.

Margini per chi vuole assumere: è stato infatti prorogato nel biennio 2019-20 il bonus assunzioni al 50% dei contributi fino gli under 35 (non solo per gli under 30 come previsto dalle vecchie norme). Lo sconto vale per tre anni, tetto massimo fissato a 3mila euro. A beneficiarne dovrebbero essere 62mila italiani nel prossimo biennio.

Capitolo voucher (molto discusso): i ticket sono stati estesi a piccoli alberghi e strutture ricettive del turismo fino a 8 dipendenti (non più 5) e avranno durata massima 10 giorni, anziché 3. Come già previsto potranno essere utilizzati come forma di pagamento per il lavoro di pensionati, disoccupati, studenti fino a 25 anni e percettori di forme di sostegno al reddito. Semplificato l'utilizzo per l'agricoltura.

«È stato approvato dopo decine di anni il primo decreto non scritto da potentati economici e lobby - ha detto Luigi Di Maio - è il primo decreto dopo tanti anni che mette al centro il cittadino, mette al centro gli imprenditori e i giovani precari. Finalmente i cittadini segnano un punto. Cittadini “uno”, sistema “zero”».

«Dopo il flop della riforma dello scorso Governo, finalmente, con l'approvazione del Decreto dignità, tornano i voucher in agricoltura - ha detto l’assessore lombardo all’agricoltura Fabio Rolfi - ora mi auguro che le procedure operative siano rapide. La vendemmia sta iniziando in questi giorni e i voucher sono essenziali per la flessibilità, rappresentano uno strumento che consente di regolarizzare la manodopera stagionale».

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Alberto Lupini


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