Roberto Stefani è il nuovo chef de “L'Orangerie” del Grand Hotel Terme Sirmione
Il classe 1982 è il nuovo chef del ristorante dell'hotel a 5 stelle sul Garda. Con esperienza e una visione chiara, punta a una cucina che unisce gusto e leggerezza, dando nuovo slancio all'identità gastronomica del locale
Cambio di rotta nella cucina del Grand Hotel Terme Sirmione. Al ristorante "L'Orangerie" arriva infatti Roberto Stefani, chef bresciano con un solido percorso alle spalle e un'idea di cucina ben chiara: valorizzare il gusto senza rinunciare al benessere. Con lui si apre un nuovo capitolo per il cinque stelle del gruppo Terme di Sirmione - Wellness Hotels, che punta a rafforzare l'identità gastronomica del suo ristorante con una proposta raffinata, in equilibrio tra leggerezza e sapore.
Chi è chef Roberto Stefani e qual è la sua visione della cucina?
Stefani, classe 1982, non è un nome sconosciuto nel panorama culinario gardesano. Formatosi all'istituto alberghiero, ha costruito la sua carriera lavorando al fianco di grandi maestri della cucina italiana. Fondamentale l'incontro con Antonio Guida, che gli ha permesso di affinare tecnica e sensibilità. Ma è stata l'esperienza con Gualtiero Marchesi a imprimere una svolta decisiva al suo stile, portandolo a sviluppare una filosofia basata sull'equilibrio e sull'essenzialità. Ora, dopo anni di esperienza tra ristoranti e hotel di alto livello, approda a "L'Orangerie" con l'obiettivo di creare una cucina che sappia conquistare un pubblico internazionale senza perdere il legame con il territorio.
«La mia cucina si fonda sull'equilibrio tra gusto, leggerezza e valorizzazione degli ingredienti - spiega Stefani. Prediligo prodotti freschi e di stagione, trattati con tecniche di cottura che ne esaltano le qualità senza alterarne le proprietà nutritive. Credo in una cucina essenziale, dove pochi elementi ben selezionati danno vita a piatti armonici e ricchi di sapore. Semplicità, non banalità: ogni preparazione nasce da una ricerca approfondita, sia negli abbinamenti che nelle consistenze, per offrire un'esperienza gastronomica raffinata ma accessibile. Condimenti leggeri, erbe aromatiche e spezie amplificano i sapori naturali senza appesantire, sposando perfettamente il concetto di benessere e salute».
Il nuovo menu di Roberto Stefani a "L'Orangerie"
Un manifesto culinario che trova espressione in un menu capace di coniugare la leggerezza con la profondità dei sapori. Il legame con il territorio è evidente in piatti che esaltano le eccellenze del lago di Garda e della regione circostante. Alcune proposte, già apprezzate dagli ospiti, restano in carta per la loro capacità di mantenere un'armonia gustativa senza risultare eccessivamente elaborate, come "Scorzonera, zucca, topinambur" e "Finocchi canditi, rucola, pompelmo rosa". Accanto a questi, lo chef introduce nuove creazioni che riflettono il suo percorso e le sue influenze. «Tra le novità, un risotto all'astice, zenzero e sedano rapa, come omaggio al grande maestro Gualtiero Marchesi, e un branzino in crosta di erbe con intingolo alla gardesana, connubio perfetto tra leggerezza e gusto - racconta Stefani. Il nostro obiettivo è sorprendere gli ospiti con piatti che rispettano la tradizione, ma con un tocco innovativo e raffinato».
A fare da cornice a questa esperienza gastronomica, la location unica del Grand Hotel Terme Sirmione. "L'Orangerie", ospitato all'interno di un edificio storico che dal 1898 è punto di riferimento del turismo termale sul Garda, si distingue per il perfetto equilibrio tra passato e presente. Il ristorante si affaccia su un panorama straordinario, a pochi passi dalla Rocca Scaligera, e si inserisce in un contesto che valorizza la bellezza del lago e la quiete del giardino circostante. Un ambiente che accompagna e completa il viaggio sensoriale proposto dai piatti di Stefani, dove il gusto incontra la leggerezza e il benessere diventa parte integrante dell'esperienza a tavola.
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Alberto Lupini