Ristoworld: «Contro la crisi Stop alle imposte e più liquidità»
Il presidente dell'associazione Marcello Proietto sollecita il Governo chiedendo misure eccezionali per salvare il settore della ristorazione dalla crisi causata dall'emergenza coronavirus
19 aprile 2020 | 10:54
Fidi trentennali a tasso zero per le imprese garantiti dallo Stato, sospensione dei mutui, stop a imposte e utenze delle attività commerciali, proroga Cigs per tutto il 2020 e supporto agli stagionali senza paracadute sociali. Sono le richieste che Ristoworld fa al governo per risollevare il settore dalla crisi causata dall’emergenza coronavirus.
«La garanzia della salute pubblica gioca un ruolo centrale e prioritario: detto questo è fondamentale assicurare il futuro su due direttrici – scrive in una nota l’associazione presieduta da Marcello Proietto – La prima è quella degli aiuti che devono essere a fondo perduto, erogati immediatamente, rimpinguati e trasferiti immediatamente. Più tempo passa e più aziende non riusciranno a rialzarsi. La seconda una ripresa coerente e attuabile».
Ecco i 5 punti Ristoworld Italy con i quali si chiede che lo Stato e l’Europa aiutino concretamente a far ripartire l’economia e rimettere a regime le attività ristorative e turistico alberghiere. Gli aiuti in atto disposti sono da un lato insufficienti e, dall’altro, non arrivano. Il mondo del turismo e della ristorazione non chiede elemosine ma interventi strutturali concreti.
«La fase due preoccupa – prosegue la nota – Nella task force nominata dal Governo mancano gli albergatori e i ristoratori, gli operatori del turismo, i riferimenti di chi lavora direttamente sul campo. Chiediamo al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Regione ai quali inviamo la presente nota che nelle commissioni consultive vengano inseriti professionisti del comparto ristorativo e alberghiero. Garantiremo, di certo, la salute pubblica con le norme dettate dall’Oms. Ripartiamo dal pubblico italiano, dai gusti e preferenze della platea che fino alla ripresa del flussi turistici sarà quella di riferimento. Ripartiamo dal territorio e dai prodotti locali».
La riapertura ha in previsione una serie di indicazioni sanitarie che rivoluzioneranno il mondo della ristorazione come fin qui inteso. «Servono aiuti a fondo perduto anche per questi adeguamenti che incideranno sul conto economico delle aziende – conclude la nosta di Ristowrld – Servono linee e indirizzi chiari e certi e che provengono da chi questo mestiere lo conosce. Necessità non di risposte qualunque ma di indicazioni adeguate alle richieste di un settore fondamentale per l’economia italiana e globale. Altrimenti oltre alla crisi e allo sfacelo economico faremo i conti con una pericolosissima emergenza sociale».
Per informazioni: www.ristoworlditaly.it
Marcello Proietto
«La garanzia della salute pubblica gioca un ruolo centrale e prioritario: detto questo è fondamentale assicurare il futuro su due direttrici – scrive in una nota l’associazione presieduta da Marcello Proietto – La prima è quella degli aiuti che devono essere a fondo perduto, erogati immediatamente, rimpinguati e trasferiti immediatamente. Più tempo passa e più aziende non riusciranno a rialzarsi. La seconda una ripresa coerente e attuabile».
Ecco i 5 punti Ristoworld Italy con i quali si chiede che lo Stato e l’Europa aiutino concretamente a far ripartire l’economia e rimettere a regime le attività ristorative e turistico alberghiere. Gli aiuti in atto disposti sono da un lato insufficienti e, dall’altro, non arrivano. Il mondo del turismo e della ristorazione non chiede elemosine ma interventi strutturali concreti.
- Chiediamo che lo Stato si faccia garante verso le banche per fidi a scadenza trentennale, a tasso zero: è necessario disporre di un adeguato capitale per ricominciare, come è avvenuto in fase di start. L’imperativo è quello di rimettere in circolo liquidità.
- Sospensione di leasing e mutui e il recupero delle mensilità sospese da riaccodare al periodo previsto dalla relativa misura posta in essere senza ulteriori oneri è il passo successivo.
- Cancellazione immediata delle imposte nazionali e locali e la sospensione per utenze relative alle attività commerciali (luce, gas, telefono e fibra). Su questo aspetto chiederemo l’intervento dell’Anci
- Proroga della cassa integrazione straordinaria tutto il personale in forza al 23.02.2020 e fino almeno alla fine dell’anno. Questo per garantire anche la ripresa dell’attività garantendo gli standard di sicurezza nuovi che verranno imposti dall’Oms.
- Erogazione di una misura straordinaria per quanti, soprattutto stagionali e non in possesso dei requisiti previsti per legge sono oggi senza contratto, senza cassa integrazione, senza disoccupazione e quindi abbandonati a se stessi.
«La fase due preoccupa – prosegue la nota – Nella task force nominata dal Governo mancano gli albergatori e i ristoratori, gli operatori del turismo, i riferimenti di chi lavora direttamente sul campo. Chiediamo al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Regione ai quali inviamo la presente nota che nelle commissioni consultive vengano inseriti professionisti del comparto ristorativo e alberghiero. Garantiremo, di certo, la salute pubblica con le norme dettate dall’Oms. Ripartiamo dal pubblico italiano, dai gusti e preferenze della platea che fino alla ripresa del flussi turistici sarà quella di riferimento. Ripartiamo dal territorio e dai prodotti locali».
La riapertura ha in previsione una serie di indicazioni sanitarie che rivoluzioneranno il mondo della ristorazione come fin qui inteso. «Servono aiuti a fondo perduto anche per questi adeguamenti che incideranno sul conto economico delle aziende – conclude la nosta di Ristowrld – Servono linee e indirizzi chiari e certi e che provengono da chi questo mestiere lo conosce. Necessità non di risposte qualunque ma di indicazioni adeguate alle richieste di un settore fondamentale per l’economia italiana e globale. Altrimenti oltre alla crisi e allo sfacelo economico faremo i conti con una pericolosissima emergenza sociale».
Per informazioni: www.ristoworlditaly.it
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