Ristoranti e agriturismi, via al contributo per fotovoltaico e risparmio energetico
La possibilità di fare domanda scatta il 15 giugno, c'è tempo fino al 12 dicembre per chiedere il rimborso del 50% dell'investimento
Dal 15 giugno scatta la possibilità per ristoranti, agriturismi e per altre tipologie di imprese operanti nel settore del commercio e dei servizi di ottenere dallo Stato un contributo a fondo perduto per recuperare il 50% dell'investimento utilizzato per l'acquisto di impianti fotovoltaici e di risparmio energetico.
Ecco chi può beneficiare del contributo a fondo perduto per il fotovoltaico
Micro e piccole imprese dei settori commercio, pubblici esercizi e servizi con i seguenti codici ATECO primario o secondario riferito alla sede oggetto dell’intervento:
G 47 Commercio al dettaglio
I 56 Attività dei servizi di ristorazione
J 58 Attività editoriali
J 63 Attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici
L 68.3 Attività immobiliari per conto terzi
N 82 Attività di supporto per le funzioni di ufficio e altri servizi di supporto alle imprese
P 85 Istruzione
R 93 Attività sportive di intrattenimento e divertimento
S 95 Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa
S 96 Altre attività di servizio alla persona
Come funziona il contributo
Il contributo massimo concedibile è di 30mila euro, a fronte di un investimento minimo di 4mila euro. Invece l'importo massimo del progetto su ci si calcola il contributo è di 60mila euro.
Le attività ammissibili
Sono ammissibili investimenti strettamente funzionali all’efficientamento energetico:
- acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione;
- impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo;
- acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella sede oggetto di intervento;
- acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso;
- acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti;
- acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;
- acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell'illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping);
- costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati nel limite del 20% delle precedenti lettere a) e f) e costituiscono spesa ammissibile solo se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento;
- spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 10% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a h); j) altri costi indiretti (spese generali), riconosciuti in misura forfettaria.
Le spese ammissibili sono quelle comprese fra il 26 Aprile 2022 al 15 Dicembre 2022.
Il bando chiude il 15 dicembre salvo l’esaurimento dei fondi.
La procedura di presentazione della pratica
Le domande devono essere presentate con procedura a sportello a rendicontazione, le spese devono già essere sostenute e quietanzate al momento della presentazione della domanda.
Per consulenze si può contattare Bluedi, azienda di consulenza che supporta le imprese in questi servizi.
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Alberto Lupini
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