Profumi e sapori dei Monti Sibillini nel kit di Pasqua di Enrico Mazzaroni
L’eclettico chef de Il Tiglio Montemonaco propone un delivery che arriva fino a Roma. Tra gli ingredienti si sente la montagna autentica. Provato sul campo e promosso a pieni voti
30 marzo 2021 | 07:30
di Carla Latini
Consegne fino a Roma
Le consegne arrivano fino a Roma. Le prenotazioni si fanno via messaggio o via telefono. Sono anticipate da un video dove lo stesso Mazzaroni spiega e fa vedere come si compongono i piatti. E fin qui nulla di nuovo. Ne abbiamo viste tante di iniziative simili. Enrico ci spiega che il suo scopo era quello di riuscire a creare un vero delivery gourmet con ricette che non saranno mai presenti nel menu de Il Tiglio.
Kit da comporre a casa
Per 35 euro, questo è il costo a persona, abbiamo ricevuto il kit per comporre l’uovo con le verdure di campo tutto da scaldare, il pane di grano duro, da far diventare croccante in forno e il burro di montagna da servire a temperatura; una pallina di tartare di manzo su cui adagiare una sfera liquida di parmigiano da friggere; il ragù di anatra e gli gnocchi senza patate da saltare insieme in padella; la guancia di vitello con il suo sughetto da far diventare bollente al microonde; il petto di anatra da caramellizare dalla parte della pelle in una padellina; la crema di patate e i funghi per contorno; la torta di cioccolata.
Durante le preparazioni e seguendo i consigli di Enrico ci siamo proprio divertiti. Quasi una sfida a fare bene come farebbe lui. Abbiamo usato per due persone 12 piatti di portata e ritrovato la complicità ludica della filosofia gastronomica di Mazzaroni. Sono realizzazioni facili ma non troppo. Come aprire l’uovo tiepido nella cialda croccante senza romperla o come friggere la sfera liquida di parmigiano senza farla aprire. Delicato è anche il salto in padella degli gnocchi da calibrare con l’aggiunta di acqua tiepida.
Materie prime di qualità
Insomma, bisogna essere anche un po’ gourmet e avere quella sana voglia di confrontarsi con le materie prime che sono di eccellente qualità. Si sente la montagna, quella vera dei Sibillini, nel burro e nelle erbe di campo che sanno di prato e di finocchietto selvatico, si sente nelle carni tenere, vellutate molto saporite, si sente nelle patate della crema.
Però, perché c’è sempre un però, siamo lontani da un pranzo comodamente seduti al Tiglio, serviti con professionalità, attenzione e con Mazzaroni che esce e rientra in cucina accaldato e profumato di buono. Ci manca, tantissimo, Gianluigi Silvestri e le sue scoperte in fatto di vini e bolle importanti.
Ma, di questi tempi, va molto bene anche così. Finché non si potrà tornare ad una quasi normalità. Facciamo i nostri complimenti al coraggio di Mazzaroni e al suo generoso staff che si impegna nelle consegne e anche all’equilibrato rapporto qualità prezzo. Che è molto importante, appunto, di questi tempi. Abbiamo chiesto al nostro chef foto dei piatti del delivery. Ci ha confessato che non le ha mai fatte e che, comunque, non le trova. Quelle allegate le abbiamo scattate noi, a casa.
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Alberto Lupini