#pizzaUnesco, il rush finale durante la Settimana della Cucina italiana
Quasi due milioni le firme raccolte in tutto il mondo per rendere l'“Arte del pizzaiuolo napoletano” Patrimonio immateriale dell'Umanità dell'Unesco. Mobilitazione durante la 2ª Settimana della Cucina italiana
02 novembre 2017 | 10:58
Novembre sarà mese di mobilitazione mondiale a sostegno della World petition #pizzaUnesco alla vigilia del voto decisivo dell'Unesco, atteso nella prima settimana di dicembre.
Centinaia gli eventi in tutto il mondo per promuovere l'iscrizione dell'“Arte del pizzaiuolo napoletano”. Obiettivo della petizione lanciata dall’ex ministro delle Politiche agricole Alfonso Pecoraro Scanio è quello di tagliare il traguardo storico di 2 milioni di firme. #pizzaUnesco sarà protagonista di #ItalianTaste: dal 20 al 26 novembre eventi in oltre 100 Paesi a sostegno della candidatura italiana.
«Consegneremo 2 milioni di firme al Comitato intergovernativo Unesco per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale quando, nella prima settimana di dicembre, i 24 Stati membri si riuniranno in sessione in Corea del Sud, sull'isola di Jeju, chiamati a valutare l’iscrizione dell’Arte del pizzaiuolo napoletano nella Lista rappresentativa dei beni mondiali. Pizzaiuoli da tutto il mondo hanno abbracciato la sfida finale di raccolta adesioni a sostegno della candidatura italiana che proseguirà per tutto il mese di novembre». Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della petizione mondiale #pizzaUnesco giunta al risultato di 1,8 milioni di sottoscrizioni con firme di cittadini da oltre 90 Paesi, ottenute dalla recente adesione di molti Paesi africani.
In vista del voto decisivo di dicembre, la raccolta firme a sostegno di #pizzaUnesco sarà attiva in ogni angolo del pianeta per puntare all’obiettivo di 2 milioni di sottoscrizioni con firme da più di 100 Paesi. Risultato che consoliderà il record di quella che è già la campagna più popolare della storia a sostegno di una candidatura Unesco.
Dunque novembre come mese di punta per la petizione che «ho lanciato - ricorda il presidente della Fondazione UniVerde - con l’obiettivo di affermare la qualità della creazione artigianale della pizza rispetto alla produzione industriale e globalizzata di alcune catene Usa che continuano a propagandare una presunta origine nordamericana di questo piatto. La nostra è una battaglia culturale che vuole tutelare un’arte tradizionale nata sullo sfondo del Vesuvio, tramandata di padre in figlio e simbolo di una intera comunità».
Il rush finale della campagna si avrà dal 20 al 26 novembre, nei giorni della 2ª Settimana della Cucina italiana nel mondo. L’iniziativa promossa dalla Farnesina in stretta collaborazione con il Mipaaf per la valorizzazione all’estero del made in Italy prevede infatti un focus particolare dedicato alla promozione dell'“Arte del pizzaiuolo napoletano”. Sarà lo stesso Pecoraro Scanio ad aprire in Svezia, il 20 novembre, gli appuntamenti internazionali #pizzaUnesco per #ItalianTaste. L'evento inaugurale si terrà da “Giro Pizza”, prima pizzeria napoletana a Stoccolma, premiata dal Gambero RossoMmigliore pizza 2017 della capitale scandinava. Per l’occasione, i top chef svedesi Stefano Catenacci e Paul Svensson, tra i più conosciuti e apprezzati al mondo, prepareranno gustose pizze insieme ai pizzaiuoli napoletani.
Sono centinaia, nel mondo, le pizzerie e i pizzaiuoli al fianco della campagna per il rush finale. Dopo Stoccolma, #pizzaUnesco farà tappa il 21 novembre a Copenhagen e a Madrid con il pizzaiuolo Fabio Cristiano, che il 23 volerà all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. Dal 23 al 26 si potrà firmare per la petizione alla Fiera di Roma mentre dal 24 al 27, in Australia, ambasciatore della campagna sarà il pizzaiuolo campione del mondo 2016 Andrea Cozzolino, protagonista al Doncaster Food Truck Carnival di Melbourne. Il 25 sarà la volta di Napoli, con #pizzaUnesco al Villaggio Coldiretti allestito alla Rotonda Diaz, il 26 ad Auckland, in Nuova Zelanda, con il pizzaiuolo Francesco Acri. Il 29 novembre sempre Fabio Cristiano promuoverà la raccolta firme anche a Detroit. Il mese di raccolta straordinaria sarà concluso dal promotore Alfonso Pecoraro Scanio a Taipei, in Taiwan, in compagnia di Enrico Derflingher, presidente dell'associazione europea dei cuochi Euro-Toques Italia e International.
Centinaia gli eventi in tutto il mondo per promuovere l'iscrizione dell'“Arte del pizzaiuolo napoletano”. Obiettivo della petizione lanciata dall’ex ministro delle Politiche agricole Alfonso Pecoraro Scanio è quello di tagliare il traguardo storico di 2 milioni di firme. #pizzaUnesco sarà protagonista di #ItalianTaste: dal 20 al 26 novembre eventi in oltre 100 Paesi a sostegno della candidatura italiana.
«Consegneremo 2 milioni di firme al Comitato intergovernativo Unesco per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale quando, nella prima settimana di dicembre, i 24 Stati membri si riuniranno in sessione in Corea del Sud, sull'isola di Jeju, chiamati a valutare l’iscrizione dell’Arte del pizzaiuolo napoletano nella Lista rappresentativa dei beni mondiali. Pizzaiuoli da tutto il mondo hanno abbracciato la sfida finale di raccolta adesioni a sostegno della candidatura italiana che proseguirà per tutto il mese di novembre». Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della petizione mondiale #pizzaUnesco giunta al risultato di 1,8 milioni di sottoscrizioni con firme di cittadini da oltre 90 Paesi, ottenute dalla recente adesione di molti Paesi africani.
In vista del voto decisivo di dicembre, la raccolta firme a sostegno di #pizzaUnesco sarà attiva in ogni angolo del pianeta per puntare all’obiettivo di 2 milioni di sottoscrizioni con firme da più di 100 Paesi. Risultato che consoliderà il record di quella che è già la campagna più popolare della storia a sostegno di una candidatura Unesco.
Dunque novembre come mese di punta per la petizione che «ho lanciato - ricorda il presidente della Fondazione UniVerde - con l’obiettivo di affermare la qualità della creazione artigianale della pizza rispetto alla produzione industriale e globalizzata di alcune catene Usa che continuano a propagandare una presunta origine nordamericana di questo piatto. La nostra è una battaglia culturale che vuole tutelare un’arte tradizionale nata sullo sfondo del Vesuvio, tramandata di padre in figlio e simbolo di una intera comunità».
Il rush finale della campagna si avrà dal 20 al 26 novembre, nei giorni della 2ª Settimana della Cucina italiana nel mondo. L’iniziativa promossa dalla Farnesina in stretta collaborazione con il Mipaaf per la valorizzazione all’estero del made in Italy prevede infatti un focus particolare dedicato alla promozione dell'“Arte del pizzaiuolo napoletano”. Sarà lo stesso Pecoraro Scanio ad aprire in Svezia, il 20 novembre, gli appuntamenti internazionali #pizzaUnesco per #ItalianTaste. L'evento inaugurale si terrà da “Giro Pizza”, prima pizzeria napoletana a Stoccolma, premiata dal Gambero RossoMmigliore pizza 2017 della capitale scandinava. Per l’occasione, i top chef svedesi Stefano Catenacci e Paul Svensson, tra i più conosciuti e apprezzati al mondo, prepareranno gustose pizze insieme ai pizzaiuoli napoletani.
Sono centinaia, nel mondo, le pizzerie e i pizzaiuoli al fianco della campagna per il rush finale. Dopo Stoccolma, #pizzaUnesco farà tappa il 21 novembre a Copenhagen e a Madrid con il pizzaiuolo Fabio Cristiano, che il 23 volerà all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. Dal 23 al 26 si potrà firmare per la petizione alla Fiera di Roma mentre dal 24 al 27, in Australia, ambasciatore della campagna sarà il pizzaiuolo campione del mondo 2016 Andrea Cozzolino, protagonista al Doncaster Food Truck Carnival di Melbourne. Il 25 sarà la volta di Napoli, con #pizzaUnesco al Villaggio Coldiretti allestito alla Rotonda Diaz, il 26 ad Auckland, in Nuova Zelanda, con il pizzaiuolo Francesco Acri. Il 29 novembre sempre Fabio Cristiano promuoverà la raccolta firme anche a Detroit. Il mese di raccolta straordinaria sarà concluso dal promotore Alfonso Pecoraro Scanio a Taipei, in Taiwan, in compagnia di Enrico Derflingher, presidente dell'associazione europea dei cuochi Euro-Toques Italia e International.
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Alberto Lupini
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