La nostra bella Italia va tutelata: più decoro nelle località turistiche
D'estate sono tanti, troppi, gli episodi di turismo scriteriato che rovinano l'immagine del nostro Paese. Bene parlare di sostenibilità, ma senza dimenticare politiche di decoro e decenza
Fatti di cronaca dei mesi scorsi. “Cena improvvisata da parte di quattro turisti con pastasciutta, vino e tanto di calici sopra una storica vera da pozzo in un campo di Venezia; colti in flagrante, multati per un uso improprio di un bene monumentale a rischio di danneggiamento”. Altra notizia: “Ricco turista 37enne saudita con la Maserati noleggiata scende la Scalinata di Trinità dei Monti; è stato denunciato per danneggiamento aggravato di beni culturali e monumentali”. Nei mesi estivi la nostra bella Italia offre sempre il meglio di sé, dal mare alla montagna, dai laghi alla campagna, per non parlare delle città d’arte, richiamo di moltissimi turisti stranieri, ma questo scrigno di tesori va difeso e preservato. Accanto a tanta promozione rivolta a questi “flussi” (talvolta incontrollabili), è giusto promuovere anche un atteggiamento di consapevolezza e responsabilità nei confronti dei territori.
Non basta la sostenibilità, serve decoro
La bellezza e l’unicità di tutte le località (non solo le nostre italiane) deve essere goduta anche dai nostri figli e da chi verrà dopo di noi; dobbiamo impegnarci affinché l’impatto del turismo e dei suoi grandi numeri sia il più possibile attento a questi luoghi, rispettoso dell’ambiente e del suo equilibrio, già messo a dura prova da altre criticità; così pure le città d’arte, che non divengano ristoranti e dormitori a cielo aperto. Chi non ricorda quelle immagini del passato di turisti intenti a bivaccare e mangiare in piazza San Marco, o le schiere di sacchi a pelo sulle gradinate della stazione ferroviaria o di chiese storiche sempre di Venezia?
Si parla tanto di sostenibilità, a tutti i livelli e in tutti gli ambiti, ed è un bene, perché è un aspetto che riguarda il presente e il futuro, richiamandoci alle nostre responsabilità nei confronti del mondo intero e che lasceremo in eredità. Ritengo che oltre ad avere un atteggiamento sostenibile, ci deve essere anche di grande rispetto e di decoro, che deve partire dalla quotidianità da parte di noi tutti, oltre che dai turisti, per una vacanza “a basso impatto” senza per questo rinunciare ad un buon tasso di relax e divertimento, per noi e per chi verrà dopo di noi. Abbiamo servizi ristorativi e di ricezione alberghiera per tutte le tasche e di tutte le tipologie di utenza, per poter godere delle nostre vacanze, oramai limitate rispetto un tempo passato, a pochi giorni all’anno.
Il ruolo della cucina
La Federazione Italiana Cuochi “siede” in 5 commissioni ministeriali ed è attivamente coinvolta e contestualmente considerata come entità di rilievo in ambiti di turismo e accoglienza, cooperazione internazionale, salute e igiene pubblica, transazione e sostenibilità ecologica, nonché di politiche agricole alimentari, forestali e ambientali, tutti quadri importanti per il nostro Paese e il suo futuro. Il nostro ente ha sempre condiviso e sempre appoggerà tutte quelle risoluzioni legislative a fronte della salvaguardia e tutela dell’immagine decorosa della nostra Italia, della sua cultura e dei suoi beni storici ed ambientali, affinché i fatti di Venezia e Roma non avvengano più, e si possa avere sempre quel turismo “sano” meritevole di attenzione e considerazione da parte di ognuno di noi.
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Alberto Lupini