Nella pasticceria dell’era 4.0 non c’è innovazione senza studio
Come Conpait spingiamo da anni sull’apprendistato, che permette di acquisire una qualifica professionale triennale, spendibile anche ai fini dell’obbligo di istruzione, e che consente di ottenere un diploma professionale
15 marzo 2019 | 10:59
di Federico Anzellotti
Il percorso formativo dell’apprendistato si rivolge ai giovani tra i 15 e i 29 anni, mentre la durata del contratto dipende dalla qualifica o dal diploma da conseguire, ma non può comunque superare i 3 anni, che salgono a 4 nel caso di diploma quadriennale regionale.
Perché l’azienda dovrebbe rivolgersi agli apprendisti? Che vantaggio ne potrebbe trarre? La risposta è molto semplice, perché la convenienza per l’azienda deriva da un minore costo del lavoro. L’apprendista percepirà infatti un’indennità di circa 2mila euro all’anno, se minorenne, che sale a 3mila se maggiorenne. Bisogna, tuttavia, tenere presente che comunque l’indennità varia in base alle regioni o province autonome.
Questa tipologia formativa può essere erogata all’interno dell’impresa, presso organismi di formazione accreditati in ambito regionale o istituti professionali di Stato. Come Conpait stiamo inoltre siglando accordi ad hoc con enti di formazione certificati, per dare la possibilità alle nostre aziende associate di educare ragazzi secondo quelle che sono le loro specifiche esigenze, dando loro delle competenze in più.
Una vera svolta dunque nel mondo delle assunzioni e della formazione, con convenienti agevolazioni per le imprese e grandi opportunità per i giovani che vogliono fare della pasticceria il loro futuro lavorativo. Tutti i modelli e le specifiche possono essere consultabili visitando il nostro sito www.conpait.it.
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Alberto Lupini