Alla mostra Regine & Re di cuochi 33 maestri dei fornelli si raccontano
29 marzo 2016 | 17:15

di Piera Genta
Una mostra in cui non si mangia e non si cucina, ma si raccontano i cuochi come individui con la loro storia personale. 33 i protagonisti, scelti indicativamente dal 1960 ad oggi tra quelli che in questo momento sono rappresentativi per una loro peculiarità: Massimiliano Alajmo, Guido e Lidia Alciati, Matteo Baronetto, Heinz Beck, Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Giuseppe e Mirella Cantarelli, Moreno Cedroni, Enrico e Roberto Cerea, Antonello Colonna, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Pino Cuttaia, Gennaro Esposito, Alfonso Iaccarino, Antonia Klugmann, Paolo Lopriore, Valentino Marcattilii, Gualtiero Marchesi, Aimo Moroni, Norbert Niederkofler, Davide Oldani, Angelo Paracucchi, Piergiorgio Parini, Fabio Picchi, Valeria Piccini, Fulvio Pierangelini, Niko Romito, Nadia Santini, Davide Scabin, Salvatore Tassa, Mauro Uliassi, Gianfranco Vissani.
Le sette sezioni: Cucina come cultura in cui si analizzano gli aspetti antropologici e simbolici; La tavola inizia al mercato con le varietà agroalimentari; Due millenni di cucina italiana ovvero la storia della cucina italiana dal 27 a.C. ai nostri giorni; Regine e re di cuochi, il corpo centrale, 33 cilindri espositivi carichi di fotografie, materiale documentario, video realizzati appositamente; La creazione del gusto, il percorso che la materia prima compie dall’ideazione della ricetta al piatto finito, un itinerario che comprende organizzazione, tecniche, attrezzature della cucina, ogni singolo passaggio narrato attraverso le voci dei cuochi con la riproduzione di rumori, suoni e colori; Il teatro del piatto dove su un grande tavolo interattivo sono proiettati i piatti d’autore fotografati da Bob Noto; Scenari futuri, una carrellata fotografica di giovani chef indicati come futuri “re e regine”.
Big Max di Massimiliano Alajmo (foto: Bob Noto)
Le cucine reali della Palazzina di Caccia recentemente ristrutturate e mai aperte al pubblico ospitano una serie di iniziative parallele. Tutti i sabati mattina dal 19 marzo scorso fino al prossimo 28 maggio “I sabati di One Health”, 18 relatori fra medici, dentisti e psicologi risponderanno alle domande del pubblico su come cucinare in modo sicuro, riconoscere la disinformazione su alimenti e nutrizione, entrare nei meccanismi della sicurezza dei prodotti e tanto altro.
Piola kit di Davide Scabin (foto: Bob Noto)
Lo scorso martedì 22 hanno preso il via gli incontri che metteranno a confronto grandi chef con personalità del mondo dell’arte, della musica e del design: durante “La cucina è una coscienza in espansione”, lo chef Massimo Bottura ha dialogato con Achille Bonito Oliva, critico d’arte, saggista e scrittore, e Carlo Benvenuto, artista, moderati da Nicola Perullo, ordinario d’Estetica a Pollenzo. Quelli in calendario: 31 marzo, “La cucina come relazione conviviale”, Paolo Lopriore con Frate Luca Volontè, un cuoco che ha deciso di abbracciare il sacerdozio; 4 aprile, “La cucina e il colore, con Enrico Crippa con Valerio Berruti, pittore e scultore italiano, moderati da Luca Beatrice, critico d’arte.
E ancora: 6 aprile, “La creatività del gesto”, con Fulvio Pierangelini e Enrico Rava, jazzista italiano tra i più conosciuti ed apprezzati a livello internazionale; 11 aprile, “Etica, riconoscimento, rispetto”, Niko Romito dialoga con Luca Guadagnino, regista e sceneggiatore; 18 aprile Norbert Niederkofler dialoga con Giugiaro; 2 maggio Antonia Klugmann dialoga con Mario Cucinella; 23 maggio Mauro Uliassi dialoga con Roy Paci. Nel percorso della mostra si trova lo spazio bistrot, gestito da Luigi Cristian Pirrelli, cuoco torinese segnalato all’interno della sezione Scenari Futuri e titolare del Ristorante Eos.
Per informazioni: www.regineredicuochi.com - info@regineredicuochi.com


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