Morto il cuoco italiano a New York Giallo sul ritrovamento in un ostello

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Andrea Zamperoni, il capo chef del Cipriani Dolci, il ristorante della Grand Central. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato in un ostello a pochi passi da casa, nel Queens . Il cadavere è stato riconosciuto dal fratello, ma è giallo sulle circostanze del decesso, su cui indaga la polizia. Nelle prossime ore ci sarà l'autopsia

22 agosto 2019 | 23:51
È stato un informatore ad indicare alla polizia dove si trovava il corpo senza vita di Andrea Zamperoni, il cuoco lodigiano scomparso cinque giorni fa a New York, dove lavorava come capo chef al ristorante Cipriani Dolci di Grand Central. Gli agenti lo hanno trovato al primo piano del Kamway Lodge, un ostello malfamato del Queens, il quartiere dove Zamperoni viveva da circa un anno.

Andrea Zamperoni

Le circostanze della morte sono ancora avvolte dal mistero: al loro arrivo gli agenti sarebbero stati accolti nella camera da una donna nuda che indicava, gridando, la posizione del corpo del giovane chef, che pare fosse coperto da una trapunta. Il cadavere è stato subito riconosciuto dal fratello gemello della vittima, Stefano, che aveva raggiunto New York poche ore prima, per seguire da vicino le ricerche.

Secondo le prime testimonianze, alcuni clienti avrebbero sentito delle urla arrivare dal primo piano dell’ostello, prima del ritrovamento del corpo. La struttura è nota in città per essere ricettacolo di malviventi e prostitute e non è ancora chiaro cosa ci facesse Andrea Zamperoni al suo interno.

La società per cui lavorava Zamperoni, che ha locali anche a Venezia, ha diramato un comunicato: «Abbiamo purtroppo appreso - si legge - che Andrea Zamperoni, un membro rispettato e amato del team Cipriani per molti anni, scomparso domenica scorsa, è stato trovato morto».

Lodigiano di Zorlesco, una frazione di Casalpusterlengo, Zamperoni lavorava oltre dieci lavorava per Cipriani: prima di sbarcare a New York, aveva passato le cucine dei locali di Miami, Las Vegas, Abu Dhabi e Londra, dove aveva cominciato con il fratello gemello Stefano. «È sopraffatto dal dolore e si rammarica di non essere disponibile a fornire commenti - spiega l’azienda nella nota - Manterremo la famiglia di Andrea nei nostri pensieri e preghiere e rispetteremo la loro privacy».

L’allarme era scattato lunedì mattina dopo che il 33enne non si era presentato al lavoro, ma l’ultima volta che è stato visto risale a sabato notte, dopodiché nessuno ha più avuto notizie di lui. La magistratura ha già disposto l’autopsia per fare chiarezza sulle cause della morte.

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Alberto Lupini


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