Le migliori e le più storiche: ecco le pizzerie che meritano un viaggio
Napoli è senza dubbio la culla di uno dei piatti più amati al mondo. Molti locali hanno ormai compiuto 100 anni grazie a conoscenze tramandate di generazione in generazione
Della storia millenaria della pizza si è detto, e della storia secolare delle pizzerie, pure si è detto. Le pizzerie, così come gli altri pubblici esercizi, hanno un loro ciclo di vita che sovente ha durata pari ad una generazione, quando va già bene. E poi c’è la bella situazione nella quale i figli proseguono, rinverdendola, l’attività dei genitori e poi, e siamo già nei casi rari, ci sono i figli dei figli che rendono ben lunga e solida l’attività principiata dai loro nonni.
Ecco, nel caso delle pizzerie, nate all’incirca tre secoli fa, siamo al cospetto di pizzerie centenarie. Ovviamente, essendo stata la città di Napoli il luogo di nascita delle prime pizzerie, quelle centenarie sono tutte pizzerie appartenenti a stirpi di pizzaioli napoletani. Senza pretesa di esaustività, bensì attingendo alla memoria dell’istante, ci piace menzionare alcune di queste pizzerie centenarie che rappresentano davvero la storia.
Pizzeria Umberto
Ci sovviene, in via Alabardieri, prospiciente la famosa Piazza dei Martiri, che di Napoli costituisce il salotto buono, il ristorante Pizzeria Umberto, con data di nascita l’anno 1916. Umberto, il fondatore, era chiamato “treddeta” (tre dita) perché in un incidente di caccia aveva perso due dita della mano destra.
Gli affari andavano discretamente e quindi dopo appena un decennio di attività si decise di ingrandire il locale; fu così che nel 1926, ci fu il primo ampliamento, la prima ristrutturazione. Tra gli illustri clienti del passato, la famiglia Di Porzio ricorda il Principe Umberto di Savoia, il cosiddetto re di maggio (regnò per 40 giorni), il matematico napoletano Renato Caccioppoli che abitava proprio vicino al locale, Eduardo De Filippo, Domenico Modugno.
Di generazione in generazione, adesso siamo al punto di flesso tra la terza generazione, i fratelli Massimo e Lorella, e la quarta generazione dei Di Porzio: Luca, Lorenzo, James e Lio!
Starita a Materdei
Ci si sposta nella Napoli più popolare, nel quartiere Materdei dove dal 1901 è in attività la pizzeria Starita a Materdei. La storia della pizzeria Starita a Materdei inizia nel 1901 quando Antonio Starita apre un locale per la vendita del vino. Ed oggi, alla terza generazione, a condurre l’attività c’è il nipote Antonio Starita.
Antica Pizzeria Ciro
Ricollocatasi sul bel lungomare di Gaeta (Lt), ma a tutti gli effetti una pizzeria centenaria è l’Antica Pizzeria Ciro, fondata nel 1923, attualmente condotta da Giorgio Moffa. Giorgio Moffa partendo dall’eredità ricevuta dai nonni Ciro Leone e Giorgina De Somma, fondatori della storica pizzeria Trianon a Napoli, continua a portare avanti l’emblema di una specialità fatta di passione, identità culturale e sapori schietti e genuini. Seguendo la tradizione di famiglia, Giorgio Moffa, insieme al fratello Ciro, nel 1987 aprì nella sua Napoli la pizzeria Trianon Chiaia di via del Parco Margherita, quartiere aristocratico della città; un locale raffinato ed elegante come pochi a quei tempi.
La scelta si rivelò vincente e la pizzeria “Trianon Chiaia” divenne punto di riferimento per artisti, sportivi e personaggi del bel mondo partenopeo. Tra gli ospiti illustri, il grande Maradona. Oggi a Gaeta, con “Antica Pizzeria Ciro dal 1923” Giorgio Moffa porta in tavola i frutti di una grande passione e di una robusta esperienza.
Lombardi 1892
E ritorniamo nella Napoli popolare, quella di Via Foria, poco distante da Materdei. Qui è in attività la pizzeria Lombardi 1892. Una storia semplice e lineare, che affonda le sue radici alla fine dell’800 e che arriva a noi attraverso cinque generazioni, tramandando nomi, valori, passione e mestiere. E davvero quando si entra nei locali della Pizzeria Lombardi, quella storia di famiglia la si respira e la si vive da subito.
La storia della Pizza: dalla Bibbia fino all'Unesco, passando per... la Regina Margherita
Pizza: ecco perchè Alghero è la città che ama di più quella d'asporto
La città con più pizza lover nel 2021? Per Deliveroo è Alghero
Intervista a Sua Maestà, la Pizza. Un disco perfetto che ci rende felici
I Lombardi, agli inizi dello scorso secolo, sono la prima famiglia a portare la pizza napoletana oltre Oceano.
Nati lo stesso giorno con un anno di differenza, fianco a fianco come i loro padri, i cugini Enrico Maria e Carlo Alberto Lombardi rappresentano la quinta generazione di questa storica dinastia di pizzaioli. Una nuova generazione che già oggi ha oltre venti anni di collaborazione nell’azienda di famiglia.
Enrico Maria e Carlo Alberto pongono il cliente al centro del loro lavoro: all’accoglienza al servizio, al raccontare delle proposte, essere al banco ma tenere grande attenzione alla sala, con un’attenta presenza tra i tavoli.
Siamo alla quinta generazione, ma la storia continua.
Altri nomi illustri
Oltre alle centenarie, tante altre e non solo a Napoli, sono le pizzerie famose che danno meritatamente lustro alla pizza. Anche qui, dichiarando che non vi è pretesa alcuna di esaustività ed anche qui attingendo alla memoria dell’istante, menzioniamo realtà significative presenti in tutto il Belpaese.
A Firenze è ben stabile la presenza di Giovanni Santarpia, con la sua omonima pizzeria.
A Napoli sempre ben saldo per eccellenza qualitativa il prode Ciro Salvo, con la sua pizzeria 50 Kalò a Mergellina.
E sempre a Napoli, ma non solo a Napoli per come oramai di “multinazionale tascabile” trattasi, citiamo il ben noto Gino Sorbillo.
E concludiamo questa breve carrellata con colui il quale è forse attualmente il pizzaiolo più conosciuto non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo: Franco Pepe, con la sua pizzeria “Pepe in Grani” in quel di Caiazzo (Ce).
L'eccellenza di Franco Pepe
La storia di Franco Pepe costituisce un vero case study. Figlio di panificatore, insieme ai suoi fratelli, conduce un’accorsata pizzeria nel borgo natio. Ben frequentata, locale di successo, ottima qualità. Ecco, qui sta la chiave! Ottima qualità, senza dubbio alcuno, ma... ma con l’accidiosa assenza di un ingrediente fondamentale. Quale?
L’ingrediente fondamentale che sospinse il prode Franco a lasciare ai fratelli la pizzeria e principiare ardimentosamente una sua intrapresa fu la “tensione al miglioramento continuo”. Perché ritenersi satolli a fronte di un’ottima qualità raggiunta? Possibile non si possa osare di migliorare? E poi, ancora, di migliorare ulteriormente?
E con questo anelito, ristrutturando un rudere nel centro storico di Caiazzo, con tanta passione e tanta tenacia, Franco Pepe nel breve volgere di circa un decennio ha portato la sua creatura “Pepe in Grani” ad essere considerata tra le migliori pizzerie del mondo. Giovamento per tutto il territorio. Il borgo era dormiente. Grazie all’attività di Franco Pepe, sono sorti altri locali e ci sono anche dei graziosi B&B. Clientela da tutta Italia. La migliore pizza che fa Franco Pepe? Quella che farà domani! Sì, per un crescere giorno dopo giorno, perché chi non cresce giorno dopo giorno, ahinoi, decresce di giorno in giorno.
Ecco perché, come si diceva a proposito della sua storia millenaria, la pizza non racconta solo il suo prezioso passato ma disegna anche le basi per il suo radioso futuro.
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini