Giorgio Mercuri alla guida di Agrinsieme Lotta al lavoro nero attraverso i voucher

09 gennaio 2017 | 16:03
di Mariella Morosi
È Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza cooperative agroalimentari, il nuovo coordinatore di Agrinsieme, l'organismo nato quattro anni fa dalle organizzazioni professionali di Cia - Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Fedagri - Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza cooperative italiane del settore agroalimentare.


Giorgio Mercuri

Mercuri, 52 anni, imprenditore agricolo pugliese, succede a Dino Scanavino, presidente Cia. L'avvicendamento è stato annunciato a Roma nella sede di Agrinsieme dai vertici dell'organismo - oltre a Mercuri e a Scanavino sono intervenuti Mario Guidi di Confagricoltura e Franco Verrascina di Copagri. Nell'occasione sono stati presentazione gli obiettivi prioritari del coordinamento, una sorta di "manifesto" programmatico per il 2017.

Occupazione, sviluppo, lotta al caporalato e al lavoro nero, sono i temi su cui Agrinsieme si concentrerà, con l'auspicio di una politica europea più attenta all'economia reale dell'Italia e dei Paesi del Mediterraneo. Ma soprattutto - come ha sottolineato Mario Guidi - con una solida aggregazione in un contesto di maggiore stabilità politica italiana per ricostruire una nuova fiducia nello Stato e nelle istituzioni.

«Oggi - ha detto Dino Scanavino - festeggiamo 4 anni di un percorso di proficua condivisione attraverso il confronto e il dialogo, e questo progetto comune ci ha consentito di vincere varie battaglie tra cui quella dell'Imu agricola. Ma c'è ancora molto fa fare per rappresentare adeguatamente chi ha creduto in noi».

Agrinsieme - per Giorgio Mercuri - ha dimostrato che si può dare un segnale per trovare soluzioni che stiano bene a tutta la filiera, per dare più forza ad un'attività che crea lavoro anche in periodo di crisi. «Dobbiamo confrontarci su temi quotidiani - ha detto Mercuri - ma anche su temi strategici con programmi a lungo termine. Tra quelli urgenti da affrontare per il 2017 è la semplificazione burocratica e non solo su questo potrebbe essere l'anno di svolta».



Agrinsieme continuerà a monitorare i mercati, a rilanciare i consumi e l'export e a proporre nuove politiche di green economy e gestione del territorio. Sarà potenziata la lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori, auspicando tuttavia più flessibilità su alcune regole che penalizzano le imprese sane per lievi mancanze. L'obiettivo è una comunanza di intenti e di lavoro tra soggetti che rappresentano l’intera filiera e che vogliono trovare nuovi modelli di sviluppo rispetto alle sfide del mercato: dalla produzione alla trasformazione, fino alla fase commerciale.

Sulla questione dei voucher, in agricoltura è difficile che ne faccia un abuso visto che i beneficiari possono essere solo pensionati e studenti e in periodi bel limitati dai ritmi del lavoro agricolo. Per rilanciare l'occupazione l'innovazione e la specializzazione possono far abbassare i costi e ridurre gli sprechi, come ad esempio quello dell'acqua. Sul piano europeo Agrinsieme proseguirà a lavorare per orientarne la politica verso le attuali esigenze.

«Ci aspettiamo altre correzioni dalla Pac 2000 - ha detto Giorgio Mercuri - con un budget non ridotto. La politica comunitaria deve essere caratterizzata da una forte discontinuità con il passato, più attenta all'economia reale, al sistema delle imprese e alla società dell'Italia e dei Paesi del Mediterraneo».

In particolare è stata auspicata una nuova valutazione dei pagamenti disaccoppiati che rischiano di sovracompensare gli agricoltori nelle fasi positive degli scambi e di non compensarli adeguatamente nei momenti di crisi. La nuova Pac inoltre dovrebbe favorire l’innovazione, l’aggregazione, il legame con il territorio, l’orientamento al mercato interno ed internazionale, l’efficace gestione del rischio e la tutela del reddito anche rispetto alla instabilità ed alla volatilità dei prezzi.

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Alberto Lupini


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