Meno burocrazia con Spid e app IO Un vantaggio per bar e ristoranti
Nel decreto Semplificazioni misure per snellire le pratiche e facilitare l’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione. Novità utili per sgravare autonomi e imprese, a partire da bar e ristoranti
08 luglio 2020 | 10:15
Il potenziamento della digitalizzazione nella pubblica amministrazione è uno dei punti cardine del decreto Semplificazioni approvato ieri dal Consiglio dei Ministri con la formula “salvo intese”. Il testo prevede misure come l’utilizzo esclusivo di Spid (Sistema pubblico di identità digitale) e Cie (Carta d’identità elettronica) per accedere a tutti i servizi pubblici online: equivalgono all’esibizione di un documento di identità per farsi identificare da remoto. Tramite smartphone l’unico canale di accesso sarà l’app IO, che consente di ricevere messaggi, avvisi e comunicazioni dalla pubblica amministrazione, restare aggiornato sulle scadenze e pagare tributi e servizi, oltre a consentire la richiesta e l’utilizzo del “bonus vacanze” istituito dal Decreto Rilancio.
Novità che, si spera, andranno a garantire più sicurezza e a snellire passaggi burocratici, permettendo di evadere molte pratiche che gravano su autonomi e piccole imprese, a partire da bar e ristoranti.
Più nel dettaglio, entro il 28 febbraio 2021 tutti gli enti pubblici e la pubblica amministrazione dovranno dismettere i propri sistemi di identificazione online e adottare esclusivamente l’identità digitale Spid e la Carta d’identità elettronica per consentire ai cittadini di accedere ai loro servizi digitali. Tutti i servizi pubblici digitali devono diventare accessibili dal telefono attraverso l’app IO, che in questo modo diventa l’unico strumento di accesso da usare per i cittadini che intendano utilizzare il telefono per sbrigare pratiche amministrative, effettuare autocertificazioni o presentare istanze e dichiarazioni.
Quella digitale diventa così la modalità “normale” con cui gli uffici pubblici comunicano e interagiscono con i cittadini. Il decreto supera l’attuale impostazione secondo cui le amministrazioni dovrebbero “incentivare” l’utilizzo del digitale nella gestione dei procedimenti. La nuova impostazione prevede che l’amministrazione debba, di norma, utilizzare il digitale nella gestione dei procedimenti amministrativi.
Il decreto Semplificazioni prevede inoltre disposizioni volte a favorire la realizzazione di un polo strategico nazionale (cloud) per tutelare l’autonomia tecnologica del Paese, mettere in sicurezza le infrastrutture digitali della pubblica amministrazione e garantire la qualità e la sicurezza dei dati e dei servizi digitali.
Tra gli obiettivi c’è anche quello di consentire alle imprese, alle università, ai centri di ricerca e alle start-up universitarie di avviare la sperimentazione di progetti innovativi chiedendo una semplice autorizzazione in sostituzione di tutti gli ordinari regimi amministrativi, anche in deroga a norme di legge che, eventualmente, lo impediscano.
Novità che, si spera, andranno a garantire più sicurezza e a snellire passaggi burocratici, permettendo di evadere molte pratiche che gravano su autonomi e piccole imprese, a partire da bar e ristoranti.
Più nel dettaglio, entro il 28 febbraio 2021 tutti gli enti pubblici e la pubblica amministrazione dovranno dismettere i propri sistemi di identificazione online e adottare esclusivamente l’identità digitale Spid e la Carta d’identità elettronica per consentire ai cittadini di accedere ai loro servizi digitali. Tutti i servizi pubblici digitali devono diventare accessibili dal telefono attraverso l’app IO, che in questo modo diventa l’unico strumento di accesso da usare per i cittadini che intendano utilizzare il telefono per sbrigare pratiche amministrative, effettuare autocertificazioni o presentare istanze e dichiarazioni.
Quella digitale diventa così la modalità “normale” con cui gli uffici pubblici comunicano e interagiscono con i cittadini. Il decreto supera l’attuale impostazione secondo cui le amministrazioni dovrebbero “incentivare” l’utilizzo del digitale nella gestione dei procedimenti. La nuova impostazione prevede che l’amministrazione debba, di norma, utilizzare il digitale nella gestione dei procedimenti amministrativi.
Il decreto Semplificazioni prevede inoltre disposizioni volte a favorire la realizzazione di un polo strategico nazionale (cloud) per tutelare l’autonomia tecnologica del Paese, mettere in sicurezza le infrastrutture digitali della pubblica amministrazione e garantire la qualità e la sicurezza dei dati e dei servizi digitali.
Tra gli obiettivi c’è anche quello di consentire alle imprese, alle università, ai centri di ricerca e alle start-up universitarie di avviare la sperimentazione di progetti innovativi chiedendo una semplice autorizzazione in sostituzione di tutti gli ordinari regimi amministrativi, anche in deroga a norme di legge che, eventualmente, lo impediscano.
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Alberto Lupini
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