Matera 2019, la cucina lucana si prepara Occasione di crescita per i cuochi

04 aprile 2017 | 17:59
Nel 2019 Matera sarà “Capitale europea della cultura” e la città dei sassi, coi suoi cittadini, non ha certo intenzione di farsi trovare impreparata. Tra le realtà che si stanno preparando per l’anno “x” ci sono anche i cuochi dell’Unione regionale cuochi lucani che hanno approfittato dell’Assemblea nazionale Fic - Federazione italiana cuochi, che si è tenuta proprio a Matera il 2 e 3 aprile, per cucinare alcune ricette tradizionali e parlare dei prodotti tipici del territorio.



Il team è stato protagonista soprattutto alla cena di Gala con il presidente Cuochi lucani Rocco Giubileo a coordinare i lavori e a farsi portavoce delle attività che l’Unione sta portando avanti e che imbastirà in vista del 2019. «L’esperienza di quest’anno che ci ha portato ad unire l’Assemblea nazionale Fic con “Basilicata food&wine” è stata fantastica - ha spiegato - perché ci ha consentito di far conoscere a 400 professionisti della cucina, italiani e stranieri, i nostri prodotti».


Rocco Giubileo

«È un’esperienza da ripetere, anche se sappiamo che essendoci 20 regioni in Italia dovremo aspettare qualche anno. Tuttavia abbiamo tante occasioni che vogliamo sfruttare per far conoscere anche all’estero la Basilicata attraverso la cucina e i prodotti enogastronomici».

Si può parlare dunque di una sfida per una regione forse troppo poco valorizzata ma che tra due anni sarà al centro del mondo culturale internazionale. Come tutte le sfide importanti anche questa la si vince solo e soltanto con allenamento, preparazione, competenza e professionalità.

«Stiamo intraprendendo un percorso di crescita professionale all’interno dell’Unione - ha ricordato Giubileo - attraverso corsi dedicati ai professionisti e ai cuochi più giovani. Ai professionisti cerchiamo di dare ulteriori informazioni sulla tecnica in cucina al fine di lavorare nel miglior modo possibile mentre ai più giovani cerchiamo di portare una crescita nella professionalità. L’obiettivo finale è quello di far assaggiare ai turisti piatti buoni che possano farli tornare ancora in Basilicata».



I prodotti, intesi come materie prime, sono l’essenza di un piatto. Il cuoco però ha il compito di valorizzare questa materia prima creando una ricetta che piaccia. Lecito chiedersi dunque se ci sarà un piatto simbolo per l’evento 2019. «Sicuramente punteremo su piatti a base di Peperone di Senise - risponde Giubileo - che inseriamo negli antipasti, nei primi, nei secondi e da qualche anno pure nei dessert. È uno dei prodotti di eccellenza, ma non il solo. Basta pensare ai vini o alle acque minerali della nostra zona. Insomma, il turista deve sedersi a tavola e assaggiare tutto ciò che di meglio possiamo offrirgli».

Come sempre dunque la tradizione rappresenterà il valore aggiunto dell’offerta anche se questa deve essere sapientemente “limata” con qualche aggiustamento: «I corsi che stiamo organizzando - rivela il presidente - mirano anche a formare i cuochi per consentirgli di rendere i piatti buoni, ma anche leggeri. Negli anni infatti siamo stati un po’ criticati perché i nostri piatti risultavano molto ricchi».

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Alberto Lupini


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