Lombardia verso la ripertura totale aspettando il ritorno dei turisti
Piscine, palestre, centri massaggi e abbronzature sono in fase di riapertura. Dal 3 giugno via agli spostamenti tra regioni. A metà mese di nuovo aperti cinema, teatri e centri estivi
01 giugno 2020 | 10:49
di Renato Andreolassi
La Lombardia riapre e aspetta il ritorno dei turisti
Fra i quattro motori d'Europa, grande quasi come, o più di uno Stato (come Svizzera e Belgio) con i suoi 10 milioni di abitanti, la locomotiva d'Italia non si è arresa al virus né al mare di polemiche che hanno investito il sistema sanitario pubblico, soprattutto per quel che è accaduto nella bergamasca. Un sistema comunque da rispettare (si pensi solo al doppio trapianto di polmoni, fra i pochi al mondo, eseguito al San Matteo di Pavia) per le cure che garantisce anche ai malati delle altre regioni (giova ricordare che il Pirellone è in credito di un miliardo di euro, dagli altri enti locali per le cure prestate ai non residenti). Il Prodotto interno lordo è pari a 368 miliardi euro, circa il 22% del Pil italiano, ed è superiore a quello di molti Stati europei.
I settori primari sono agricoltura, industria e terziario. «Siamo evidentemente sotto attacco - dice l'Assessore lombardo allo sviluppo economico Alessandro Mattinzoli, pure lui contagiato e ricoverato in rianimazione per un mese - errori certo ne sono stati fatti e vanno riconosciuti, ma va anche detto che ci siamo trovati ad affrontare un’emergenza sanitaria di una gravità eccezionale, riuscendo a passare da 700 a 1.400 posti in terapia intensiva in poche settimane. Ci sono forze e gruppi internazionali che hanno interesse a paralizzare il nostro sistema economico, che compete a testa alta in tutto il mondo. Obiettivo: indebolire e fare man bassa delle aziende d'avanguardia. Chi vuole metterci in ginocchio non conosce però la volontà e lo spirito di impresa che anima il mondo produttivo lombardo».
Insomma, per dirla con un proverbio, “ognuno vede mezzogiorno dalla porta di casa propria”, cioè vede solo i propri interessi di campanile e i piccoli orticelli; prima o poi dovremo imparare invece a tutelare con maggior forza e convinzione gli interessi collettivi, perché ne va di mezzo oggi la Lombardia e, domani, l'intero Paese. E domani, 2 giugno, è la Festa della Repubblica.
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Alberto Lupini