L'Italia guida Euro-Toques. Formazione e giovani obiettivi primari
Dopo l'elezione a presidente dell'associazione internazionale, con tutta la squadra voglio battere forte sui temi caldi del momento. Tra gli obiettivi c'è anche quello di allargarci a più nazioni
L’elezione alla presidenza internazionale di Euro-Toques, avvenuta all’unanimità, il 19 ottobre a Bruxelles, mi riempie di orgoglio. Ha vinto il programma, ha vinto la fiducia nella persona, ma soprattutto ha vinto l’Italia. Sarà il nostro Paese a guidare il Consiglio europeo di Euro-Toques per i prossimi tre anni. Un arco di tempo che ci vedrà concentrati sulla formazione e sui giovani, le forze del futuro. Sarà un impegno di fondo quello di muoversi con determinazione in ogni Paese per effettuare una svolta decisa in questo ambito.
Tra gli obiettivi, coinvolgere più nazioni
Un secondo obiettivo è quello di allargare, meglio, di completare, il ventaglio di nazioni che compone il quadro geografico di Euro-Toques. Tutta l’Europa deve essere rappresentata. In questo senso vogliamo davvero essere parte integrante dell’Unione coinvolgendo anche il Parlamento Europeo, dove intendiamo organizzare almeno un paio di eventi all'anno, così da avere maggiore dialogo con i politici continentali.
Lavorare in nome dei valori fondanti
Un imperativo è trasmettere ad ampio raggio i valori che noi abbiamo appreso dai padri fondatori dell'associazione, che è doveroso ricordare: Paul Bocuse, Pierre Romeyer, Gualtiero Marchesi. In questo senso diventa fondamentale organizzare incontri tra i cuochi europei per comunicare l’immagine della nostra associazione. Momenti di confronto anche pratici per promuovere ricette e prodotti tipici delle singole nazioni, conferendo ampio risalto all’iniziativa attraverso i media. Non solo comunicazione, ma anche educazione alimentare partendo dalle scuole primarie e dando vita a una giornata internazionale del gusto per abbattere luoghi comuni e favorire una conoscenza di base senza ombre.
Di primaria importanza continuerà a essere l’intensificazione della lotta alle emissioni e agli allevamenti estensivi per creare una filiera pulita dal campo e dal pascolo fino alle nostre cucine. Per questi obiettivi, che sono solo alcuni punti del programma, è fondamentale dare ancora maggiore impulso a un’organizzazione forte, efficace e coinvolgente che sappia comunicare a livello internazionale i propri, indiscutibili valori.
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Alberto Lupini