Italia, terra di vini passiti Da miscelare anche nei cocktail
Il patrimonio italiano dei vini passiti è forse uno dei più importanti del mondo. Non c’è regione che non ne abbia almeno uno. E si prestano ad essere utilizzati come ingredienti per il bere miscelato
05 febbraio 2018 | 09:21
di Carmine Lamorte
Al giorno d’oggi, per esempio, ancora si fatica a trovare qualche barman che serva una buona coppa di Asti Spumante tanto che i grandi produttori di Asti oggi si sono inventati l’Asti secco riprendendo in fondo la sperimentazione intrapresa da Gancia decine di anni fa. Per quel che mi riguarda, e lo dico da consumatore e da barman con qualche anno di esperienza, l’Asti spumante andrebbe valorizzato e consumato così come vuole la sua vocazione, quella di assaporare un magnifico calice di nettare aromatico, dolce e naturale ottenuto dalla buona uva di Moscato Piemontese. Forse le strade da percorrere sarebbero altre, ma purtroppo a volte le leggi del marketing delle aziende non riescono a interpretare il genio e l’estro di barman e sommelier, e in passato opportunità ve ne sono state e ancora sono lì da cogliere. È l’unicità del prodotto e della proposta quello che conta davvero. Magari un giorno qualcuno ci arriverà...
Ma veniamo ad alcuni passiti tra i più importanti che alcune regioni producono. Ne ho selezionati solo alcuni a stimolo dei miei colleghi barman per approfondire e sviluppare il tema. Spero che li potremo trovare in futuro anche sui banchi dei bar italiani, perché l’innovazione al bar forse è meglio farla attraverso la scoperta o riscoperta di prodotti sani e genuini anziché pensare a volte di volersi sostituire alle aziende che li producono. Guardiamo ai passiti come liquori, oltre che come vini da abbinamento.
Vini passiti italiani
- Valle d’Aosta: Valle d’Aosta Chambave Moscato passito (Doc)
- Piemonte: Erbaluce di Caluso passito (Docg)
- Liguria: Golfo del Tigullio passito (Doc)
- Lombardia: Moscato di Scanzo passito (Docg)
- Trentino Alto Adige: Aures Alto Adige Passito (Doc)
- Veneto: Bagnoli Friularo classico passito (Docg)
- Friuli Venezia Giulia: Verduzzo Friulano Colli Orientali del Friuli passito (Doc)
- Emilia Romagna: Colli Bolognesi Pignoletto passito Colline di Oliveto (Doc)
- Toscana: Terre di Casole passito (Doc)
- Marche: Verdicchio dei Castelli di Jesi passito (Doc)
- Umbria: Montefalco Sagrantino passito (Docg)
- Lazio: Colli Etruschi Viterbesi Moscatello passito (Doc)
- Abruzzo: Controguerra passito rosso (Doc)
- Molise: Falanghina passito Molise (Doc)
- Campania: Fiano passito Campania (Igt)
- Puglia: Valle d’Itria bianco passito (Igt)
- Basilicata: Aglianico del Vulture passito rosso (Igt)
- Calabria: Valdamato rosso passito (Igt)
- Sicilia: Erice passito (Doc)
- Sardegna: Semidano di Sardegna passito (Doc)
Ed ecco tre ricette di luxury cocktail con tre diversi passiti, uno del nord, uno del centro e uno del sud Italia. Tre diverse tipologie di passito abbinate sia a liquori italiani che stranieri, a simboleggiare l’internazionalità del vino passito italiano. Un messaggio ai tanti colleghi barman che possano intraprendere la scoperta di questo prodotto unico.
OverHills
3 cl Marendry (bitter Fabbri)
3 cl London dry Gin
3 cl Valdenrico Passito Cantina Rovellotti (Ghemme-Piemonte)
Preparato direttamente in un old fashioned con ghiaccio cristallino. Guarnito con orange e lemon twist.
The American Gentleman’s
4 cl Gentleman Jack Whiskey double Mellowed
2 cl Vermouth Carpano Dry
3 cl Verdicchio dei Castelli di Jesi passito (Doc)
3-4 gocce di cannella La Delizia Varnelli
Preparato nel mixing glass con ghiaccio cristallino. Versato in coppetta da cocktail in acciaio inox. Orange twist on top.
Sud of Italy
3 cl Rum Zacapa 21 anos
2 cl Campari
3,5 Aglianico del Vulture passito rosso (Igt)
0,5 cl Vanil Zucca
Gocce di Orange Bitter Angostura
Preparato nel mixing glass con ghiaccio cristallino. Servito in coppa a cocktail vintage style con una palla di ghiaccio. Twist di pompelmo.
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